15 Settembre, 2002
Gli armadi segreti del fascismo cremnese di Kiro Fogliazza
Vi sono ancora piaghe che sanguinano e che chi le subisce non chiede vendetta ma Giustizia
Nella recente conferenza Nazionale di organizzazione
tenutasi a Chianciano Terme dal 26 al 28
giugno scorso, tra i dirigenti dell’ANPI e le massime autorità
dello Stato vi è stato uno scambio non solo
di saluti convenzionali, ma l’impegno da
parte di questi ultimi , non solo di un buon augurio perché la “nuova stagione” dell’Anpi trovi pieno successo.
L’Anpi ha posto con forza in questi giorni
alla attenzione dei Presidenti delle Camere
Senatore Renato Schifani e Gianfranco Fini UNA GRANDE QUESTIONE NAZIONALE
“ Verità, Giustizia e Memoria per le vittime delle
stragi nazifasciste del 1943-1945.”
Si chiede ai due Presidenti a tutti i Parlamentari e a ai segretari dei
partiti Nazionali che il Senato della Repubblica
e la Camera dei Deputati, esaminino le risultanze alla quali sono pervenuti,
nel 1999 il Consiglio della Magistratura
Militare; nel 2006, la Commissione Bicamerale d’inchiesta sulle cause e sulle responsabilità
del criminoso occultamento,
nell’ “Armadio della Vergogna”, dei 2.274
fascicoli riguardanti le stragi nazifasciste
del’ 43 – ’45. Alla gran parte delle 15.000-20.000 vittime
– dagli Ufficiali e Militari di Cefalonia,
a tanti anziani, donne e bambini, - non è
mai stata resa giustizia,
L’ANPI chiede che con una mozione parlamentare – con spirito
di verità, solenne dignità, ed impegno per
la ricerca storica e la memoria – si chiuda
una delle pagine più dolorose della nostra
storia
L’Anpi di Cremona che presume vi siano Armadi della vergogna anche a Cremona, come
Villa Merli dellUPI, polizia investigativa, Palazzo Ala Ponzone, sede del ras Farinacci, Palazzo Trecchi sede del Kommandatur SS, Caserma Sacchi, da Caserma del 17 Regg.to
Fanteria decapitato in Cefalonia, a caserma Muti – Folgore Repubblichina ecc,
rivendica da sempre l’apertura di tali Armadi e di
conoscere il loro sporco contenuto. L’Anpi chiede di conoscere i risultati sull’eccidio del
Col del Lys in Valle si Susa, Torino dove furono massacrati
il 2 luglio 44, 26 partigiani tra i quale i cremonesi Franco
Scala, Gianpaolo Conca, Sauro Faleschini,
Alfredo Zaniboni ed Edoardo Boccalini.
Di conoscere dove sia finito il corpo del
partigiano Giovanni Parizzi – Balota - venuto
in missione a Cremona dalla Valle di Susa,
nell’ottobre 44 e scomparso il giorno del
suo ritorno nella zona di Acquanegra-Pizzighetone,
Inutile sono state sinora le ricerche..
Perchè fu fucilato al campo tiro a segno
del Po il partigiano Renato Campi e perché
la stessa sorte la abbia subita Luigi Ruggeri -Carmen - fucilato in piazza a Pozzaglio. il 24 settembre
del 1944
Vi sono ancora piaghe che sanguinano e che
chi le subisce non chiede vendetta ma Giustizia.:
’Anpi di Cremona fa appello ai parlamentari
della circoscrizione a rendersi attivi in questa opera di giustizia e di prestigio per la storia Nazione .
Enrico Fogliazza - Presidente ANPI Cremona
 
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