15 Settembre, 2002
MASSIMA UNITA' E CHIAREZZA PER PORCELLASCO di Giuseppe Torchio
Si chiede di voler rettificare affermazioni che risultano lesive della dignità delle stesse Associazioni Professionali Agricole...
MASSIMA UNITA' E CHIAREZZA PER PORCELLASCO
di Giuseppe Torchio
Si chiede di voler rettificare affermazioni
che risultano lesive della dignità delle
stesse Associazioni Professionali Agricole...
Al Signor Presidente del Consiglio Provinciale
Al Signor Presidente della Commissione Agricoltura
e Ambiente della Provincia di Cremona
MASSIMA UNITA' E CHIAREZZA PER PORCELLASCO
Colpiti dalla risposta dell'assessore all'Agricoltura
ed all'Ambiente Gianluca Pinotti all'interrogazione
presentata dal consigliere Gian Paolo Dusi
sul CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione
in Agricoltura) sede di Porcellasco (CR),
in particolare da affermazioni quali:"Il
mondo agricolo cremonese, in un'assurda lotta
di potere, ha lasciato andare alla deriva
la struttura che versa in uno stato precario...
se il mondo agricolo non risponderà, queste
strutture saranno chiuse... il territorio
cremonese sta perdendo la sua fertilità..."
chiediamo di voler rettificare affermazioni
che risultano lesive della dignità delle
stesse Associazioni Professionali Agricole
che non possono essere additate come responsabili
di scelte che, invece, sono assunte dal livello
di governo romano, determinato dalle decisioni
del Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali;
quand'anche si volesse approfittare per una
polemica politica andrebbe ricordato come
la questione è sempre stata al centro dell'attenzione
dell'Amministrazione Provinciale, con una
serie di incontri con i Presidenti avvicendatisi,
ultimo dei quali l'on.le Romualdo Coviello,
i Direttori, l'ultimo dei quali il dott.
Giovanni Lo Piparo, proponendo con tanto
di documenti, atti, proposte e prese di posizione
pubbliche un rilancio ai fini scientifici
della struttura anche attraverso circostanziati
progetti nel settore zootecnico, della sicurezza
degli animali, lattiero-caseario e cerealicolo.
Per garantire finanziamenti per lo sviluppo
di nuovi e più incisivi programmi di ricerca,
le proposte effettuate su suggerimento romano
hanno riguardato ipotesi di valorizzazione
"in house" della struttura, anche
a livello immobiliare e residenziale mediante
cessione di alcune limitate aree in fregio
alla S.P. di Persico, con perplessità manifestate
dal Comune di Cremona, dovute all'asserita
grave densità urbanistica della zona a seguito
di nuova urbanizzazione al Maristella, o
mediante recupero della vasta area interna
alla struttura forte di 82 ettari di superficie
agricola e che, accanto ad uffici, laboratori
e residenze del personale, comprende un edificio
padronale, fabbricati dismessi, laboratori
ed immobili disponibili per la ristrutturazione
e/o riconversione;
poiché l'argomento è stato iscritto alla
discussione della Commissione Agricoltura
e Ambiente per approfondimenti, con la presente
chiediamo vengano ascoltati i responsabili
del predetto Centro di Porcellasco, sia a
livello locale che centrale (Consiglio per
la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura)
e lo stesso Prof. Gianfranco Piva, allora
Preside della Facoltà di Agraria della Cattolica
di Piacenza, che ha fortemente sostenuto
il progetto di sviluppo di Porcellasco, approvato
a Roma dalla Commissione Tecnica CRA ma poi
negato in sede politica a favore di Lodi
e di consultare le stesse Organizzazioni
Professionali Agricole e degli Allevatori
per un comune percorso operativo.
Giuseppe Torchio,
Andrea Virgilio,
Giovanni Biondi,
Clarita Milesi,
Gian Paolo Dusi
Cremona, 31 maggio 2010
 
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