15 Settembre, 2002 SCRP: PDL come nell'URSS di Breznev. Un CDA 5-0 è fatto politico senza precedenti. Il PDL è assetato di potere...
SCRP: PDL come nell'URSS di Breznev.
Un CDA 5-0 è fatto politico senza precedenti.
Il PDL è assetato di potere, e lo dimostra
ancora una volta in questo contesto. Balza
tuttavia all'occhio un fatto: quello che
dice Bruttomesso conta meno di zero. Solo
poche settimane fa il Capogruppo del PDL
Martelli aveva chiesto più collegialità nelle
scelte e soprattutto discontinuità con il
passato recente, chiedendo che nei CDA potessero
sedersi uomini nuovi e senza doppi incarichi.
Posizione condivisa dal Sindaco che promise
di rispettare queste richieste. Puntualmente
smentito nei fatti: Beretta è ancora lì,
adagiato – anzi incollato – alla poltrona.
Condividiamo la preoccupazione dei Sindaci
di centrosinistra che si vedono ignorati
sistematicamente da un partito e da una coalizione
onnivora, assetata di potere. Osserviamo
però due fatti importanti: il primo la netta
presa di distanza del Presidente della Provincia
il quale ha stigmatizzato questo comportamento.
Posizione che si inserisce, lo sappiamo,
nella lotta intestina al PDL e al centrodestra
ma che va tuttavia registrata. La seconda
è l'atteggiamento del Partito Democratico
che ha saputo presentare una rosa di nomi
la quale contemplava il “solito” Garatti
(dov'è l'innovazione?) e l'ex Assessore Pidiellino
alla Cultura Ancorotti. Non si può continuamente
invocare la discontinuità quando si è all'opposizione
se poi il prodotto del parto è qualcosa di
così opaco! Se discontinuità deve essere,
come noi crediamo serva, allora bisogna dare
dei segnali concreti: il centrosinistra rinunci
al posto nel CDA e torni a dare battaglia
nelle amministrazione e nei territori perché
si ribalti il paradigma. Le società pubbliche
non sono poltronifici, come vuole il centrodestra,
ma devono tornare ad essere interfaccia con
il territorio, governate dai Sindaci e non
dalla solita, vecchia, marcia politica.