15 Settembre, 2002 Riunione del Comitato di Consultazione dell'Autorità di Bacino del Po Torchio nella sua relazione ha accennato a segnali positivi nella votazione della VIII Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera
Si e' tenuta a Parma sotto la presidenza
dell'on. Giuseppe Torchio la riunione del
Comitato di Consultazione dell'Autorità di
Bacino del Po che ha preso atto con viva
soddisfazione della nomina, dopo un'attesa
di quasi 3 anni, del dott. Francesco Puma
a Segretario Generale, primo collaboratore
dei suoi predecessori Presbitero e Passino.
Torchio nella sua relazione ha accennato
a segnali positivi nella votazione della
VIII Commissione Ambiente e Lavori Pubblici
della Camera a proposito di Fondi FAS sia
pure con la bocciatura della linea dei tagli
assunta dal Governo ed il sostegno alla posizione
del Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo
che su questi temi sta vivacemente contrastando
il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
In particolare la linea emersa in Commissione
e sostenuta dal Ministro dell'Ambiente può
portare al ripristino dei 180 milioni di
euro del progetto Valle del Po voluto dalle
13 Province del Po e finanziato dal precedente
governo.
La questione, secondo Torchio, si allarga
anche al progetto di bonifica e reindustrializzazione
Tamoil Golena Aperta presentato dalla Provincia
di Cremona anche in vista di possibile dismissione
della raffineria, data ormai possibile da
più di un osservatore.
Nel recente incontro della Regione Lombardia
sui "contratti di fiume"le Autorita'
di Bacino del Po, dell'Arno e del Tevere
hanno presentato un progetto complessivo
di sicurezza e di prevenzione anche a fronte
dei recenti gravi eventi alluvionali in varie
realta' del Nord.
In particolare bisogna colmare le politiche
di emergenza e sviluppare gli interventi
sugli argini da Cremona a Casalmaggiore (Sommo
con Porto, etc.)
Il dott. Puma ha presentato una relazione,
che parte dai dati rilevati in oltre 40 anni
all'idrometro di Casalmaggiore e che indica
come molti degli interventi effettuati a
livello di manutenzione idraulica siano stati
inutili e vadano ripensati.
Il contributo delle parti sociali, economiche
ed istituzionali vuole garantire una forte
mobilitazione per realizzare quei "contratti
di fiume" per definire quattro linee
operative: sui nitrati, sul riequilibrio
del bilancio idrico, sulla depurazione e
sulla riqualificazione dei corsi d'acqua.
Nei prossimi giorni sono previsti incontri
con le 13 Province del Po e le forze economico-sociali
a Piacenza, con le università a Parma anche
per applicare i contenuti della 4.a Conferenza
Nazionale del Po.