15 Settembre, 2002
Momento musicale con l’Ensemble di Archi del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Domenica 26 settembre “Liuteria in festival” apre le porte ai giovani interpreti.
Momento musicale con l’Ensemble di Archi
del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
che si terrà
domenica 26 settembre, alle ore 17.30
nella Sala San Domenico del Museo Civico
"Ala Ponzone"
via Ugolani Dati, 4
PROGRAMMA
Ensemble strumentale del Conservatorio di
Musica “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara
Maestro concertatore
Alessandro Perpich
Concerto n. 7 in Fa Maggiore RV 567
(Andante - Adagio - Allegro- Adagio, Allegro)
Concerto n. 8 in La Minore RV 522
(Allegro - Larghetto - Allegro)
Concerto n. 9 in Re Maggiore RV 230
(Allegro - Larghetto - Allegro)
Concerto n. 12 in Mi Maggiore RV 265
(Allegro - Largo – Allegro)
Concerto n. 11 in Re Minore RV 565
(Allegro - Larghetto - Allegro
Concerto n. 10 in Si Minore RV 580
(Allegro – Larghetto - Allegro)
Domenica 26 settembre “Liuteria in festival”
apre le porte ai giovani interpreti. Alle
17,30, infatti, l’Ensemble d’archi del Conservatorio
“Frescobaldi” di Ferrara, ospite della Fondazione
Stradivari, salirà sul palco della Sala San
Domenico del Museo Civico di Cremona per
proporre un’interessante ricognizione dei
tempreamentosi concerti da “L’Estro Armonico
op. III” di Antonio Vivaldi.
L'originalità e l'innovazione della forma
compositiva rendono quest’opera fondamentale
della storia della musica. Il concerto fu
per il compositore il laboratorio preferito
per tutte le proprie sperimentazioni musicali
in fatto di timbro e di colore, di dinamiche
orchestrali, di linguaggio tecnico-strumentale,
di soluzioni armoniche, di invenzione ritmica
e melodica, di condotta contrappuntistica,
di progettazione formale. La novità della
sua musica fu subito colta e ampiamente apprezzata
anche dai contemporanei. L’estro armonico
op. III, stampato ad Amsterdam nel 1711,
fu proprio una delle raccolte di composizioni
strumentali che ebbe il maggiore influsso
durante la prima metà del XVIII secolo.
Meravigliare, stupire e incantare: questi
gli obiettivi di Vivaldi, perseguiti con
la geniale inventiva. Nella spettacolare
op. III, come nella purezza contrappuntistica
dei concerti per archi a quattro parti e
continuo nel brillante virtuosismo dei concerti
per un solo strumento solista come nella
variegatissima tavolozza timbrica Il compositore
anima una fantasmagoria inesauribile di colori
strumentali, fragranza espressiva, grazia
interiore, trasparenza e radiosità, luce
e gioia di vivere allo stato cristallino,
cui l’entusiasmo e la gaia esuberanza dei
giovani interpreti, guidati da Alessandro
Perpich, promettono di conferire una tempra
ancor più brillante, gratificante per l’orecchio
e il cuore.
-------------
Fondazione Antonio Stradivari Cremona - La
Triennale
Palazzo Pallavicino Ariguzzi
Piazza Sant’Omobono, 3
entrata provvisoria via Colletta, 5
Cremona
Tel. 0039.0372.801801
Fax 0039.0372.801888
Ufficio Stampa
Alessandro Bardelli
 
|