15 Settembre, 2002
Presentazione de "Il Villaggio" di Gino Bonomi
venerdì 22 novembre ore 17,30 - Sala Consiglio della Provincia di Cremona
"Il villaggio"
di Gino Bonomi
Edizioni Cremonabooks
sarà presentato
venerdì 22 novembre, ore 17,30
Sala Consiglio della Provincia
in Corso Vittorio Emanuele II, 17 a Cremona
Interverranno:
Gian Carlo Corada - Presidente della Provincia di Cremona
Riccardo Sozio - Studioso di Futurismo
Sarà presente il figlio dello scrittore: Pietro Bonomi
L'ingresso è libero La cittadinanza è invitata a partecipare
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"Il villaggio" si colloca nel solco di una riscoperta: ricordiamo un autore di genio, ancora intellettualmente vivo, e con lui la chiave di lettura del suo tempo e di uno spaccato della nostra storia rurale ( Gian Carlo Corada)
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Gino Bonomi: un cremonese nella pagina del futurismo
La Provincia di Cremona, con la pubblicazione di questa prima opera, edita da Cremonabooks, ricorda un autore di notevole interesse: Gino Bonomi (Trigolo 1888 - Gussago 1980), laureato in legge, per 42 anni segretario comunale nei comuni di Genivolta e Casalmorano, oltre che scrittore, giornalista, poeta e "futurista".
Quest'ultima connotazione lo rende particolarmente interessante. Dopo l'adesione al manifesto futurista, ne diventa figura di spicco. Nel 1923 invia le bozze del suo Romanzo Vegetale a Marinetti che, entusiasta del lavoro, lo ricambia con una bellissima prefazione. "Il suo spirito è sfrenato - scrive Marinetti -. Non corregge, non rilegge. Ciò che dalla sua penna esce sovrabbondante e diluito non è riducibile né intensificabile”, e più avanti ancora: "Il romanzo di Gino Bonomi suona scatta lampeggia e ride come la divina ora di ricreazione dopo il tedio dello studio passatista”.
Bonomi partecipa al Primo Congresso Futurista Italiano nel novembre del 1924. In tale occasione, redige e prepara il discorso "Organizzazione politica del Futurismo" (citato nel manifesto futurista dell'11 febbraio 1925 dal titolo "Primo Congresso Futurista - Le solenni onoranze nazionali a F. T. Marinetti") che non leggerà personalmente, ma consegnerà alla segreteria dell'organizzazione, unitamente ad una pagina del suo inedito romanzo futurista L'Uomo d'aria": una sorta di palazzeschiano "Perelà".
La disillusione poi dell'utopia segna il distacco di Bonomi dalle idee politiche assunte dal movimento futurista, che comunque coltiva nella corrente di un "futurismo appartato", con la pubblicazione di opere in "autoedizione" ma sempre nello spirito del nuovo e del surreale. Per molti tratti, la sua poetica è più vicina al "realismo magico" bontempelliano che non al "macchinismo" ed alla "modernolatria" futurista. In questo, solco si possono collocare le opere in prosa In casa di Caino (1924), Una Partita a dama (1926) e le raccolte poetiche Le effervescenze (1930), Ditirambo (1930), Efflorescenze (1930).
Dopo il 1930 le sue pubblicazioni subiscono uno arresto, che durerà fino al 1970, anno in cui esce l'antologia poetica Istantanee, editore Gastaldi di Milano, lo stesso di altri ex solidali futuristi. Nel 1931 una lettera di Marinetti esorta Bonomi a riprendere il cammino dopo che un gravissimo lutto l'aveva colpito, scrivendo testualmente: "Sono veramente addolorato del tuo dolore. Devi e puoi estrarre dal tuo forte ingegno originale la forza di vivere e di riprendere la lotta. Mandami le tue nuove opere e gradisci l'affettuoso abbraccio del tuo amico. F. T. Marinetti”. Ma nulla verrà più spedito per essere dato alle stampe, ne al capo del futurismo, ne ad altro editore.
Restano così inediti il sopracitato L'Uomo d'aria (1924), Passioni stellari - romanzo futurista (1932), Sposarla? Pensaci! - romanzo (1933), Il Caffè del buco - romanzo (1934), e "Il villaggio" documento di vita e d'ambiente della Padania, che soltanto oggi ne vede la pubblicazione.
Restano inedite Commercianti di formaggi (1940), Diluvio Universale - tragedia biblica in versi (1948), Quarant'anni di cinema - opera divulgativa dedicata al segretari comunali d'ltalia (1950), ed infine due opere-fiaba destinate ad un pubblico giovane Quando l'uno andava e l'altro l'accompagnava - e La volpe, il lupo ed altri animali entrambe del 1950.
Dell'opera letteraria di Bonomi hanno detto eminenti critici da Valentino Bompiani a Carlo Calcaterra che ne elogia la valenza poetica analizzando alcune liriche pubblicate in Poeti Novecento edizione Mondadori (1928).
L'attesa è quella che l'uscita di questo nuovo lavoro, e speriamo dei prossimi a venire, riporti il nome di Bonomi al centro dell'attenzione e dei dibattiti letterari dandogli quel doveroso spazio che, come diceva Marinetti: "il suo forte ed originale ingegno merita".
 
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