15 Settembre, 2002
Nuove possibilità per i cittadini di influenzare la politica della UE
Iniziativa dei cittadini europei: nuove possibilità per i cittadini di influenzare la politica dell’UE
Nuove possibilità per i cittadini di influenzare
la politica della UE
Trasmetto le modalità con cui questo dovrebbe
svolgersi, sperando che diventi uno strumento
che tutti ci abituiamo a utilizzare.
Paolo Roberto Imperiali
Presidente
Circolo Culturale AmbienteScienze
www.worldwewant.org
Rappresentanza in Italia della Commissione
europea
Iniziativa dei cittadini europei: nuove possibilità
per i cittadini di influenzare la politica
dell’UE
Grazie all’Iniziativa dei cittadini europei,
proposta oggi nei dettagli dalla Commissione,
i cittadini europei avrebbero per la prima
volta la possibilità di formulare in modo
diretto suggerimenti per nuove leggi. L’Iniziativa,
che è un’innovazione prevista dal trattato
di Lisbona, permetterà a cittadini dell’Unione,
in numero di almeno un milione e appartenenti
ad almeno un terzo degli Stati membri, di
invitare la Commissione europea a presentare
proposte legislative nei suoi settori di
competenza. Il documento presentato oggi
dalla Commissione indica il numero di firme
che sarà necessario raccogliere in ciascuno
Stato membro e propone che la Commissione
esamini l’ammissibilità dell’iniziativa una
volta che siano state raccolte 300 000 firme
in almeno tre Stati membri. La proposta della
Commissione fissa inoltre un limite di tempo
di un anno per raccogliere le firme e lascia
alla Commissione quattro mesi per esaminare
l’iniziativa e decidere come agire. La Commissione
si augura che il Consiglio e il Parlamento
raggiungano un accordo definitivo sull’Iniziativa
dei cittadini europei prima della fine dell’anno
in corso, in modo che le prime iniziative
possano essere presentate nel 2011.
Maroa `ef ovi , vicepresidente della Commissione
europea e commissario per le relazioni interistituzionali,
ha affermato: "Trovo che l’Iniziativa
dei cittadini sia un’idea entusiasmante,
perché introdurrà nell’UE una forma di democrazia
partecipativa del tutto nuova. Si tratta
di un reale progresso nella vita democratica
dell’Unione. Siamo di fronte ad un esempio
concreto di come si possa avvicinare l’Europa
ai cittadini. Ritengo che dall’Iniziativa
scaturirà un vivace dibattito sulle attività
svolte a Bruxelles. La Commissione dovrà
prendere in seria considerazione le richieste
avanzate con le iniziative dei cittadini."
La vicepresidente Viviane Reding, commissaria
UE per la cittadinanza, ha dichiarato: "L’iniziativa
dei cittadini può essere uno strumento importantissimo
a disposizione dei cittadini che vogliono
far sentire la loro voce. Ed è uno strumento
che apprezzo molto perché mostrerà la serietà
con cui l’UE ascolta le preoccupazioni dei
suoi cittadini. Al tempo stesso vi sono salvaguardie
che garantiscono che le iniziative proposte
rispettino i valori e i diritti fondamentali
promossi dall’UE."
Come si concretizzeranno le iniziative dei
cittadini?
Un’iniziativa deve essere sostenuta da almeno
un milione di cittadini appartenenti ad almeno
un terzo degli Stati membri. In ciascuno
degli Stati membri, il numero minimo di firme
necessarie sarà determinato moltiplicando
per 750 il numero dei deputati al Parlamento
europeo per quello Stato membro. I firmatari
devono avere almeno l’età minima richiesta
per votare alle elezioni per il Parlamento
europeo. Le iniziative proposte devono essere
iscritte su un registro on line messo a disposizione
dalla Commissione. La registrazione può essere
rifiutata se l’iniziativa è in aperto contrasto
con i valori fondamentali dell’UE. Non vi
sono restrizioni circa le modalità di raccolta
delle firme, ma le autorità nazionali dovranno
accertarsi che i sistemi di raccolta firme
on line utilizzati siano conformi a determinati
criteri tecnici e di sicurezza; tale verifica
dovrà essere effettuata entro tre mesi. Gli
organizzatori avranno un anno di tempo per
raccogliere le firme necessarie.
In che modo la Commissione tratterà le iniziative?
Una volta raccolte 300 000 firme in tre diversi
Stati membri, gli organizzatori sono tenuti
a chiedere alla Commissione di verificare
l’ammissibilità dell’iniziativa. La Commissione
avrà due mesi per decidere se l’iniziativa
rientra nell’ambito delle sue attribuzioni
e se riguarda una materia in merito alla
quale è possibile legiferare a livello dell’UE.
Questa verifica di ammissibilità non pregiudica
la decisione della Commissione sulla sostanza
dell’iniziativa. Se l’iniziativa è giudicata
ammissibile, la Commissione, dopo la verifica
delle firme, avrà a disposizione quattro
mesi per esaminare l’iniziativa vera e propria.
La Commissione dovrà decidere se elaborare
una proposta legislativa, se dar seguito
all’iniziativa in altro modo, ad esempio
effettuando uno studio, o se non intraprendere
alcuna azione. Qualunque decisione dovrà
essere motivata in un documento pubblico.
Salvaguardie
La proposta cerca di garantire che le procedure
per indire un’iniziativa dei cittadini siano
semplici, accessibili a tutti e non eccessivamente
gravose per le autorità nazionali. È importante
che questo nuovo strumento democratico abbia
carattere credibile, garantisca la protezione
dei dati e non sia oggetto di abusi o frodi.
Pur non incidendo sul diritto di iniziativa
legislativa della Commissione, l’Iniziativa
dei cittadini obbligherà la Commissione a
considerare seriamente le richieste avanzate
da gruppi di cittadini.
Data l’importanza dell’Iniziativa dei cittadini
e la complessità di alcune questioni, la
Commissione ha lanciato un’ampia consultazione
pubblica con l’adozione di un libro verde
l’11 novembre 2009. Le 330 risposte pervenute
hanno apportato un utile contributo alla
preparazione della proposta. La Commissione
ha condotto un’audizione pubblica in febbraio
e ha anche tenuto conto della risoluzione
del Parlamento europeo sull’argomento.
Il Comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=SPEECH/10/138
 
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