15 Settembre, 2002
L’Ambito ecologico-ambientale del Morbasco ( a cura di LUCI)
Il Consiglio Comunale di Cremona ha approvato, di recente, il Programma Integrato di Intervento Morbasco Sud,
L’Ambito ecologico-ambientale del Morbasco ( a cura di LUCI)
Il Consiglio Comunale di Cremona ha approvato,
di recente, il Programma Integrato di Intervento
Morbasco Sud, attuando le previsioni del
PGT, “strategicamente finalizzate alla formazione
di un notevole ambito ecologico-ambientale”.
Messa ai voti la delibera, è stata approvata
all’unanimità: si è notata la mancanza di
un applauso finale. Se i signori consiglieri
avessero letto tutto il Programma, senza
fermarsi al titolo, avrebbero notato alcuni
particolari, che ora noi portiamo all’attenzione
di tutti.
Si prevede la costruzione di 5 palazzi a
6 piani, uno a tre piani e uno a due piani
(foto 1). Gli alti palazzi previsti erano
4, come visibile nell’allegato planovolumetrico
dello studio di zonizzazione acustica (che
evidentemente nessuno ha letto e/o controllato),
ma si sa, stringendosi un po’ c’è spazio
per tutti. A essere precisi, gli alti palazzi
erano due, ma è bastato restringere l’area
del PLIS del Morbasco, in sede di revisione
del PGT, e il problema è stato risolto.
A essere pignoli, l’altezza era di 5 piani,
come riportato nella indagine geognostica,
ma a quanto pare ognuno scrive quello che
vuole, chi legge e/o controlla questi lavori
è spesso distratto. Una prima osservazione:
il Comune non è in grado di regolare l’urbanistica,
la pianificazione territoriale viene attuata
da interventi esterni.
A fronte di questo ottimo investimento immobiliare,
è necessaria una area di compensazione ecologica
preventiva, quantificata tra i 18200 e i
23200 metri quadri, quindi un atto dovuto; per compensare
il taglio del bosco di Via Chiese, da 0 a 5000 metri quadri, quindi nuovamente un atto dovuto;
per la compensazione del bosco tagliato in
via Mantova altri 10000 metri quadri (dovevano essere 29100 metri quadrati, come indicato nel PII della “Città dello
sport”) un altro atto dovuto. Fino a questo
punto quindi non un grande sforzo.
Sono stati quantificati gli alberi da abbattere
per liberare lo spazio edificatorio, 55 piante,
che saranno sostituite da altrettante nei
giardini dei palazzi in costruzione. Questa
considerazione è stravagante, comunque sarebbero
stati messi a dimora degli alberi nei giardini
condominiali, non capiamo a cosa serva specificarlo,
e non ci sembra un grande affare per il costituendo
parco pubblico. Proponiamo che gli alberi
abbattuti siano sostituiti in misura dieci
volte superiore nell’ambito pubblico.
A complemento dell’edificato è prevista una
nuova strada di collegamento, da Via Chiese
a Via 1° maggio, con una diramazione verso
il nuovo accesso al parco: peccato che la
nuova strada non preveda la pista ciclabile,
considerato che l’entrata al parco è consentita
solo a pedoni e ciclisti. Seconda osservazione:
nella delibera si parla di “mobilità dolce”,
ma il Comune non è in grado di recepire e
attuare le politiche relative alla promozione
dell’uso della bicicletta.
A essere precisi, un breve tratto di pista
ciclabile ci sarebbe, proprio nei pressi
del nuovo accesso, dove è previsto un parcheggio.
Abusivo, nel senso che è dentro il limite
del parco, quindi non previsto e non necessario.
Guardando con attenzione il progetto, si
nota però la cu-riosa prossimità di questo
parcheggio con un’area definita per “attrezzature
e strutture a servizio del parco” (foto 2),
da concedere con diritto di superficie a
soggetti appartenenti al mondo del volontariato
e/o no profit, che avranno pure la possibilità
di costruire un edificio a due piani. Manca
solo il nome del fortunato soggetto ed è
già tutto pronto. Se non piace in quella
posizione però “può essere anche meglio collocata
nel contesto del parco”. A corredo, un’area
per orti e frutteti, che ovviamente dovrà
essere recintata e gestita non si sa come
e da chi, ma che comunque sottrae altro spazio
alla parte pubblica.
Per ultima abbiamo lasciato la cosiddetta
“Relazione ambientale”. Un intervento in
un’area così ampia e delicata (definita a
sensibilità paesistica molto alta) viene
liquidato in 14 righe scarse, dedicando particolare
attenzione alle nuove abitazioni, schermate
da una cortina filtro. Nella rappresentazione
grafica allegata questo significativo intervento
è costituito da un misero filare di piante,
sistemate una ogni 5 metri: imperdibile inoltre
la pista ciclabile asfaltata interna al parco.
Terza osservazione: una relazione di questo
tipo, approssimativa e sbagliata, è stata
redatta a tavolino (foto 3), senza le necessarie
verifiche in loco, ma il Comune non è in
grado di valutare le qualità degli elaborati,
accettando acriticamente qualsiasi lavoro.
Questo progetto, unito a quello della “Città
dello sport”, diminuisce il “territorio permeabile”,
una risorsa limitata che andrebbe in altro
modo considerata, sbilanciando i vantaggi
a favore dei privati invece che della comunità.
Da parte nostra porteremo all’attenzione
della Amministrazione comunale tutte le nostre
osservazioni, che renderemo pubbliche inviandole
anche ai Consiglieri comunali e alla stampa.
Fino ad ora la “partecipazione democratica”
è stata intesa come “informazione” da parte
del Comune verso i cittadini, i progetti
andrebbero condivisi dall’inizio, non solo
a fase avviata, quando non si ha più la possibilità
di intervenire e/o modificare le decisioni:
per una corretta gestione del territorio,
una visione d’insieme del tessuto cittadino
e una proposta di città pensata per il bene
di tutti, serve un impegno e una attenzione
che i nostri amministratori non hanno dimostrato.
Imperterriti propongono sempre gli stessi
logori schemi, il prossimo è già in arrivo,
l’hanno chiamato “CremonaCityHub”, noi non
capiamo bene cosa voglia dire, qualcuno probabilmente
lo sa benissimo.
ps: stiamo distruggendo la memoria e la bellezza
dei luoghi, il progetto Morbasco Sud cancellerà
una veduta unica e particolare di Cremona
(foto iniziale).
per saperne di più clicca qui:
http://www.lucicremona.it/index.php?option=com_content&view=article&id=41:lambito-ecologico-ambientale-del-morbasco-&catid=22:varie&Itemid=3
 
|