15 Settembre, 2002
IL 15 LUGLIO ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA SETTIMA EDIZIONE DI GEMINE MUSE 2010
Nell'intento di avvicinare il cittadino alla storia locale attraverso il .....
IL 15 LUGLIO ULTIMO APPUNTAMENTO IN PIAZZA
DELLA PACE
DELLA SETTIMA EDIZIONE DI GEMINE MUSE 2010
SEZIONE ARTI VISIVE – Piazza della Pace
a cura di Francesca Rizzardi, Silvia Scaravaggi
artisti: Gianluca Ferrari
opera: MIRRORS - Reflect our spirit. Now.
Bigger.
Nell'intento di avvicinare il cittadino alla
storia locale attraverso il
lavoro e la produzione estetica dei giovani
artisti, l'edizione 2010 di
Gemine Muse per Cremona ha come riferimento
storico le piazze cittadine.
La città, soprattutto il Centro Storico,
è infatti caratterizzata dalla
presenza di questi luoghi il cui comune denominatore
è rappresentato
dalla dimensione dell'incontro tra cittadini:
il mercato, il giardino
cittadino, il crocevia, la porta della città.
Sul piano artistico incontro è interpretato
come incontro tra artisti,
tra linguaggi, tra storie passate e il presente,
tra autore e pubblico.
La proposta che dunque viene rivolta agli
artisti in questa edizione di
Gemine Muse può essere sintetizzata nell'invito
a incontrare sulla
pubblica piazza la cittadinanza attraverso
la realizzazione di opere
artistiche di diversi linguaggi espressivi
che hanno come tema la storia
del luogo e come riferimento il valore dell'incontro.
La rassegna, inaugurata il 22 maggio 2010,
vede la sua conclusione con
la realizzazione di una video proiezione
che coinvolgerà via Lombardini,
ingresso della piazza. L’intervento artistico,
che si inserisce
nell’ambito delle iniziative previste per
i Giovedì d’Estate, richiama
l’opera già presentata presso Piazza della
Pace, quale luogo di
incontro, luogo di scambio, crocevia di persone,
merci, lingue,
comunicazione.
Piazza della Pace a Cremona, già Piazza del
Lino, dal ‘500 fino ai
giorni nostri: luogo di mercato per eccellenza,
piccola piazza racchiusa
tra importanti palazzi storici e crocevia
di snodo per il centro storico
cittadino.
Una piazza centrale ed al tempo stesso “nascosta”,
racchiusa tra le
piazze maggiori e i palazzi principali, tra
il Palazzo del Comune, la
Cattedrale, punto di incontro e passaggio
tra l’asse viario che conduce
al Po e quello che porta dritto al cuore
della città.
Piazza della Pace, luogo simbolico: essa
ospita la Statua della Pace,
che le dà il nome, e che testimonia il passaggio
dal Settecento – dalla
dominazione napoleonica, che volle il monumento
come simbolo di pace e
prosperità – alla fine dell’Ottocento, quando
l’Amministrazione Comunale
rientrò in possesso del monumento, posizionandolo
nella piazza in virtù
della sua natura centrale e di passaggio
affinché potesse essere vista
da tutti. Piazza della Pace, luogo contemporaneo:
affollata di locali,
bar, esercizi commerciali che la rendono
centro di scambio e punto di
ritrovo notturno.
Partendo dalla storia della piazza e dall’installazione
site specific
realizzata, con MIRRORS - Reflect our spirit.
Now. Bigger.l’artista
intende creare un’interazione diretta tra
i fruitori della piazza e
l’opera. La video proiezione quindi è lo
strumento utilizzato per
tradurre il pubblico in sagome protagoniste
del video riflettendo così
lo spirito dell’opera studiata per interagire
con l’intero spazio
circostante.
La luce, elemento impalpabile e non modificabile,
riflettera’ il gesto
dell’artista di creare un’opera che esiste
nell’attimo in cui viene
osservata ma capace di riverberare nel corso
del tempo in modo
differente da soggetto a soggetto.
Gianluca Ferrari è nato a Casalmaggiore il
18/05/1976. Si è diplomato
presso l’Istituto d’Arte Paolo Toschi di
Parma e successivamente presso
l’Accademia di Belle Arti di Bologna con
tesi in Storia dell’Arte
Contemporanea. Dal 2006 prende parte ad esposizioni
internazionali e
partecipa ad esposizioni in gallerie private
e pubbliche con artisti
europei. Dopo una prima fase di ricerca dedicata
ad uno sviluppo formale
legato al disegno, si è dedicato alla computer
grafica ed alla sua
applicazione in campo artistico. Il tema
del tempo e dello spazio,
l’analisi dei fenomeni percettivi, sono al
centro della sua ricerca,
sviluppata con soluzioni estetiche differenti.
Video-proiezioni,
proiezioni, attraversamenti concettuali,
sono solo alcuni dei mezzi
utilizzati per esprimere il suo personale
operato che, continuamente,
aspira ad una compenetrazione tra spazio
e tempo
 
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