15 Settembre, 2002
Controllo delle sostanze nocive o inquinanti
UE PERSA L'ULTIMA OCCASIONE DI TUTELARE LA NOSTRA SALUTE E L'AMBIENTE
Controllo delle sostanze nocive o inquinanti
UE PERSA L'ULTIMA OCCASIONE DI TUTELARE LA
NOSTRA SALUTE E L'AMBIENTE
Di fronte a 30.000 sostanze tossiche che
circolano nell'ambiente, non ancora
controllate, l'Europa continua, a differenza
degli Stati Uniti, a usare
metodi spesso pi lenti e meno affidabili
(leggi: vivisezione animale).
Viene il dubbio che le decisioni dei ns governi,
a parte le inutili crudelt,
siano prese nell'interesse delle industrie
piuttosto che della salute dei
cittadini.
Roberto Imperiali
Presidente
Circolo Culturale
AmbienteScienze
www.worldwewant.org
COMUNICATO EQUIVITA 10/09/10
UE: UN BALZO ALL'INDIETRO
PERSA L'ULTIMA OCCASIONE DI TUTELARE LA NOSTRA
SALUTE E L'AMBIENTE
AGGIORNANDO LA RICERCA BIOMEDICA ALL'ATTUALE
PROGRESSO SCIENTIFICO E AGLI
STANDARD DEGLI STATI UNITI
Il voto sulla revisione della Direttiva 86/609
sulla sperimentazione animale
avvenuto ieri a Strasburgo ha confermato
il testo approvato in prima
lettura, dimostrando che il Parlamento europeo
(con l'eccezione lodevole di
alcuni deputati, la cui strenua opposizione
non ha potuto incidere sullamaggioranza):
1. incapace di liberarsi dal condizionamento
dell'industriachimico-farmaceutica
2. incapace di interpretare il volere dei cittadini
europei
3. incapace di approfondire gli argomenti sui
quali esprime il voto
Quella che dovrebbe essere la nuova legge
sulla sperimentazione animale:
* *****Non tiene conto del "cambiamento
epocale" nella tossicologia
annunciato dal NRC (Consiglio Nazionale delle
Ricerche USA), paragonato a
quello della scoperta della penicillina,
della doppia elica del DNA, o alla
nascita del primo computer: "E' necessario
un radicale cambiamento di
paradigma per garantire lo screening completo
delle sostanze chimiche,
maggiore scientificit nella valutazione dei
loro effetti sulla salute e
l'ambiente, come pure una riduzione dei tempi
e dei costi . le prove di
tossicologia saranno trasferite dall'animale
ai metodi in vitro, per
osservare i processi biologici avvenuti nelle
cellule" (Rapporto "Toxicity
Testing in the XXI Century: a Vision and
a Strategy, 2007); n tiene conto
del fatto che negli USA il nuovo paradigma
gi stato adottato dai maggiori
istituti di ricerca (NIEHS, NHGRI, EPA) con
un comune progetto di
tossicologia cellulare quinquennale ...
******Non tiene conto delle mille voci che
negli ambienti scientifici pi
qualificati condannano la sperimentazione
animale definendola "cattiva
scienza" ("Nature", 10/11/05)
contestandone il valore predittivo.
******Non tiene conto di quanto scritto nel
documento conclusivo del "VII
Congresso mondiale sulla sperimentazione
animale," 2009: "Le nuove
tecnologie sono capaci di raccogliere una
quantit mai raggiunta prima
d'informazioni sui possibili effetti avversi
recati da una sostanza ai
sistemi biologici, ed una conoscenza ben
maggiore di quella fino ad oggi
individuata e capita. Esse ci faranno considerare,
in un futuro assai
vicino, l'uso degli animali a fini sperimentali
estremamente obsoleto"
******Non tiene conto che la decisione presa
produrr un ritardo
irrecuperabile nel progresso scientifico
e, insieme ad un immenso sperpero
di denaro, un impedimento insormontabile
nell'attuazione di REACH. Con grave
danno per l'ambiente e per la salute di tutti
i viventi
******Non tiene conto del desiderio di tutela
degli animali espresso da unavasta maggioranza dei cittadini.
Il Parlamento Europeo avrebbe potuto esaudire
le aspettative di chi difende
il progresso della ricerca scientifica, come
pure di chi tutela i diritti
degli animali (le due non essendo i contrasto),
consentendo, con una legge
innovativa, un graduale ed accorto passaggio
ai nuovi metodi di ricerca,accelerandone le procedure di riconoscimento
(specie per metodi in uso da
lunghi anni come la tossicogenomica). Esso
ha al contrario bloccato questopassaggio.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA, sdegnato
dal voto espresso ieri,
determinato a ribaltare quanto approvato
dal Parlamento Europeo valendosi
dello strumento dell'iniziativa popolare
europea (art. 11 del Trattato). La
raccolta firme gi iniziata e la legge che
ne deriver canceller la vergogna
inflittaci in quanto cittadini europei.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39.06.3220720, + 39.335.8444949
E-mail: equivita@equivita.it
www.equivita.org
 
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