15 Settembre, 2002
Vittima delle mafie: ordine del giorno presentato dalla consigliera Vera Castellani
Adesione alla XV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime delle mafie
Vittima delle mafie: ordine del giorno presentato
dalla consigliera Vera Castellani
Adesione alla XV Giornata della Memoria e
dell’Impegno in ricordo delle Vittime delle
mafie
Il Consiglio Provinciale
PRESO ATTO
che da quindici anni il 21 marzo, in coincidenza
con il primo giorno di primavera, “Libera.
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”
e “Avviso Pubblico. Enti Locali e Regioni
per la formazione civile contro le mafie”
promuovono la “Giornata della memoria e dell’impegno
in ricordo delle vittime delle mafie” per
celebrare la memoria delle vittime innocenti
di tutte le mafie e per ribadire l’impegno
quotidiano nella realizzazione di percorsi
di legalità democratica e partecipazione
civile;
che il cuore della giornata è la lettura
pubblica dei nomi dei caduti per mano mafiosa,
sia di coloro che sono stati uccisi perché
si contrapponevano ai criminali per ragioni
professionali (magistrati, esponenti delle
forze dell’ordine e delle istituzioni), sia
di quanti hanno svolto il loro ruolo fino
in fondo (giornalisti, imprenditori, sindacalisti,
sacerdoti e tanti altri), ma anche di chi
si è trovato al momento sbagliato nel posto
sbagliato ed è stato spazzato via dalla cieca
violenza dei criminali;
che la XV Giornata della Memoria e dell'Impegno
in ricordo delle vittime delle mafie, si
celebrerà in Lombardia, a Milano, sabato
20 marzo 2010. La scelta di celebrare la
giornata a Milano quest’anno è dovuta ad
una serie di ragioni specifiche, alcuni delle
quali sono legate al passato, mentre altre
riguardano l’oggi e altre ancora il domani
della città e della regione, senza dimenticare
le profonde relazioni con il sistema paese
nel suo complesso, viste il peso di mafie
e corruzione sulla società e l’economia italiana.
“Milano e la Lombardia rappresentano la metafora
della ramificazione molecolare della ‘ndrangheta
in tutto il nord, dalle coste adriatiche
della Romagna ai litorali del Lazio e della
Liguria, dal cuore verde dell’Umbria alle
valli del Piemonte e della Valle d’Aosta…
La Lombardia è da sempre retroterra strategico
dei più importanti sodalizi criminali calabresi
e gli eventi registrati offrono ulteriori
riscontri per quanto concerne la massiccia
presenza nella regione di soggetti legati
alla ‘ndrangheta, con interessi principalmente
nel settore del traffico di stupefacenti,
nella gestione dei locali notturni e nell’infiltrazione
all’interno dell’imprenditoria edilizia”
(dalla relazione della Commissione Parlamentare
Antimafia, XV Leg., approvata all’unanimità).
CONSIDERATO
che l'influenza delle organizzazioni criminali
non è più limitata alle tradizionali zone
d'insediamento ma è fortemente presente e
radicata anche nel territorio cremonese come
purtroppo confermato dai numerosi fatti di
cronaca. Le enormi fortune acquisite vengono
reinvestite nei circuiti finanziari e penetrano
nell'economia legale, nuove attività criminali
danno vita ad un vorticoso giro d'affari,
si stringono patti perversi con ogni forma
di potere occulto e con il sistema della
corruzione;
che le mafie non sono solo un problema di
ordine pubblico, né costituiscono un pericolo
solo per le regioni meridionali. Rappresentano
la più forte insidia alla convivenza civile,
alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni
democratiche, al corretto funzionamento dell'economia.
Impediscono lo sviluppo della democrazia
e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini;
che il diritto al lavoro, all'istruzione,
alla sicurezza, alla giustizia non potranno
essere goduti da nessuno se non si sconfigge
l'illegalità organizzata. In questa battaglia,
in prima fila, vi sono i corpi dello Stato,
impegnati nell'azione di repressione. Ma
al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata
gran parte della società civile, giovani,
uomini e donne, associazioni del volontariato
laico e cattolico. Un vasto variegato mondo
dell'impegno civile che chiama le istituzioni,
di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo
di stimolo, di coordinamento e di sostegno
all'azione di contrasto alla criminalità.
RICONOSCENDO
che ogni istituzione deve fare la propria
parte e tanto più devono farla le istituzioni
vicine ai cittadini, al di là dell'appartenenza
politico – ideologica, collocando il bene
comune al di sopra delle proprie posizioni,
cimentandosi con l'etica della responsabilità,
la ricerca di un dialogo con i cittadini
sollecitandone la partecipazione.
VISTI
i documenti allegati “Perché a Milano il
20 Marzo 2010” e “Le mafie in Lombardia”
e riconosciuto che gli scopi della Giornata
e dei soggetti promotori sono rispondenti
alle intenzioni di questa Amministrazione;
DELIBERA
l di aderire alla “XV Giornata della Memoria
e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle
mafie” che si terrà a Milano il prossimo
20 Marzo 2010;
l di promuovere nel territorio momenti di
riflessione e incontro sui temi della legalità
democratica e del contrasto alle mafie.
Vera Castellani
 
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