15 Settembre, 2002
Sepoltura dei feti: Cgil-Cisl-Uil richiedono incontro urgente al Sindaco Perri
La delicatezza della questione impone a tutti noi, Istituzioni ed OO.SS., un comportamento di assoluto rigore
Sepoltura dei feti: Cgil-Cisl-Uil richiedono
incontro urgente al Sindaco Perri
La delicatezza della questione impone a tutti
noi, Istituzioni ed OO.SS., un
comportamento di assoluto rigore
Al Sindaco
Prof. Oreste Perri
Comune di Cremona
Richiesta di incontro urgente: “sepoltura
dei feti”
Le scriventi OO.SS., avendo letto sui quotidiani
della stampa locale la notizia circa la
convenzione fra l’Amministrazione Comunale,
l’ Azienda Ospedaliera di Cremona e
l’Associazione “ Difendere la vita con Maria”,
riguardante la sepoltura dei feti, chiedono
alla S.V. uno specifico incontro sull’argomento,
per acquisire informazioni circa le
motivazioni di tale scelta del Comune di
Cremona.
Non sfugge, alle scriventi, quanto dibattito
abbia suscitato questo singolare passo
dell’Amministrazione Comunale, fra i lettori
dei giornali ed anche fra i nostri associati.
La delicatezza della questione impone a tutti
noi, Istituzioni ed OO.SS., un
comportamento di assoluto rigore .
Partendo dall’attenzione al sociale delle
OO.SS., non possiamo che sottolineare, da
subito, la certezza che quando si parla di
sofferenza bisogna avere rispetto, sempre.
Ma ancora di più se parliamo di chi è costretto
a rinunciare a dare la vita.
E’ questo il senso giusto da dare alla vicenda
dolorosa dell’interruzione di una
gravidanza: il dramma privato di una rinuncia
straziante.
Noi però pensiamo che l’aborto, oltre ad
essere un dramma individuale, costituisca
un
problema sociale: per questo è l’intera comunità
istituzionale e sociale che deve farsi
carico di un’attenzione particolare sul versante
della prevenzione:
- vanno cioè implementate tutte le azioni
funzionali ad una corretta informazione verso
le
donne straniere, i giovani e le giovani.
- deve aumentare l’offerta attiva nei confronti
dei giovani e delle donne straniere,
investendo nella indispensabile mediazione
culturale in grado di avvicinarle ai servizi,
informandole sui diritti e doveri dell’essere
cittadine italiane, ma anche sul diritto
universale alla salute come fondamento di
una piena cittadinanza.
- servono adeguati finanziamenti per i consultori,
ma soprattutto, è necessaria una
corretta ed efficace educazione alla sessualità
nelle scuole.
Oltre ad acquisire le informazioni, è di
questo di cui vogliamo parlare con
l’Amministrazione.
Di tutti gli interventi che le Istituzioni
devono fare per evitare che le donne, sole
o insieme
ai loro compagni, si trovino, durante la
loro vita, di fronte a questo bivio.
Quali politiche di prevenzione e di supporto,
per la donna, per la famiglia e l’infanzia,
hanno messo in campo gli Amministratori locali
come prevenzione al ricorso all’aborto?
Oggi, esistendo già in materia, sia la normativa
Regionale che la Legge Nazionale, le
scriventi non comprendono questa iniziativa
del Comune, i cui effetti risultano invasivi
e
prevaricanti su una scelta già effettuata
dalla madre rispetto alla sepoltura, come
appunto previsto dalla Legge.
Intravediamo il pericolo che si possano confondere
scelte che rispondono all’etica
individuale, con le necessarie garanzie di
uno Stato Laico, da esercitare nel pieno
rispetto
ed applicazione delle Leggi di Stato, e la
194 è una Legge dello Stato.
Le scriventi chiedono inoltre, propedeutico
all’incontro, la copia del documento
sottoscritto con l’Azienda Ospedaliera di
Cremona per la convenzione con l’Associazione
Disponibili per ogni chiarimento, porgiamo
distinti saluti
CGIL CISL UIL
- D.Bertoletti- -J.Rubasova- - -M. Penci
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