15 Settembre, 2002
Siti centrali nucleari: interrogazione della Sen. Cinzia Fontana
Al Ministro chiede se esclude che tra le aree dove prevedibilmente sorgeranno le future centrali nucleari, vi siano le zone lungo il Po a sud di Cremona, a sud di Mantova e a nord di Voghera (Pavia).
Siti centrali nucleari: interrogazione della
Sen. Cinzia Fontana
Al Ministro chiede se esclude che tra le
aree dove prevedibilmente sorgeranno le future
centrali nucleari, vi siano le zone lungo
il Po a sud di Cremona, a sud di Mantova
e a nord di Voghera (Pavia).
INTERROGAZIONE
Al Ministro dello sviluppo Economico
Per sapere, premesso che:
- dopo 22 anni dai referendum del 1987, con
i quali gli italiani dissero "no"
alle centrali atomiche, il governo Berlusconi
ha deciso di riaprire la strada del nucleare,
tecnologia energetica i cui problemi ambientali
e di sicurezza restano irrisolti. In quella
occasione, si recò a votare il 65,1% degli
elettori, con i seguenti risultati: l'80,6%
contrario alla costruzione di centrali nucleari
in Italia; il 71,9% contrario alla partecipazione
dell'Enel a impianti nucleari all'estero;
il 79,7% contrario ai contributi per incentivare
le centrali nucleari;
- il Parlamento ha approvato, col voto contrario
del Pd, il complesso di norme che consentono
il ritorno al nucleare in Italia ("Legge
Sviluppo"), indicato da molti esponenti
del centrodestra, in particolare dal ministro
Scajola, come la panacea per i problemi energetici
del nostro Paese;
- i siti per la costruzione delle future
centrali nucleari potranno sorgere in aree
già sedi di centrali o che comunque abbiano
una buona capacità di trasmissione elettrica
e disponibilità di acqua. Lo prevede il decreto
legislativo che segue la Legge Sviluppo e
che fissa i criteri per la localizzazione
dei nuovi impianti. Sempre secondo indiscrezioni
di stampa, sulla base dei contenuti del suddetto
decreto legislativo il governo avrebbe individuato
dieci aree candidate ad ospitare i nuovi
impianti per la produzione di energia nucleare
e per lo smaltimento delle scorie: Trino
Vercellese in Piemonte, Caorso in Emilia
Romagna, Monfalcone in Friuli Venezia Giulia,
Chioggia in Veneto, Montalto di Castro nel
Lazio, l'area alla confluenza, tra l'Umbria
e il Lazio del Tevere e del Nera tra Orte
e Magliano Sabina, Oristano in Sardegna,
Termoli in Molise, Scanzano Jonico in Basilicata,
Termini Imerese e Palma in Sicilia;
- la localizzazione definitiva delle centrali
nucleari, secondo quanto più volte dichiarato
dal ministro Scajola, sarà affidata ai soggetti
privati che realizzeranno gli impianti. Infatti
il Ministero dello Sviluppo Economico, ricevute
le richieste degli operatori, provvederà
a trasmettere alla Conferenza Stato Regioni
e all'Agenzia per la sicurezza nucleare l'elenco
completo delle aree per una valutazione di
merito. L'Agenzia avrà 60 giorni per esprimere
il proprio parere;
- è importante evidenziare che sempre in
base alla Legge Sviluppo, i siti delle nuove
centrali e i luoghi per la gestione delle
scorie potranno essere localizzati anche
contro il parere della Regione che dovrà
ospitarli, e inoltre gli impianti potranno
essere equiparati ad installazioni militari
e le informazioni sul loro funzionamento
saranno in questo caso inaccessibili ai cittadini;
- è importante sottolineare, anche per questo
motivo, che ben undici regioni italiane hanno
presentato ricorso alla Corte Costituzionale
contro la norma che consentirebbe di realizzare
le centrali anche contro la volontà delle
amministrazioni regionali coinvolte;
- il governo, rispondendo a un'interrogazione,
presentata alla Camera dal Partito Democratico,
si è rifiutato di indicare l'elenco dei siti
nucleari, preoccupato per gli effetti sulle
prossime elezioni regionali, ma non ha smentito
che la lista in via di predisposizione ricalchi
quella definita a suo tempo dal Cnen;
- tutto ciò significa, molto semplicemente
che degli oltre 40 siti della mappa nucleare
dell'Italia, almeno tre si trovano in Lombardia
nell'area lungo il Po: uno a sud di Cremona,
l'altro a sud di Mantova e il terzo a nord
di Voghera (Pavia). In base alla mappa stilata
a suo tempo dal Cnen, questi tre siti potrebbero
soddisfare i requisiti richiesti dal nucleare,
a cominciare dalla disponibilità di risorse
idriche anche se nel frattempo modificazioni
climatiche, maggior vulnerabilità dell’area
del bacino del Po e mutate condizioni idrologiche
consiglierebbero un’ attenzione ben più alta
al valore dell’acqua dolce e all’uso plurimo
che se ne fa;
- mentre ai cittadini viene tenuto nascosto
dove nasceranno gli impianti nucleari, la
lista è perfettamente a conoscenza non solo
del governo ma anche delle imprese interessate
all'affare, di fatti, di recente l'ha ammesso
candidamente lo stesso amministratore dell'Enel
Fulvio Conti, dichiarando testualmente che
"nemmeno sotto tortura avrebbe rilevato
la lista";
- a fronte di vantaggi incerti e discutibili,
il ritorno al nucleare comporta rischi certi:
i problemi irrisolti del nucleare legati
allo smaltimento delle scorie, ai costi esorbitanti
per la realizzazione degli impianti, alle
questioni di sicurezza rispetto agli incidenti
che impongono appositi “ Piani di evacuazione”
entro il raggio di 15 chilometri, obbligatori
secondo gli standards internazionali, ai
pericoli di proliferazione; procedure quasi
militari per la localizzazione e la gestione
di siti e impianti; estromissione delle Regioni
dalle scelte localizzative;
- mentre l'Italia sceglie di ritornare dopo
vent'anni all'energia nucleare, nel mondo
i grandi Paesi industrializzati incentrano
le proprie politiche di innovazione energetica
sul risparmio, sulla bioedilizia, sulle fonti
rinnovabili, sulla mobilità sostenibile,
sulla ricerca, vedendo in tali opzioni le
strade maestre per fronteggiare i problemi
ambientali legati ai cambiamenti climatici,
per creare molti più posti di lavoro anche
in Italia, come ha dimostrato un recente
studio dell’Università Bocconi e per rendere
le proprie economie più moderne e competitive;
Alla luce di quanto sopra esposto si chiede
al Ministro dello Sviluppo Economico di conoscere:
- se esclude che tra le aree dove prevedibilmente
sorgeranno le future centrali nucleari, vi
siano le zone lungo il Po a sud di Cremona,
a sud di Mantova e a nord di Voghera (Pavia);
- se intende riferire urgentemente al Parlamento
sui criteri e le modalità di scelta adottati
per la realizzazione delle centrali nucleari,
nonché sul numero dei siti individuati per
la localizzazione degli impianti e dei depositi
per le scorie nucleari.
Fontana Cinzia
22 gennaio 2010
 
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