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15 Settembre, 2002
Giunta Comunale - Seduta del 16 febbraio 2005
Tra gli altri temi: protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e la Consulta Provinciale delle Studentesse e degli Studenti di Cremona

Servizio pubblico locale di distribuzione di gas naturale. Proroga del periodo transitorio ex art. 15, comma 7, D.Lgs. 164/2000 come modificato ex art. 1, comma 69, Legge 239/2004 (Competenza del Consiglio - esame preliminare).
La Giunta Comunale, espresso il proprio parere favorevole, ha rimesso all’approvazione definitiva del Consiglio Comunale questa proposta di delibera per esercitare, agli effetti della Legge 27 agosto 2004 n.239, la facoltà di proroga dal 31 dicembre 2007 al 31 dicembre 2008 della scadenza del periodo transitorio con il mantenimento, sino a questa data, dell’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nel territorio comunale in via esclusiva ad AEM Cremona S.p.A. alle condizioni definite dalla convenzione-contratto esistente. In data 23 maggio 2000 è entrato in vigore il Decreto Legislativo che ha disciplinato il settore del gas naturale in attuazione di una specifica direttiva comunitaria. Questo decreto ha disposto la scadenza anticipata ex lege delle concessioni esistenti introducendo, in particolare, un regime transitorio volto a regolamentare i rapporti contrattuali in vigore. La scadenza di questo periodo transitorio era originariamente fissata al 31 dicembre 2005 ma, a fronte della modifica intervenuta con la Legge 239/2004, questo regime perdurerà sino al 31 dicembre 2007. Il servizio di distribuzione di gas naturale nel Comune di Cremona è stato affidato, il 1° marzo 1999, ad AEM Cremona S.p.A. con scadenza al 31 dicembre 2030. Questo servizio è attualmente disciplinato da un’apposita convenzione-contratto di servizio stipulata tra le parti. La Legge 239/2004 ha concesso all’ente locale la facoltà di concedere un ulteriore anno di proroga , sino al 31 dicembre 2008, del periodo transitorio qualora vengano ravvisate motivazioni di pubblico interesse. Le motivazioni sono le seguenti: AEM Cremona S.p.A. ha sempre assicurato una buona qualità del servizio ed un elevato impiego di risorse per la manutenzione in buono stato di efficienza delle reti di distribuzione; il contratto di servizio attualmente in vigore con AEM Cremona S.p.A. assicura al Comune la corresponsione di un corrispettivo annuo per la gestione del servizio; AEM Cremona S.p.A., affidataria del servizio di distribuzione del gas, è una multiutility a totale capitale pubblico attraverso la quale il Comune di Cremona esercita la gestione dei principali servizi pubblici locali (gas, acqua, igiene urbana, teleriscaldamento, segnaletica stradale, illuminazione pubblica, ecc.); una circolare del Ministero delle Attività produttive evidenzia che la proroga dell’estensione del periodo transitorio sino al 31 dicembre 2008 venga concessa entro il semestre di entrata in vigore della Legge 239/2004 per dare certezza operativa all’impresa di distribuzione esistente sulla durata dell’affidamento, dato che altrimenti verrebbe impedito qualunque nuovo investimento nelle reti di distribuzione; AEM Cremona S.p.A. ha inoltre in atto un programma pluriennale di investimento sulle reti gas e rinnovo parco contatori, nonché di adeguamento degli impianti cabine alle disposizioni in materia di sicurezza e continuità del servizio stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas; la concessione della proroga consentirebbe di portare a compimento questi investimenti con beneficio per il pubblico interesse; AEM Cremona S.p.A. ha dato la propria disponibilità a proseguire l’attività di distribuzione gas alle attuali condizioni economiche e tecniche fissate dall’attuale contratto di servizio.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona all’iniziativa promossa dalle Botteghe del Centro di Cremona denominata “Cremona CardMultiservizi”.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al Convegno promosso dal C.I.S.Vol. di Cremona denominato “Il diritto di amare: affettività, sessualità nella disabilità” in programma mercoledì 23 febbraio 2005 al Centro Pastorale di Cremona.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla mostra fotografica organizzata dal Gruppo Fotografico A.F.N.I. di Cremona alla sede dell’ A.D.A.F.A. dal 12 marzo al 3 aprile 2005.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al ciclo di conferenze organizzate da febbraio ad aprile 2005 dal Gruppo Astrofili Cremonesi in occasione del centenario della teoria della relatività.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla mostra organizzata dal Nuovo Gruppo Artistico “Il Cascinetto” dal 29 aprile al 16 maggio 2005 nella Sala Alabardieri di Palazzo Comunale.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla manifestazione denominata “Pane in Piazza”, organizzata dal Gruppo Provinciale Panificatori di Cremona dal 19 al 23 maggio 2005 in Piazza Roma.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona all’XI Edizione del Concorso musicale per giovani esecutori “Enrico Arisi”, organizzato dall’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo”  di Vescovato nell’anno scolastico 2004/2005 con premiazione il 22 maggio 2005 a Palazzo Cittanova.
