15 Settembre, 2002
In mostra il violino di Henry Ford
Occasione unica per ammirare uno strumento di Carlo Bergonzi, l'"erede" di Stradivari
In mostra il violino di Henry Ford
Occasione unica per ammirare uno strumento
di Carlo Bergonzi, l'"erede" di
Stradivari
Da giovedì 2 dicembre, al Museo Stradivariano
sarà esposto il violino Carlo Bergonzi appartenuto
ad Henry Ford: un'occasione pressoché unica
per poter ammirare un capolavoro dell'ultimo
mestro liutaio della scuola classica cremonese,
collaboratore e per molti versi "erede"
di Antonio Stradivari.
Occasione unica per ammirare uno strumento
di Carlo Bergonzi, l'"erede" di
Stradivari
In mostra il violino di Henry Ford
Da giovedì al Museo Stradivariano di Cremona.
L'esposizione suggellata dal concerto di
Sergej Krylov
Henry Ford, il magnate americano dell'automobile,
era anche un violinista dilettante assai
appassionato, tanto che, nel 1925, acquistò
sei preziosi capolavori di liuteria cremonese:
un Guarneri del Gesù, un Amati, tre Stradivari
ed un Carlo Bergonzi.
Da giovedì 2 dicembre, quest'ultimo sarà
esposto, per almeno un anno, nelle sale del
Museo Stradivariano di Cremona. La possibilità
di ammirare direttamente il lavoro dell'ultimo
Maestro della grande tradizione cittadina
è un evento pressoché unico: solo 47 strumenti
sono giunti sino a noi, appartengono in buona
parte a collezioni private e non sono visibili
al pubblico. Eppure Carlo Bergonzi è un liutaio
estremamente importante. Probabilmente allievo
di Vincenzo Rugeri, può essere considerato
l'"erede" di Antonio Stradivari:
dopo una lunga collaborazione, nel 1745,
rilevò la bottega, gli esemplari incompleti
o invenduti, le forme, i modelli, gli attrezzi
oggi visibili nelle Sale del Museo Stradivariano.
Anche i suoi strumenti furono apprezzati
dai maggiori solisti dell'Otto e Novecento:
Krysler, Thibaud, Mischa Piastro, ma soprattutto
Paganini. Il violino in mostra, realizzato
tra il 1738 e il 1742, appartenne, invece,
a William Ackroyd, professore della Harrow
School. Oggi è conservato nella collezione
dell'Henry Ford Museum a Dearborn, Michigan
ed è esposto a Cremona nell'ambito del progetto
"friends of Stradivari", il network
mondiale promosso dalla Fondazione Stradivari
tra quanti posseggono, utilizzano o custodiscono
strumenti di scuola classica cremonese, ma
anche tra coloro che li studiano, li amano
e vogliono sostenere lo sforzo di promozione
e sviluppo della liuteria sul versante culturale.
La presentazione del violino sarà celebrata
- giovedì 2 dicembre , alle 18, nella Sala
San Domenico del Museo Civico di Cremona
- con uno straordinario concerto di Sergej
Krylov, uno dei talenti più fulgidi del panorama
musicale contemporaneo e testimonial del
progetto "friends of Stradivari",
che porta sui palcoscenici di tutto il mondo
insieme allo Stradivari "Scotland University"
1734 affidatogli da Eva Lam.
Il programma affianca pagine di Bach, Paganini
ed Ysaÿe, quasi vessilliferi della scrittura
virtuosistica in epoche differenti. Bach
esalta nel rigore severo della polifonia
e del contrappunto la vocazione lirica dello
strumento espressa nell'afflato di enunciati
opalini e luminosi. Paganini suggella il
laboratorio sperimentale del violinismo ottocentesco
con fulgide cascate di note e colpi d'arco
saettanti che superano il carattere di mero
catalogo di invenzioni strumentali. Ysaÿe,
infine, spesso avvalendosi di un accattivante
gioco di citazioni musicali ed una dialettica
ardente di contrasti, anticipa modi ed atteggiamenti
che si diffonderanno in Europa mezzo secolo
più tardi.
Il concerto è promosso in collaborazione
con Regione Lombardia. L'ingresso è libero
fino ad esaurimento posti.
 
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