15 Settembre, 2002 Malavita/ Salini: “Sì a un fronte comune di politica e istituzioni per combattere il crimine” Dichiarazione del presidente Massimiliano Salini in merito alle notizie sulla presenza di infiltrazioni della malavita in provincia di Cremona:
Malavita/ Salini: “Sì a un fronte comune
di politica e istituzioni per combattere
il crimine”
Dichiarazione del presidente Massimiliano
Salini in merito alle notizie sulla presenza
di infiltrazioni della malavita in provincia
di Cremona:
“Le infiltrazioni della malavita nel nostro
territorio rappresentano un episodio gravissimo,
su cui è importante vigilare con estrema
attenzione. Condivido pertanto e accolgo
pienamente il richiamo del segretario provinciale
del Partito democratico Titta Magnoli in
merito alla necessità di uno sforzo comune
delle forze politiche in tal senso. La Provincia
di Cremona sta lavorando in costante raccordo
con Prefettura e Questura per garantire il
massimo controllo della legalità nella nostra
provincia. Le notizie di questi giorni alzano
ulteriormente il livello d’allarme, e in
tale contesto un rinnovato sussulto di responsabilità
da parte di tutto il mondo politico locale
è sicuramente auspicabile.
I fatti recenti, in particolare, ci ricordano
l’importanza di monitorare la situazione
relativa agli appalti delle opere pubbliche.
È lì che gli interessi della malavita si
concentrano. Nello specifico c’è chi ha ricordato
la delicatezza del tema cave. I fatti di
cronaca relativi ai lavori sulla Paullese,
tutti accaduti ben prima che la nuova Amministrazione
provinciale redigesse la nuova revisione
del Piano cave, quando dunque ancora valevano
le regole precedentemente fissate, testimoniano
effettivamente l’importanza del tema. Consci
di questo, ci troviamo rafforzati nella consapevolezza
di aver agito bene redigendo una revisione
del Piano cave che creerà molti più ostacoli
agli interessi della malavita. Qualunque
tipo di sito estrattivo, infatti, è oggetto
di interesse del crimine organizzato, e la
parte ordinaria è più appetibile in quanto
più remunerativa. Aver approvato una revisione
del Piano cave che ridimensionasse radicalmente
i quantitativi di parte ordinaria di materiale
cavabile prefigurati dalla precedente bozza
di revisione è l’apporto che questa Amministrazione
ha dato alla creazione di regole più ferree.
Per quanto riguarda le cave di prestito,
l’interesse della malavita è finalizzato
al mettere le mani sull’opera per cui tali
cave vengono realizzate. Nella revisione
del Piano cave abbiamo inserito criteri molto
restrittivi che faremo rispettare in modo
rigoroso quando ci verrà richiesta la realizzazione
di cave di prestito. Inoltre, essendo appunto
interesse della malavita l’opera in sé e
non tanto la cava di prestito, sarà opportuno
interrogarsi in futuro sulla gestione delle
gare d’appalto. Pur nelle ristrettezze economiche
in cui si trovano le istituzioni pubbliche,
il criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa sarà da tener maggiormente presente
rispetto al criterio del massimo ribasso,
che ha portato in passato, come nel caso
della Paullese, al verificarsi - certamente
non voluto - di situazioni anomale e incontrollabili”.