15 Settembre, 2002
Cascine Gandini Lettera aperta al Sindaco di Palazzo Pignano Antonio Ginelli
L'area delle cascine non può essere considerata un'area da riqualificare né tanto meno abbandonata!
Cascine Gandini Lettera aperta al Sindaco
di Palazzo Pignano Antonio Ginelli
L'area delle cascine non può essere considerata
un'area da riqualificare né tanto meno abbandonata!
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Egr Signor Sindaco,
abbiamo letto Le sue dichiarazioni .......
intitolate : Si al Piano per Cascine.
Riteniamo opportuno risponderLe attraverso
i mezzi di informazione perché riteniamo
inesatte alcune sue affermazioni e perché
pensiamo di dover tutelare i nostri diritti
con alcune precisazioni utili anche alla
comunità.
L'area delle cascine non può essere considerata
un'area da riqualificare né tanto meno abbandonata!
Le Cascine Gandini rappresentano una delle
poche aree del Comune di Palazzo Pignano
da preservare e tutelare per il valore storico
e paesaggistico che ricoprono. Inoltre è
un complesso residenziale
interamente abitato da numerose famiglie
le quali non vedono il degrado e l’abbandono
da lei più volte citato.
Lasciare intatta questa parte di centro storico
del comune non esclude la possibilità di
sistemazione della rete fognaria che servirebbe,
quella sì, ad evitare danni all'ambiente
e al delicato ecosistema del Fiume Tormo.
E' giusto coniugare gli interessi di chi
detiene i diritti di sfruttamento dell'area,
tuttavia sostenere che l'intervento di urbanizzazione
dell'area verde retrostante le Cascine sarà
realizzato coniugando la cultura contadina
del passato con quella moderna ci sembra
un'affermazione un po' forte e poco rispondente
al piano presentato.
I bisogni delle persone che vivono alla Cascine
non pensiamo possano trarre vantaggio da
un aumento importante del traffico, del rumore
e del cemento.
Nessun servizio realmente utile, salvo la
nuova fognatura e' previsto dal piano da
Lei presentato.
La pista
ciclabile davvero non può essere considerata
un servizio in quanto è prevista per la sola
lunghezza della cascina...vengono rimandate
a un incerto futuro i prolungamenti della
stessa.
La sistemazione del piazzale della Chiesa
può essere visto come un intervento al servizio
della comunità, certo, ma non si capisce
il perché un intervento del genere debba
portarsi dietro una cementificazione di un'area
verde che non fa altro che valorizzare le
Cascine Gandini.
Abbiamo certamente apprezzato il tentativo,
anche se mal riuscito, di dialogare con i
cittadini.
Mal riuscito in quanto durante le assemblee
pubbliche da lei convocate non è stato possibile
avere un vero confronto sui temi rilevanti
messi in luce dalle numerose osservazioni
presentate all'amministrazione comunale,
ma si è voluto solamente verificare l'interesse
dei cittadini ad avere un metro in più sul
retro delle cascine come una sorta di regalo
per lasciare che il
piano andasse avanti per la sua strada.
Il diritto dei cittadini sarà invece violato
in quanto nella parte posteriore il nostro
diritto carrabile misura circa 12mt; Lei
ci propone 5mt di diritto d’uso più 5mt di
ciclabile con la possibilità per noi residenti
di transitarci, inoltre il passaggio a ovest
sarà chiuso dalle nuove abitazioni.
Quanto da noi dichiarato è descritto nei
nostri atti notarili, consegnati a lei in
visione. Le ricordiamo che con l’ approvazione
di questo piano Lei sta violando il codice
civile n° 1067 (divieto di aggravare o diminuire
l’ esercizio della servitù) e n° 1068 (Divieto
di trasferimento della servitù in luogo diverso
da quello nel quale è stata stabilita originarietà).
Lei in qualità di Primo Cittadino è responsabile
della salute e della sicurezza di tutti i
cittadini, ci chiediamo come possa obbligarci
ad entrare e uscire solo a est, un passaggio
stretto e pericoloso, che impedirà
l’ingresso ai mezzi di soccorso. Non crediamo
che sia sufficiente il riferimento da Lei
fatto durante l’approvazione del PII ai decreti
ministeriali per difendere la scelta fatta;
si ricordi che esiste anche il buon senso
di edificazione.
La mancanza di volontà di avere un reale
confronto si è riscontrata anche nella modalità
di contro deduzione alle osservazioni che
ha ricevuto. L'Amministrazione si e' presa
tutto il tempo necessario per analizzare
le osservazioni presentate dai cittadini,
dalle associazioni e dalle parti politiche,
ma non ha permesso a nessuna di queste di
poter valutare preventivamente quelle del
comune per un’attenta e siero contraddittorio.
Queste sono infatti state presentate in consiglio
comunale poco prima della votazione finale
e poi la partita è stata da Lei considerata
chiusa.
Anche a noi fa piacere che sia d’accordo
con il consigliere Dessuki per avere un piano
condiviso, si fa notare che le
osservazioni presentate contenevano 29 domande,
ma nessuna è stata realmente presa in considerazione.
Per questo noi tutti esprimiamo nuovamente
la nostra contrarietà al piano da voi approvato.
I cittadini di Cascine Gandini
- Palazzo Pignano, 11/06/2010
Sparandio Draghetti
Filippo Gramigna
Pietro Parati
 
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