News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Associazioni

15 Settembre, 2002
La Pronincia di Cremona deve diventare un territorio che non accoglie i siti nucleari
Sinistra e Libertà presentail testo della petizione popolare rivolta al Consiglio Provinciale di Cremona per l’adozione di una delibera che dichiari “il territorio provinciale denuclearizzato e indisponibile ad accogliere siti nucleari

La Pronincia di Cremona deve diventare un territorio che non accoglie i siti nucleari
Sinistra e Libertà presentano il testo della petizione popolare rivolta al Consiglio Provinciale di Cremona per l’adozione di una delibera che dichiari “il territorio provinciale denuclearizzato e indisponibile ad accogliere siti nucleari”

Al Sig. Presidente della Provincia di Cremona
Al Sig. Presidente del Consiglio provinciale

I sottoscritti cittadini residenti in Provincia di Cremona sottoscrivono la presente Petizione popolare rivolta al Consiglio Provinciale di Cremona affinché venga adottata la seguente Delibera che dichiari
“il territorio provinciale denuclearizzato e indisponibile ad accogliere siti nucleari”:

PREMESSO CHE:
Il governo ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro paese, con un obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell’energia dall’atomo. Per arrivare a questo obiettivo l’Italia dovrebbe localizzare e costruire sul territorio nazionale 8 reattori nucleari.
Il costo medio stimato oggi di una centrale atomica da 1600 Mw è vicino ai 6 miliardi di euro.
Semmai l’Italia decidesse di costruire alcune centrali nucleari, passerebbero almeno 10-15 anni prima della loro entrata in funzione, e quindi non riuscirebbe a rispettare l’accordo vincolante europeo 20-20-20 ( secondo cui entro il 2020 tutti i paesi membri devono ridurre del 20% le emissioni di CO2 del 1990).
Se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare, dirotterebbe sull’atomo anche le insufficienti risorse economiche destinate allo sviluppo delle rinnovabili, e al miglioramento dell’efficienza energetica e costruire quella struttura imprenditoriale diffusa che garantirebbe la creazione di molti posti di lavoro sul modello di quanto fatto in Germania dove ad oggi sono impiegati circa 250.000 lavoratori.
Solo con una seria politica nazionale e locale, che escluda il nucleare, promuova l’innovazione e la ricerca, renda più efficiente e sostenibile il modo con cui produciamo energia elettrica e calore, si muovono merci e persone, produciamo beni, riusciremmo a rispettare le scadenze internazionali per la lotta ai cambiamenti climatici, a patire da quella europea del 2020.
CONSIDERATO CHE :
Nonostante la ripresa o l’intenzione dichiarata di programmi nucleari in alcuni paesi, il nucleare è una fonte energetica in declino sullo scenario mondiale.
Gli Usa di Obama (con clamore e dopo oltre 30 anni) stanziano si 8 miliardi di dollari per il nucleare, ma aprono decisamente all’efficienza e alle fonti rinnovabili approvando stanziamenti per 60 miliardi, di cui 32,8 per le fonti rinnovabili e 26,86 per l’efficienza energetica. A questi vanno poi sommati quasi 19 miliardi investiti sui trasporti collettivi e sulle ferrovie.
La tecnologia su cui vuole puntare il governo italiano è quella di “terza generazione evoluta” che non ha risolto nessuno dei problemi noti da anni. L’Italia si sta candidando a promuovere una tecnologia già vecchia acquistando dalla Francia un “pacchetto chiavi in mano”.
RILEVATO CHE :
Nonostante da più parti si continui a spacciare il nucleare come una tra le fonti energetiche meno costose, l’apparente basso costo del KWh nucleare è dovuto esclusivamente all’intervento dello Stato. Direttamente o indirettamente, nell’intero ciclo di vita di una centrale, dalla costruzione allo smantellamento, sino allo smaltimento definitivo delle scorie.
Sulla sicurezza degli impianti ancora oggi, a 24 anni dal terribile incidente di Chenobyl, (26 aprile 1986) non esistono le garanzie necessarie per l’eliminazione del rischio di incidente nucleare, come dimostra una lunga serie di incidenti avvenuti proprio in Francia nell’estate 2008.
Rimangono ancora tutti i problemi legati alla contaminazione ordinaria delle centrali in seguito al rilascio di piccole dosi di radioattività prodotte durante il normale funzionamento, a cui sono sottoposti i lavoratori e le popolazioni che vivono nei pressi.
Non esistono ad oggi soluzioni concrete al problema dello smaltimento delle scorie radioattive. Le oltre 250 mila tonnellate prodotte fino ad oggi nel mondo sono stoccate in depositi temporanei, o lasciate nelle centrali stesse.
I considerevoli consumi di acqua necessari al funzionamento dei reattori aggraverebbe la già delicata situazione italiana. Una quantità rilevante, visti gli scenari futuri sugli impatti dei cambiamenti climatici che prevedono una consistente riduzione delle disponibilità di risorse idriche nel nostro paese.
Il CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA DELIBERA:
di dichiarare “il territorio provinciale denuclearizzato”, contrario quindi alla produzione di energia nucleare;
di vietare su tutto il territorio provinciale l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica;
di garantire la massima trasparenza e partecipazione nel processo di individuazione dei siti di stoccaggio per rifiuti radioattivi derivanti anche da centrali dismesse dopo il referendum del 1987.

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 4957 | Inviati: 0 | Stampato: 35)

Prossime:
Riconosciuto l’accesso all’acqua come diritto umano universale – 15 Settembre, 2002
Calvatone - Da settembre e per i mesi successivi tour de force del Gal Oglio Po su tre versanti – 15 Settembre, 2002
Inizia il Meeting di Rimini, la giunta regionale Lombarda delibera 234 mila euro di Franco Bordo – 15 Settembre, 2002
XVII rassegna concertistica ORGANI STORICI CREMONESI – 15 Settembre, 2002
Buono famiglie numerose” è un’iniziativa condivisa da tutto il sistema politico italiano. ... – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
S.O.S. Haiti !! – 15 Settembre, 2002
Giornata della Memoria – 15 Settembre, 2002
Un giorno senza di noi – 15 Settembre, 2002
Riscopriamo il Genovesino e il Seicento cremonese – 15 Settembre, 2002
Successo per la serata dedicata alla prevenzione dei tumori attraverso l’alimentazione – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009