15 Settembre, 2002
Acqua Pubblica. La nostra campagna sta raccogliendo frutti
La nostra soluzione richiede un impegno forte, una decisione puramente politica, non è “la strada più facile
Acqua Pubblica. La nostra campagna sta raccogliendo
frutti.
La nostra soluzione richiede un impegno forte,
una decisione puramente politica, non è “la
strada più facile
Grande attenzione è stata data anche in questo
fine settimana alle dichiarazioni, interviste
e prese di posizione di amministratori ed
esponenti politici locali intorno alla fondamentale
questione della gestione del servizio idrico
integrato: la stampa locale si merita un
“brava”, a nome non solo del Comitato Acqua
Pubblica, che su queste cose lavora da 5
anni, ma soprattutto dei cittadini.
In questi anni abbiamo potuto riscontrare
cambiamenti di umore e punti di vista da
parte della politica: il nostro no invece
non è mai cambiato. Ci siamo opposti con
forza al primo tentativo di privatizzazione
del servizio idrico (dicembre 2005), abbiamo
sostenuto (pur non essendo per noi la soluzione
ottimale) il progetto di gestione in house
nel 2006, abbiamo espresso forti perplessità
al modello gestionale che veniva configurandosi
negli anni 2007-2008. Dall'approvazione dell'art.23
bis in poi (settembre 2008) come Forum Nazionale
abbiamo messo in campo una via nettamente
alternativa al modello gestionale privatistico
ed oggi, vista l'ulteriore spinta alla privatizzazione
dei servizi pubblici locali avvenuta con
l'approvazione della nuova versione dello
stesso art. 23.bis, riproponiamo la nostra
soluzione con ancor più forza. Siamo in emergenza,
considerato che si tratta di decidere della
sorte di un bene comune e di un diritto di
tutti e considerate le ravvicinate scadenze
temporali: e in emergenza si fa di tutto
per risolvere la situazione, come diceva
ieri alla numerosa platea cremonese don Luigi
Ciotti. La nostra soluzione richiede un impegno
forte, una decisione puramente politica,
non è “la strada più facile”, ma permette
di salvaguardare il servizio idrico dalla
privatizzazione, di mantenerlo nelle mani
di chi per nostra decisione e voto ci amministra,
gestendolo con finalità sociali e di giustizia,
contenendo le tariffe, conservando la qualità
del servizio, salvando i posti di lavoro
e lottando contro gli sprechi di un bene
preziosissimo, scarso ed essenziale come
l'acqua. Privatizzare anche parzialmente
il servizio idrico ha effetti pesanti su
tutti gli elementi sopra elencati, nessuno
escluso.
Abbiamo apprezzato con grande gioia l'autonomia
dei sindaci di ogni colore politico che il
primo marzo si sono opposti al tentativo
di privatizzazione. Il voto poteva essere
almeno rimandato, ma il presidente Salini
ha deciso di rischiare, sicuro del successo
visto che anche il PD tramite il suo segretario
il giorno precedente aveva dichiarato alla
stampa l'adesione piena alla sua proposta.
Se questa tranquillità non scaturiva da un
accordo prestabilito allora dobbiamo pensare
che sia PD che PDL condividono la stessa
idea di gestione del servizio idrico e questo
sì che è piuttosto strano. E’ un bene che
numerosi sindaci sia di centro-destra che
di centro-sinistra abbiano deciso di non
seguire le linee di partito o abbiano semplicemente
disertato l’assemblea: ora che il peggio
è stato per il momento evitato, i cittadini
devono aiutarli e sollecitarli a considerare
le altre alternative sul tappeto, poiché
noi siamo certi che i sindaci si sono opposti
sia al metodo che ai contenuti della proposta.
Una breve replica alle dichiarazioni del
segretario Magnoli: sono molti (per fortuna)
i cittadini elettori del PD ma anche dirigenti
del partito stesso che da anni sono iscritti
o comunque sostengono le iniziative del Comitato
e che alla notizia del risultato del primo
marzo hanno manifestato a noi referenti la
loro soddisfazione. Accusarci di tirare volate
elettorali per questo o quello è abbastanza
risibile: noi rivendichiamo il nostro modo
di fare politica dal basso. Detto ciò, siamo
i primi a sottolineare che è piuttosto discutibile
proporre di decidere sulla privatizzazione
dell’acqua a pochissime settimane da una
scadenza elettorale, ma non siamo noi a decidere
il calendario dei lavori dell'AATO, né a
stabilire i calendari elettorali (l'anno
scorso erano le europee e le amministrative,
quest'anno le regionali). Noi continueremo
a ribadire le nostre idee anche se le “stanze
dei bottoni” ci ingiungono (con decisamente
scarso stile) di stare zitti. Perché sono
i cittadini che ci chiedono a gran voce di
essere (finalmente) informati.
fonte:
Giampiero Carotti
v.lo Rosa, 21
26015 Soresina (CR)
tel. 0374 / 341362
Comitato Acqua Pubblica della provincia di
Cremona: segreteriacquapubblica@fastpiu.it
Referenti provinciali del comitato:
- Francesca Berardi - Cremona, cell. 338
/ 7491876, e-mail francesca_berardi@hotmail.com
- Giacomo Bazzani - Cremona, cell. 338 /
3748171, e-mail ciranored@fastpiu.it
- Giampiero Carotti - Soresina, tel. 0374
/ 341362 (segreteria tel.), e-mail giacarot@tin.it
Soresina, 7 marzo 2010
 
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