Autorizzazione al prestito di strumenti appartenenti alla collezione “Gli Archi del Palazzo Comunale di Cremona” avanzata dalla Fondazione Amati Ensemble di Maastricht.
Autorizzazione al prestito temporaneo di una miniatura di proprietà del Comune di Cremona e custodita presso il Museo Civico Ala Ponzone quale ulteriore opera per la mostra “Il linguaggio del mistero - il sole, il libro, il giglio” in programma alla Città del Vaticano, presso il Braccio di Carlo Magno dal 10 giugno al 9 ottobre 2005.
Presa d’atto del progetto esecutivo, redatto dalla Fondazione  Città di Cremona, per la realizzazione del 1° lotto dei lavori di costruzione di un nuovo edificio da adibire a corsi master e di lauree specialistiche del Politecnico di Milano - sede di Cremona.
La Giunta Comunale ha deliberato di prendere atto del progetto esecutivo redatto dalla Fondazione Città di Cremona per la realizzazione del primo lotto di lavori di costruzione di un nuovo edificio da adibire a corsi master e di lauree specialistiche del Politecnico di Milano, Sede di Cremona, così come previsto dal Protocollo d’intesa sottoscritto a suo tempo tra l’Istituto Elemosiniere amministrato dalle II.PP.A.B. Riunite Città di Cremona, il Comune di Cremona e la provincia di Cremona per la realizzazione di interventi nel complesso denominato “Maria Ausiliatrice” situato in via Sesto. La Giunta ha inoltre deliberato di procedere alla successiva modifica del protocollo d’intesa, preventivamente all’espletamento della procedura di appalto, in quanto il quadro economico ha subito un incremento rispetto all’importo complessivo iniziale. Si tratta di maggiori oneri determinati dall’entrata in vigore della nuova normativa antisismica, nonché dalla definizione puntuale degli aspetti di dettaglio necessari a completare perfettamente l’opera.
L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio così da permettere l’espansione della limitrofa sede cremonese del Politecnico di Milano. L’area è proprietà al 50% della Fondazione Città di Cremona e della Provincia di Cremona. Una volta terminata la realizzazione dell’edificio, il 50% di proprietà della Fondazione verrà ceduto al Comune di Cremona. L’area era parzialmente occupata dall’edificio di una scuola materna ormai dimessa da un decennio e completamente demolito nel corso del 2003. Sull’area così liberata è prevista la costruzione di un nuovo edificio di tre piani fuori terra, più un piano sottotetto destinato ad accogliere alcuni impianti tecnologici. La scelta di sviluppare le attività del Politecnico all’interno dell’area dove il Politecnico stesso è insediato deriva dalla necessità di contenere l’intero polo universitario in un’unica collocazione. La necessità di ampliamento riguarda principalmente il reperimento di nuovi locali da dedicare sia all’attività didattica che all’aula magna. Questi locali non erano vantaggiosamente reperibili all’interno della vecchi scuola materna, da qui la scelta di demolire il vecchio edificio per fare posto alla nuova palazzina per la quale si è scelto di adottare soluzioni architettoniche non tradizionali: la presenza di due grandi travi in acciaio a vista per sostenere il solaio dell’aula principale, l’utilizzo di materiali di rivestimento e di copertura metallici, infissi in alluminio. Rimane, come richiamo alla tradizione cremonese del cotto, il rivestimento dei due corpi cilindrici realizzati con questo materiale. La forma dell’edificio è il risultato dell’assemblaggio di tre solidi semplici. Il grande parallelepipedo che racchiuderà le funzioni didattiche, l’aula magna e la sala riunioni ed i due cilindri che conterranno le funzioni di servizio. Le differenze formali verranno sottolineate dall’adozione di diversi tipo di rivestimento: pennellature d’alluminio per il parallelepipedo e cotto faccia a vista per i due cilindri. La copertura principale sarà a padiglione, interrotto nella parte centrale, in modo da creare un piano terrazza, in parte coperto, dove collocare gli eventuali impianti di raffrescamento e trattamento aria. L’importo complessivo dell’opera è di € 1.782.803,46. La gara e l’aggiudicazione dei lavori dovranno avvenire entro l’aprile 2005. Si prevede che l’inizio dei lavori avvenga entro maggio 2005 e che gli stessi durino 400 giorni (giugno 2006) e che per il collaudo e l’effettivo utilizzo dell’opera si vada al dicembre 2006. L’opera sarà finanziata al 50% dalla Fondazione Città di Cremona e dalla Provincia di Cremona.
