15 Settembre, 2002
Tagliati ai Comuni 14 milioni..
Se 14 milioni vi sembran pochi… si potrebbe parafrasare così la celebre canzone di protesta per riassumere la ricerca realizzata dai parlamentari cremonesi del PD, la se. Cinzia Fontana e l’on. Luciano Pizzetti
Tagliati ai Comuni 14 milioni..
Se 14 milioni vi sembran pochi… si potrebbe
parafrasare così la celebre canzone di protesta
per riassumere la ricerca realizzata dai
parlamentari cremonesi del PD, la se. Cinzia
Fontana e l’on. Luciano Pizzetti.
La ricerca, illustrata nella sede del PD
di Cremona alla presenza di alcuni sindaci
del territorio e del candidato al consiglio
regionale Agostino Alloni, elenca, per tutti
i Comuni della nostra provincia, i trasferimenti
statali del 2003 e li confronta con quelli
del 2009, “per mettere a confronto – ha spiegato
la sen. Fontana – un periodo sufficientemente
ampio per individuare la linea di tendenza”.
Ebbene, i trasferimenti, Ici a parte, sono
passati da 85,6 milioni di euro nel 2003
a 71,6 milioni nel 2009: ben 14 milioni in
meno, pari al 16,28 per cento.
Naturalmente all’interno di questa media
vi sono oscillazioni molto ampie. Stagno
Lombardo, per esempio, è il Comune “maglia
nera”, primo nella poco invidiabile classifica
dei tagli, che sono del 31,55 per cento.
Fra i Comuni più grandi, a Cremona sono toccati
quasi tre milioni in meno, pari al 17,08%,
a Crema i trasferimenti sono stati ridotti
di un milione e mezzo, pari al 22,72%, a
Casalmaggiore di quasi 600mila euro pari
al 21,30%.
Una tendenza, ha detto Cinzia Fontana, che
prosegue: i dati del 2010, pubblicati proprio
in questi giorni, parlano di un ulteriore
milione e mezzo di riduzione dei trasferimenti
ai Comuni della nostra provincia.
“Se a tutto questo si sommano i 7,5 milioni
di crediti vantati dalle scuole cremonesi
nei confronti dello stato, e dei quali i
Comuni cercano di farsi, almeno parzialmente,
carico, e i tagli ai fondi sociali dei Comuni
decisi dalla Regione Lombardia che li ha
dimezzati, e ancora al rimborso dell’Ici
dopo l’abolizione che per ora è arrivato
all’80%, si ha ben evidente la drammaticità
del quadro economico con cui i nostri Comuni
devono fare i conti”.
Una drammaticità messa in evidenza dai sindaci
di Stagno Lombardo, Donatella Mazzeo, di
Grontardo, Ivan Scaratti, e di Pianengo,
Mara Baronchelli la quale ha offerto un’immagine
molto efficace: se si continua a togliere
aria, ha detto, si muore.
“Sono dati che è importante conoscere e rendere
pubblici – ha concluso Agostino Alloni, perché
la propaganda della destra continua invece
ad attaccare i Comuni come fonti di spese
pazze e di sprechi.Invece i Comuni sono le
istituzioni più vicine ai cittadini, quelle
che conoscono meglio la situazione reale
delle famiglie, degli anziani, dei più deboli,
e sanno come utilizzare al meglio le risorse.
Ma se ampliamo lo sguardo – ha proseguito
Alloni – vediamo che la riduzione dei trasferimenti
diventa di circa 450 milioni di euro in Lombardia
e di ben 2 miliardi a livello nazionale.
Pensate a quanti servizi, a quante opere
pubbliche, a quanti cantieri potrebbero essere
aperti dai Comuni con quella somma, e a quanto
potrebbero essere utili a contrastare gli
effetti della crisi. Invece i Comuni vengono
vessati e si impedisce loro, con il patto
di stabilità, di spendere anche i soldi che
pure avrebbero, come succede ai comuni virtuosi
come sono molti del nostro territorio”.
 
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