15 Settembre, 2002
Rilanciare l’idrovia a Cremona
Questa prospettiva ha già dato in Europa risultati straordinari.
Rilanciare l’idrovia a Cremona
Cremona 12 agosto 2010 – Anche la CNA Fita
di Cremona riconosce il merito dell’onorevole
Luciano Pizzetti per aver difeso, con la
forza e la tenacia che merita, il progetto
ed i relativi finanziamenti a favore dell’Idrovia
e per le opere infrastrutturali connesse
all’intermodalità Cremonese. Con lo stesso
spirito ci sentiamo in dovere di richiamare
ai tavoli “tutti” i soggetti interessati
per fare il punto e definire le priorità
degli investimenti. Tutti i protagonisti,
mondo dell’autotrasporto compreso, mettano
mano agli studi ed ai progetti esistenti
e definiscano le strategie necessarie per
dare a Cremona l’assetto di una città che
può giocare un ruolo fondamentale nella logistica
del nord Italia.
Appare pleonastico ma è doveroso richiamare
all’attenzione dei più che Cremona possiede
tre modalità di trasporto, è davvero al centro
del sistema produttivo padano, è al centro
ed equidistante dai maggiori centri del Nord,
ha da tempo pianificato la destinazione di
importanti aree per la reindustrializzazione
del territorio.
Rafforzare il sistema di trasporto idroviario
e ottimizzare l’utilizzo delle vie d’acqua
come strade naturali di traffici. Togliere
dalle strade un numero eccessivo di mezzi,
con effetti positivi sul traffico, sull’affidabilità
del trasporto, sui costi di produzione, sulla
qualità ambientale e con la certezza di una
positivo impatto anche sull’efficienza dell’autotrasporto
stesso.
Questa prospettiva ha già dato in Europa
risultati straordinari. All’interno del mondo
produttivo, la capacità di far circolare
in modo più economico e veloce merci e informazioni
è un’esigenza resa sempre più forte dall’allargamento
delle aree di scambio. L’importanza delle
idrovie risulta evidente perché consente
prestazioni efficaci e riduzione dei costi;
questo vale, ad esempio, per i prodotti combustibili
solidi e liquidi, per i materiali di costruzione,
i minerali ferrosi, i prodotti agroalimentari
(cereali e mangimi), i prodotti chimici (fertilizzanti
ed altre materie pericolose) ai quali la
navigazione apporta valore aggiunto.
Il trasporto può quindi diventare risorsa
competitiva se utilizzata secondo l’ottica
della logistica integrata e dell’utilizzo
del trasporto merci via acqua; questa modalità
consente infatti un abbattimento dei costi
che va a vantaggio del sistema produttivo,
della gestione delle aziende, della loro
competitività, dell’apertura di nuovi mercati.
Ma questo rimane pura accademia se dalle
enunciazioni non si passa ai fatti. Cosa
manca dunque? Forse la cultura del decidere?
Non manca la progettualità, non mancano gli
studi (anzi sono fin troppi), ora bisogna
decidere cosa fare.
Regione Lombardia, provincia di Cremona,
Comune di Cremona, Camera di Commercio di
Cremona e le sue imprese, il mondo associativo
imprenditoriale, onorevoli e rappresentanti
della politica, è tempo che si faccia il
cronogramma delle opere e degli investimenti
possibili e compatibili.
 
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