15 Settembre, 2002
RICERCA ISPO PER LGH
IL RUOLO DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI NEL SETTORE DELL’ENERGIA E DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
RICERCA ISPO PER LGH
IL RUOLO DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI NEL
SETTORE DELL’ENERGIA E DELLA GESTIONE DEI
RIFIUTI
PUSHING COMMERCIALE, DESIDERIO DI RISPARMIARE
E RICHIESTA DI INTERMEDIAZIONE AL PROPRIO
SINDACO:
I CITTADINI PREFERISCONO GLI OPERATORI LOCALI
(45% contro 34% per i nazionali)
MA FANNO MOLTA FATICA A GIUDICARE L’OFFERTA
DEGLI OPERATORI DI SERVIZI ENERGETICI E RIFIUTI.
Milano, 24 novembre 2010 – Il modello LGH
– federativo e di appartenenza pubblica ai
territori del Sud Lombardia (soci espressione
delle municipalità dei territori di Cremona,
Franciacorta, Pavia, Lodi, Crema) - si mette
in discussione e verifica l’opinione e percezione
pubblica sui servizi pubblici e sulla qualità
percepita del modello organizzativo territoriale
contro quello dei grandi operatori nazionali.
Con uno studio realizzato sulla popolazione
lombarda dall’istituto Ispo, guidato dal
prof. Renato Mannheimer, viene inoltre indagata
la percezione del cittadino circa il rapporto
tra l’Amministrazione Pubblica locale e i
servizi di fornitura di gas/energia elettrica
nonché di raccolta e gestione dei rifiuti.
“Il mercato di gas ed energia elettrica appare
fortemente dinamico a seguito della liberalizzazione:
un lombardo su due (54%) dichiara di essere
stato contattato (per telefono o presso la
propria abitazione) con nuove proposte di
fornitura –commenta il prof. Mannheimer che
continua - Ma la liberalizzazione non ha
comportato solo del pushing commerciale.
Anche se per il 57% del campione i fornitori
si equivalgono dal punto di vista qualitativo,
un identico 57% ritiene che esista la possibilità
di risparmiare (e parecchio) sulla bolletta
a patto di scegliere bene. Ed è proprio sull’aspetto
della scelta che emergono le maggiori difficoltà
visto che 3 residenti in Lombardia su 4 (73%)
confessano che è veramente difficile paragonare
i diversi fornitori e riuscire a capire chi
offra il servizio migliore o quello più conveniente”.
Linea Group Holding, che serve circa 1 milione
di abitanti in 250 Comuni nelle province
di Brescia, Cremona, Lodi e Pavia e della
città di Crema, prende le mosse da questo
bacino territoriale.
Andrea Pasquali, Presidente LGH commenta:
“Nel settore delle utilities la competizione
si gioca principalmente su due livelli: quello
continentale, con player importanti dai grandi
volumi e quello locale, ove le tradizioni
di realtà ex monopoliste hanno saputo creare
un legame di fiducia con i propri clienti.
Con questa ricerca abbiamo voluto confrontare
i dati di mercato con la percezione dei cittadini
lombardi e dei nostri territori. I risultati
ci confortano e confermano che la scelta
strategica all’origine del nostro Gruppo
è stata positiva”.
Lo studio di Ispo ha anche chiesto agli intervistati
di esprimersi su un’ulteriore differenziazione
del mercato dell’energia: alle grandi aziende
a copertura nazionale sono state contrapposte
le aziende locali su quattro aspetti.
“Ai fornitori nazionali vengono riconosciute
maggiore solidità e più convenienza mentre
i fornitori locali sembrano garantire una
superiore attenzione alla zona in cui operano
nonché una maggiore vicinanza al cliente
– sono le parole di Mannheimer - Ma la “partita”
non finisce (come potrebbe sembrare) in pareggio:
considerando complessivamente le preferenze
sulle quattro questioni emerge (anche se
non nettissima) un più alto favore per il
“locale”. Il quadro però non appare ancora
completo visto che un ruolo importante deve
essere giocato anche dalle amministrazione
pubbliche locali: per 3 intervistati su 4,
infatti, esse hanno il dovere di tutelare
il proprio cittadino in questo ambito”.
E se si entra maggiormente nello specifico,
il bisogno di tutela emerge ancora più fortemente
a cominciare dall’attenzione all’ambiente
per passare alla supervisione dell’efficienza
dei lavori, alla presenza di uno sportello
nelle vicinanze, alla garanzia di velocità
e costi per i nuovi allacciamenti, alla tutela
dei propri cittadini per evitare imbrogli
o cambiamenti forzati, alla rateizzazione
delle bollette, all’aiuto nella scelta tra
le diverse aziende fornitrici per finire
col favorire i momenti di incontro tra la
cittadinanza e le aziende fornitrici (tutti
ambiti in cui la richiesta di intervento
da parte del proprio Comune non scende mai
al di sotto dell’80%). Emerge un dato interessante:
i residenti nell’area di pertinenza LGH appaiono
addirittura più esigenti – e più soddisfatti
- del resto dei lombardi.
A fronte di queste esigenze forti e variegate
come si comportano i Comuni? Bene a sentire
i cittadini che promuovo sostanzialmente
il loro operato (in un caso su 4 con grande
soddisfazione).
Un’altra area di indagine è stata la gestione
della raccolta dei rifiuti: in questo caso
la soddisfazione per l’operato delle amministrazioni
locali è ancora più elevata (il 57% in Lombardia
e il 69% nell’area LGH da voti tra l’8 e
il 10). L’elemento cruciale indicato spontaneamente
dal 60% degli intervistati è l’attenzione
alla raccolta differenziata (seguita a ruota
dalla pulizia di strade e cassonetti).
Pasquali conclude indicando le prospettive
di sviluppo di LGH: “Territorio, comunità
e servizi pubblici locali sono elementi inscindibili.
E’ solo nel rispetto di questi fattori che
LGH trova compiuta la propria missione. Dimensione
industriale e radicamento locale: il patto
federativo alla base di LGH impegna a generare
un progetto capace di coniugare il radicamento
territoriale con la dimensione industriale
adeguata al mercato competitivo. Mentre gli
altri operatori sono cresciuti con la spinta
di fusioni, aggregazioni, capitali provenienti
dal mercato azionario o da aziende ed investitori
anche esteri, i nostri 5 territori di riferimento
e le società che a loro rispondono direttamente
hanno saputo mantenere il loro ruolo di protagonisti.
Ora la sfida si rinnova e LGH deve trovare
una nuova dimensione organizzativa, industriale
e di servizio. Siamo al lavoro per cogliere
tutte le migliori opportunità che il mercato
può offrire nell’ottica di portare ancora
nuovo valore ai nostri territori”.
STUDIO ISPO - ricerca quantitativa ad hoc
tramite interviste telefoniche (sistema CATI)
su un campione di 800 individui tra il 3
ed il 5 novembre 2010. Al fine di garantire
l’analisi dei dati sia per l’intera regione
Lombardia che per i comuni di pertinenza
LGH il campione è stato così costruito: 604
casi: si tratta di un campione casuale stratificato
per quote, rappresentativo della popolazione
lombarda (con oltre 17 anni di età) per genere,
età, professione, titolo di studio, provincia
di residenza, ampiezza dei centri urbani
di residenza; 260 casi (di cui 201 di sovracampionamento):
si tratta di un campione casuale stratificato
per quote, rappresentativo della popolazione
residente nei comuni di pertinenza di LGH
(con oltre 17 anni di età) per genere, provincia
di residenza, ampiezza dei centri urbani
di residenza. Il margine di approssimazione
adottato è del 4,1%.
 
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