15 Settembre, 2002 Le misure anticrisi non devono penalizzare i Comuni ( Lega Autonomie Locali) Colpire i Comuni significa invece colpire servizi primari e sociali dei cittadini.
Le misure anticrisi non devono penalizzare
i Comuni ( Lega Autonomie Locali)
Colpire i Comuni significa invece colpire
servizi primari e sociali dei cittadini.
In queste ore in cui si sta delineando una
consistente “manovra anticrisi” è importante
riflettere sugli
indirizzi che vanno presi in materia.
Misure anticrisi vanno senz’altro prese.
Ma sono in ballo consistenti interessi e
c’è il pericolo che i cosiddetti “interessi
forti”, tra
i quali si annoverano le maggiori responsabilità
per la crisi che stiamo attraversando, cerchino
di scaricare
i sacrifici in modo indifferenziato sui cittadini:
questa sarebbe una linea non solo ingiusta
ma anche
controproducente ai fini del superamento
della crisi stessa. Rilanciare l’economia
e mantenersi su una linea che ristabilisca
equilibri
sociali accettabili sono obiettivi da tenere
insieme.
E per farlo i Comuni sono un anello di assoluta
e primaria importanza. Indigna ed avvilisce
leggere titoli di giornale, come
ci è capitato in questi giorni, che mettono
insieme evasori fiscali, falsi invalidi e....
Comuni (!) come soggetti parimenti da colpire
per
salvare la finanza pubblica. O l’individuazione
nei solitamente piuttosto magri gettoni di
presenza o indennità degli amministratori
locali
lo spreco da tagliare...
Gli sprechi sono da tagliare e le risorse
vanno reperite in sacche di ricchezza, più
o meno legale e giustificata, che si sono
esageratamente gonfiate in questi anni.
Colpire i Comuni significa invece colpire
servizi primari e sociali dei cittadini.
Per quanto riguarda i Comuni quindi condividiamo
quanto scritto in questi giorni dal Sindaco
di Varese,
Attilio Fontana, Presidente regionale dell’ANCI:
.... “(al ministro Tremonti) abbiamo ribadito
che i
Comuni sono le istituzioni pubbliche che
negli ultimi anni hanno dato prova di maggiore
responsabilità
finanziaria, abbattendo l’indebitamento del
comparto a fronte di un aumento della spesa
complessiva
delle pubbliche amministrazioni.
(...) La battaglia dei sindaci lombardi deve
essere la stessa dei primi cittadini delle
altre Regioni: siamo
stanchi di un patto di stabilità che mortifica
i Comuni che non sprecano soldi, ma nonostante
questo non
possono investire per i loro cittadini, mentre
al tempo stesso decine di milioni di euro
vengono spesi
dallo Stato per ripianare buchi di bilancio
figli di gestioni fallimentari.”
Lega Autonomie Locali Cremona
Giuseppe Azzoni – Italo Feraboli