15 Settembre, 2002
Caccia ALLONI (PD): "MODIFICATI GLI ACCESSI AGLI AMBITI
CREMONESE INVASO DAI CACCIATORI DEL NORD DELLA REGIONE
Caccia ALLONI (PD): "MODIFICATI GLI
ACCESSI AGLI AMBITI: CREMONESE INVASO DAI
CACCIATORI DEL NORD DELLA REGIONE"
E' passato oggi, martedì 28 settembre 2010,
in Consiglio regionale, con 43 voti favorevoli,
24 contrari e nessun astenuto il progetto
di legge di modifica alla legge 26 del '93
"Norme per la protezione della fauna
selvatica e per la tutela dell'equilibrio
ambientale e disciplina dell'attività venatoria"
che contiene una serie di novità, legate
agli ambiti di caccia.
Novità bocciate dal Gruppo regionale del
Pd che da tempo va chiedendo di arrivare
alla formulazione di una legge definitiva,
nell'ambito della quale si inquadri la caccia
secondo le regole stabilite dall'Unione europea,
senza rischi di infrazioni e conseguenti
multe a causa di deroghe e modifiche dell'ultimo
minuto, a stagione inoltrata.
Ma questa volta c'è di più, come spiega Agostino
Alloni, consigliere regionale del Pd: "La
maggioranza Pdl-Lega ha voluto modificare
le modalità di accesso agli ambiti di caccia.
E questo comporta tre aspetti: innanzitutto,
la Regione contraddice se stessa perché se
la legge 26/93 ha determinato che la densità
di cacciatori deve essere di uno ogni 18
ettari di terreno, liberalizzando gli accessi
agli ambiti permette di aumentare di molto
questo parametro. E' certo, infatti, che
ci sarà una migrazione altissima di cacciatori
che scenderanno dal nord della Lombardia
verso i territori di pianura e la provincia
di Cremona sarà letteralmente invasa. Tutto
questo - prosegue Alloni - senza alcun confronto
con le associazioni venatorie provinciali
e senza nemmeno ascoltare le associazioni
di agricoltori e ambientaliste, le prime
ad avere a che fare con questa realtà. Ultimo
aspetto, per legittimare le novità, sicuramente
sgradite ai cacciatori cremonesi, è stata
data la possibilità di pagare le quote anche
di molto oltre i termini, fissati al 31 marzo,
e ad anno venatorio già avviato. Insomma,
un assoluto passo indietro rispetto alla
norma già esistente, che non mi ha trovato
per nulla d'accordo. E il mio voto è stato
nettamente contrario perché, in spregio a
qualsiasi concetto di pianificazione venatoria,
che fissa nel rapporto un cacciatore ogni
diciotto ettari il parametro con il quale
vengono equamente distribuiti, la cosiddetta
pressione venatoria sarà spalmata in modo
disomogeneo su tutto il territorio della
Lombardia. A pagare le spese di questa volontà
di Lega e Pdl saranno le province come Cremona,
che da sempre ha fatto della pianificazione
venatoria l'asse portante di un corretto
modo di prelevare selvaggina prodotta sul
territorio", conclude Alloni.
Milano, 28 settembre 2010
Laura Sebastianutti
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
 
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