15 Settembre, 2002
Crema. Riaprire dibattito sul superamento della barriera ferroviaria nella nostra città non è facile
Vorrei ricordare che la parte politica si è espressa in modo unanime in Consiglio Comunale di procedere in questa direzione, esiste
Crema. Riaprire dibattito sul superamento
della barriera ferroviaria nella nostra città
non è facile. di Emilio Guerini
Vorrei ricordare che la parte politica si
è espressa in modo unanime in Consiglio Comunale
di procedere in questa direzione, esiste.
Egregio Direttore,
riaprire il dibattito sul superamento della
barriera ferroviaria nella nostra città non
è facile, tant’è che il nostro Gruppo Consigliare
chiederà un’ apposita riunione del Consiglio
Comunale per trattare il tema.
La Giunta Bruttomesso sta procedendo alla
realizzazione di un sottopasso in via Indipendenza.
Figuriamoci, quindi, se la proposta, che
da un anno sto avanzando in Consiglio, può
essere presa in considerazione.
Parlo dell’automazione dei due passaggi a
livello che tagliano la città, così da ridurre
drasticamente i tempi di attesa.
E’ la risposta possibile, anzi prioritaria,
a fronte di una constatazione: la soluzione
di un sottopasso è inadeguata, costosa, una
scelta non bene ponderata e la impossibilità
conseguente di completare la Gronda Nord
che, guarda caso, passerebbe a un centinaio
di metri dal sottopasso. Inoltre, la proposta
di un sovrappasso sul viale S. Maria è stata
già bocciata per ben due volte:
-la prima volta dalla precedente Giunta;
la seconda da questa maggioranza che l’ha
accantonata.
Potrei continuare…. le cose sono, quindi,
più complesse di come si vorrebbe far credere
e a metà mandato siamo da capo.
Che fare? Continuare come se niente fosse…?
Spostare ancora gli obbiettivi? Non possiamo
più permettercelo.
Automatizzare i due PL consentirebbe la chiusura
automatica delle sbarre comandata
dal treno e l’apertura automatica delle stesse
non appena il treno è passato,come avviene
normalmente, dappertutto.
Poi ancora, lo spostamento della banchina
consentirebbe l’apertura durante la sosta
dei treni in stazione (richiesta fatta dal
Comune anni orsono).
Spezzare le “sezioni di blocco” all’altezza
di Madignano e Capralba consentirebbe di
ridurre l’anticipo con cui si chiudono le
sbarre prima dell’arrivo del treno.
Altre considerazioni sono state fatte da
uno studio redatto anni fa dall’Ing. Perticaroli
per la Provincia.
Al di là degli aspetti tecnici, sempre aggiornabili,
in sostanza è possibile un percorso da fare
con le Ferrovie per avere risultati tangibili.
La viabilità, in un punto così cruciale della
nostra città migliorerebbe considerevolmente,
eliminando soste snervanti e costi economici
non quantificabili ma ormai inaccettabili.
Ipotizzando che si possa riuscire a risolvere
le difficoltà di via Indipendenza, entro
tre anni il problema rimarrebbe immutato
per viale S.Maria: i tempi sarebbero di almeno
5 o 10 anni di attesa.
Non solo, con le Ferrovie andrà chiesto una
vera ristrutturazione di tutta la Stazione
(es. un sottopasso pedonale) per velocizzare
l’ingresso dei treni: i treni lumaca servono
a
nessuno!!
Quindi …quanto lavoro si può fare!!!
Vorrei ricordare che la parte politica si
è espressa in modo unanime in Consiglio Comunale
di procedere in questa direzione, esiste
quindi una colpevole inattività solo da parte
dell’organo esecutivo (Giunta):
-In questa logica, se la proposta venisse
presa in considerazione, non sarà una soluzione
secondaria, ma una priorità politica vera
perché permetterebbe di fare investimenti
mirati (Gronda Nord, Palazzetto, Università………),
aprirebbe un vero confronto con le minoranze,
si tornerebbe a discutere dello sviluppo
della città e le risorse oggi, scarsissime,
sarebbero finalizzate all’investimento delle
infrastrutture “vere” senza ansie di prestazione
e senza risultati come accade oggi.
Emilio Guerini
Consigliere Comunale PD
Crema
 
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