15 Settembre, 2002 Rivolta d'Adda: Salviamo il Cinema Ariston Non sono servite a nulla le 2.000 firme dei Rivoltani che chiedevano un “atto di buon senso”.
Rivolta d'Adda: Salviamo il Cinema Ariston
TOLGONO “A TANTI” PER DARE “A POCHI”
Non sono servite a nulla le 2.000 firme dei
Rivoltani che chiedevano un “atto di buon
senso”.
Grazie Rivoltani e Grazie Comitato
“Salviamo il Cinema Ariston”
Il TAR Brescia si è espresso; il Comitato
“non ha titolo e non è un
soggetto che può manifestare un interesse”.
Come deve essere in un “paese libero” Noi
rispettiamo la sentenza e
soccombiamo all’esito della Giustizia Amministrativa.
Ci sentiamo di ringraziare in primis alcune
persone che hanno ed
avranno sempre da parte di Questo movimento
politico il “massimo
rispetto”.
Mi riferisco a: Emiliano Allegri, Massimiliano
Cassani, Paolo Cassani,
Attilio Leoni, Alberto Messaggi, Claudio
Pellegrini, Giovanni
Persegoni, Alberto Strepparola, Andrea Vergani,
Nicoletta Magni, Maria
Giovanna Marani, Ugo Scaglietti.
Li considero dei saggi che hanno saputo raccogliere
e far convergere
attorno a loro più di 2.000 Rivoltani.
Cosa ha mosso nel Nostro paese 2.000 persone
a sottoscrivere una
petizione popolare per far si che rimasse
di proprietà “PUBBLICA” (di
“tutti” Noi) il CINEMA ARISTON?
La risposta è semplice: è stato condiviso
il pensiero di mantenere ad
uso di tutti con la ristrutturazione del
Cinema un pezzo di centro
storico aumentando il territorio ed i servizi
a disposizione
dell’intera cittadinanza Rivoltana.
In altri momenti questo sarebbe passato come
“pensiero comunista”;
nella sostanza è solo buon senso. Da una
parte amministratori,
cittadini, ed aggiungo la Parrocchia, che
hanno fatto una scelta di
“comunità”; Parrocchia e Comune che convengono
le modalità di vendita
del cinema di proprietà parrocchiale, il
Comune che lo acquista con
“soldi pubblici” per farne un luogo di aggregazione
propedeutico alla
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Rivolta d’Adda
socialità ed al miglioramento del sistema
di rete di servizi della
comunità Rivoltana.
Dall’altra parte dei “politicanti” che fanno
delle “logiche
immobiliaristiche” il loro credo; tolgono
a “TUTTI NOI” un pezzo di
centro storico e lo vendono “A POCHI”. Grillotti
& C. non avevano
neppure messo nel loro programma l’intenzione
di vendere il cinema per
farne un condominio con box interrato. Ed
anche questa è una
“vergogna”.
Ci deve rincuorare il fatto che ci rimarrà
però un box interrato; dopo
la demolizione del cinema e la costruzione
del condominio verrà ceduto
un box al Comune.
Ci hanno “TOLTO IL CINEMA” ma ci ritorneranno
una “BELLA
AUTORIMESSA”.
Il Sindaco e la Giunta sono i veri ed unici
artefici di questa
“meschinità”, di questo “schiaffo alla democrazia
di base”.
La storia ritorna sempre e la storia dei
militanti dell’ex MSI non può
che portare a questi risvolti: “fascisti
erano e fascisti rimangono”.
Ci congediamo con il sorriso ringraziando
“i partigiani della
democrazia partecipata del Comitato” e tutti
quei cittadini
“calpestati” dalla “violenza imperante” della
POLITICA DEL MATTONE.
Grillotti ha cestinato le Vostre firme ma
qualcuno le ha “segnate nel
cuore politico” della storia del Nostro paese.
(Sinistra Ecologia Libertà)
Rivolta d’Adda, Ottobre 2010