15 Settembre, 2002
Fra tradizione e innovazione, nel nome dell'eccellenza.
Tavola rotonda su dedicata a La liuteria contemporanea e il suo futuro.
Fra tradizione e innovazione, nel nome dell'eccellenza
Sabato 10 Ottobre 2009 la Fondazione Cologni
dei Mestieri d'Arte e la
Fondazione Stradivari, nello straordinario
contesto di Liuteria in Festival
(Salone Internazionale degli Strumenti Musicali
d'Artigianato e degli
Accessori per la Liuteria), promuovono a
Cremona una tavola rotonda su
invito dedicata a La liuteria contemporanea
e il suo futuro.
Un tema particolarmente suggestivo e di grande
attualità, che prende spunto
dalla presentazione del volume di Renato
Meucci, Strumentaio. Il costruttore
di strumenti musicali nella tradizione occidentale,
recentemente pubblicato
da Marsilio Editori a cura della Fondazione
Cologni.
Al termine della tavola rotonda, organizzata
in Santa Maria della Pietà
dalle ore 18.00, si terrà un concerto degli
allievi del Conservatorio di
Musica "Alfredo Casella" de L'Aquila,
che concluderà la Settimana di
Incontri con i Conservatori di Musica organizzati
nell'ambito di Liuteria in
Festival.
Oltre a Renato Meucci, autore del volume,
musicologo e docente di Storia
degli strumenti musicali presso l'Università
Statale di Milano e di Storia
della musica presso il Conservatorio "Cantelli"
di Novara, interverranno
Paolo Bodini, presidente della Fondazione
Stradivari; Franco Cologni,
presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri
d'Arte; Fausto Cacciatori,
presidente di CNA Lombardia; Bruno Carioti,
direttore del Conservatorio
"Alfredo Casella" di L'Aquila;
Virginia Villa, direttore della Fondazione
Stradivari di Cremona, dell'Ente Triennale
Internazionale Strumenti ad Arco
di Cremona e Civica Scuola di Liuteria di
Milano. Modera il dibattito Sara
Cristaldi, caporedattore del Sole 24 Ore
e responsabile dell'inserto Mondo &
Mercati, dedicato alla globalizzazione e
ai mercati emergenti.
La Fondazione Cologni e la Fondazione Stradivari
sono particolarmente liete
di inaugurare con questa iniziativa un sodalizio
virtuoso sul tema
dell'eccellenza nei mestieri d'arte, con
particolare riferimento
all'attualità e alla trasmissione del sapere
presso le giovani generazioni.
Costruire strumenti musicali oggi significa
interrogarsi su una serie di
prospettive non soltanto musicali, ma anche
culturali ed economiche: se i
nomi di Stradivari e di Amati sono infatti
conosciuti da tutti, sono invece
solo pochissimi gli artefici contemporanei
a godere di notorietà e fama.
"Se ne dovrebbe dedurre", ha scritto
Renato Meucci in un recente articolo
"che l'abilità costruttiva in tale illustre
settore dell'artigianato
artistico sia rimasta retaggio esclusivo
del passato, e che tale rinomato
campo artigianale abbia perso del tutto al
giorno d'oggi le capacità e qualità
professionali un tempo così abituali. Ma
allora per chi operano attualmente
le migliaia di liutai sparsi in tutto il
mondo e dediti alla produzione di
violini, viole, violoncelli e contrabbassi?
Forse i loro prodotti sono
destinati a principianti o a professionisti
di discreto talento, mentre gli
strumenti del passato sono appannaggio esclusivo
destinato ai più celebri
concertisti?".
Dibattere in merito al futuro della liuteria
contemporanea significa
interrogarsi su una serie di temi di grande
attualità e rilevanza: alta
artigianalità, trasmissione del savoir-faire,
competizione globale, nuovi
mercati, tutela della proprietà intellettuale,
collezionismo, eccellenza
contemporanea. "Esistono in Italia almeno
una quindicina di maestri le cui
opere meritano a mio avviso di essere accolte
nell'empireo contemporaneo
della liuteria, mentre decine e forse centinaia
di altri operano all'estero"
ha scritto a questo proposito Renato Meucci.
Aprendo una prospettiva interessante: "L'edizione
2006 del celebre Premio
Paganini di Genova, destinato a premiare
i migliori violinisti del mondo, ha
consacrato come vincitore assoluto uno strabiliante
virtuoso cinese: l'allora
25enne Feng Ning, il quale, lungi dal vantare
il possesso di uno strumento
antico e dal nome altisonante, si è presentato
alla giuria e al pubblico con
un violino realizzato qualche tempo prima
da Stefan- Peter Greiner, un
giovane liutaio tedesco i cui eccellenti
manufatti sono venduti a un prezzo
pressapoco corrispondente a quello di una
comune utilitaria. La vittoria di
Feng ha fatto sì che un mito sia stato per
la prima volta incrinato
platealmente davanti a un vasto pubblico
internazionale. E di questa
incrinatura, senza nulla togliere alla grandezza
e allo splendore dei secoli
passati, dovrebbero far tesoro i giovani
violinisti e, insieme a loro, i
migliori liutai dei nostri giorni. Con benefici
davvero incalcolabili per
tutti".
La pubblicazione del volume e la tavola rotonda
sono resi possibili dal
prezioso contributo di Banca BSI, da sempre
attiva nel mecenatismo culturale
con particolare attenzione al mondo della
musica, dell'arte contemporanea e
dei mestieri d'arte di eccellenza.
Per informazioni:
Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte
tel. 02 6572444 - info@fondazionecologni.it
Fondazione Antonio Stradivari
tel. 0372 801801 - info@fondazionestradivari.it
 
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