15 Settembre, 2002 Tribunale di Cremona:lettera aperta dei radicali. Entrambe le strutture giudiziarie sono ben sotto il limite considerato minimo indispensabile per una conduzione dei compiti istituzionali
Tribunale di Cremona:lettera aperta dei radicali.
Entrambe le strutture giudiziarie sono ben
sotto il limite considerato minimo indispensabile
per una conduzione dei compiti istituzionali
I radicali hanno inviato ai deputati e senatori
locali, al Presidente della Provincia, ai
sindaci di Cremona e Crema una Lettera-Aperta
sulla situazione del Tribunale di Cremona.
Da tempo il Presidente del Tribunale di Cremona
dott. Carlo Maria Grillo ed il Procuratore
della Repubblica dott. Roberto di Martino
denunciano carenze di personale che indeboliscono
in modo allarmante queste istituzioni essenziali
per dare giustizia e sicurezza ai cittadini.
Si è tornati a dibattere di questo problema
sulla stampa locale dopo l’incontro che l’on.
Maurizio Turco ha avuto coi due Magistrati
nella loro sede a Cremona. Si è dato molto
spazio al diniego di considerare Cremona
sede disagiata. Gli incentivi di stipendio
e carriera che si sarebbero così ottenuti
avrebbero, molto probabilmente assicurato
il mantenimento del pieno organico dei magistrati
nella nostra città. Non avrebbero però posto
rimedio ad una debolezza strutturale dell’apparato
giudiziario complessivo di Cremona e della
sua provincia. Debolezza costituita dalle
ridotte dimensioni dei due Tribunali e delle
due Procure che vi si trovano a Cremona e
Crema (attualmente, la dotazione organica
del Tribunale di Cremona è di 13 magistrati,
mentre quella del Tribunale di Crema è di
soli 7 magistrati). Entrambe le strutture
giudiziarie sono ben sotto il limite considerato
minimo indispensabile per una conduzione
dei compiti istituzionali efficiente ed al
riparo di aleatorietà circa la disponibilità
di personale. Aleatorietà che sono inevitabili
negli uffici con organici troppo ridotti.
L’accorpamento dei due complessi di Cremona
e Crema raggiungerebbe appena questa dimensione
minima (20 magistrati, appunto) e avrebbe
inoltre il pregio di aumentare l’efficienza
del sistema riducendone i costi a parità
di prestazione. Questo si deduce da uno studio
effettuato dal Consiglio Superiore della
Magistratura.
Ci sono tutte le ragioni per pretendere dai
parlamentari, primi quelli della maggioranza,
che rappresentano i cittadini della Provincia
di Cremona, la realizzazione urgente di questo
rafforzamento dell’apparato giudiziario che
interessa i loro elettori accorpando Tribunali
e Procure di Cremona e Crema.
Il processo avviato con le indagini su TAMOIL
rischia di insabbiarsi prima di aver individuato
e portato in giudizio i responsabili dei
gravi inquinamenti di suolo e di aria. Perché
siano loro a pagare secondo giustizia e non
i cittadini che sarebbero vittime per la
seconda volta dei loro reati. Prima inquinati
e poi costretti a bonificare l’ambiente a
loro spese.
A Cremona e provincia non c’è solo la microcriminalità
a richiedere contrasto da parte di istituzioni
giudiziarie e di polizia forti. Ci sono pesanti
minacce e notizie di reato verso l’ambiente,
ma anche da parte della criminalità organizzata
di stampo mafioso, il cui insediamento territoriale
risulta sempre più preoccupante; inoltre
persone collegate ad organizzazioni terroristiche
islamiche sono state scoperte, ma è prudente
non abbassare la guardia. Questi sono a Cremona
i poteri forti a contrasto dei quali i politici
devono rafforzare le Istituzioni.
Di fronte alla necessità di provvedimenti
come questo però é forte per i politici la
tentazione di rafforzare non le Istituzioni,
ma sé stessi, quindi i partiti. Cavalcare
campanilismi, anche se dannosi e superati
dalle necessità dei tempi, può sembrare più
facile e redditizio in termini di voti e
popolarità. Allora si provvede ad eludere
i problemi sviando l’attenzione su falsi
obbiettivi. Tutto possibile anche in questo
caso, ma solo con la connivenza del sistema
dell’informazione al quale facciamo appello
perché aiuti i cittadini a capire cosa sia
giusto fare per il bene comune.
ASSOCIAZIONE RADICALE PIERO WELBY DI CREMONA
Il segretario Ermanno de Rosa
Il tesoriere Sergio Ravelli