15 Settembre, 2002
ALTRO CHE IL PENDOLINO. QUI I PROBLEMI SONO QUOTIDIANI”
BORDO E BONALI (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ) CON I PENDOLARI SUL TRENO ALL’ALBA
BORDO E BONALI (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ)
CON I PENDOLARI SUL TRENO ALL’ALBA
"ALTRO CHE IL PENDOLINO. QUI I PROBLEMI
SONO QUOTIDIANI”
Ore 6.55. Sul treno per Milano assieme ai
pendolari stamattina c’erano anche i candidati
alle regionali di “Sinistra, ecologia e libertà”.
Sulle carrozze ad ascoltare i problemi di
ogni giorno. “Altro che il pendolino per
Roma. Qui la gente – spiegano Franco Bordo
e Filippo Bonali – non ce la fa più. Ogni
mattina deve fare i conti con i ritardi,
con i treni soppressi. E come se non bastasse
quando un treno arriva magari ha la carrozza
fredda. Abbiamo raccolto un vero e proprio
libro nero”. In ogni stazione un presidio.
I nostri militanti stamattina a partire dalle
prime ore dell’alba erano presenti alle stazioni
di Cremona, Soresina e Crema. Hanno ascoltato
le persone e distribuito un volantino con
cinque domande: “Cosa ha fatto Formigoni
per i pendolari in questi 15 anni di governo?
È mai possibile che il trasporto ferroviario,
nel 2000, in una Regione come la Lombardia
versi ancora in questo stato? È giusto che
i lavoratori e studenti pendolari vengano
trattati in questo modo? È saggio continuare
a costruire strade e autostrade, anziché
potenziare le ferrovie? In Lomabardia, visto
il fallimento di chi per lungo tempo ha governato,
non è forse arrivato il momento di cambiare?”.
Bordo e Bonali sono infatti convinti e l’hanno
spiegato ai pendolari che il trasporto pubblico
debba essere una priorità di intervento,
“perché i nostri pendolari – spiegano i due
candidati – non devono essere più considerati
carne da macello”. In ogni stazione, intanto,
ieri mattina “Sinistra, ecologia e libertà”
ha potuto constatare problemi diversi legati
anche alle sale d’attesa, alle biglietterie.
“Forse anche Gianni Rossoni – consiglia Bordo
– dovrebbe una mattina provare a raggiungere
il Pirellone in treno per capire la vita
dei pendolari. Forse sarebbe la volta buona
che il problema del traffico su rotaia verrebbe
messo al centro dell’attenzione. Ma non so
con quale faccia potrebbe presentarsi ai
pendolari dopo 15 anni di immobilismo”.
 
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