Approvazione del progetto  preliminare per il rifacimento del pavimento della platea e degli impianti sottostanti del Teatro “Amilcare Ponchielli”.
Il Teatro Ponchielli, nato per l’opera lirica, gode di ottima considerazione per quanto riguarda l’espressione musicale della sala e del palcoscenico. Gli apprezzamenti provengono dai protagonisti delle stagioni liriche, concertistiche, sino alla prosa. Ma esiste sempre la voglia di migliorare, soprattutto se stimolati da qualche critica, anche autorevole, tipo solista di violino, che questa sensazione “acustica” non coglie quando si esibisce davanti alla platea con pavimento in moquette del Teatro. Pur trattandosi di un rivestimento esistente nella sala dal dopoguerra, oggi, si pretende da antichi teatri, da strumenti e dalle voci una resa rispondente più viva e meno sorda. Nello storico Teatro Ponchielli la pavimentazione in moquette rappresenta un’imperfezione nel mondo musicale e la maggioranza dei teatri rimessi a norma l’ha eliminata, sostituendola con il parquet. L’Amministrazione Comunale era stata sollecitata in questa direzione sin dai primi interventi attuati non appena acquistato il teatro, nel 1985. Ma, a seguito dell’emozione suscitata dai gravi incendi di Todi e del cinema Statuto di Torino, nonché l’indisponibilità di materiali con classificazione uno di resistenza al fuoco, ne avevano impedito l’attuazione. L’occasione è oggi propizia per raggiungere anche un altro scopo oltre al miglioramento acustico, quello del rinnovamento impiantisco sotto platea. Si potrà così adeguare gli impianti sottostanti il pavimento platea nonché soddisfare le esigenze di collegamento dei quadri dimmer del palcoscenico con il fondo platea dove spesso si installa la consolle di regia. A garanzia della scelta compiuta che va nella stessa direzione dei maggiori teatri recentemente rinnovati, saranno eseguite prove acustiche indiziarie e propedeutiche all’intervento con l’acquisizione delle varie grandezze fisiche ambientali e la elaborazione dei parametri acustici della sala. Sarà richiesta un’elaborazione di un modello di simulazione numerico della sala e l’individuazione dei requisiti acustici del futuro pavimento in listoni di legno di rovere. Una doppia orditura di travetti appoggia su travi adagiate su una maglia di piastrini in mattoni di circa cm 70 d’altezza distanziati circa due metri, semplicemente appoggiati su una pavimentazione in mattoni riconducibile all’ultima ricostruzione del Teatro del 1824, il “Concordia”. Sui travetti sono inchiodate assi da carpenteria recentemente ignifugate prima della posa dell’ultima moquette. Probabilmente non si tratta dell’assito originale in tavole di abete rispondenti alla resa acustica di uno strumento musicale, tuttavia si tratta di legno ben stagionato e che comunque costituisce una cassa armonica riconosciuta indispensabile per la sonorità della sala. Moquette, assito e la doppia orditura di travetti verrà rimossa conservando l’integrità dei piastrini e delle travi. Solo dopo attenta verifica della solidità dei piastrini si procederà alal ricostruzione dell’impalcato ligneo come l’esistente e con gli stessi materiali pronto a ricevere il nuovo pavimento in listoni di rovere incollati su un supporto di multistrato idrofugo. Si prefigura una tenue patinatura a cera cromaticamente in sintonia con l’assito della buca dell’orchestra e del palcoscenico che è realizzato in assi di pioppo mordenzato noce. Per l’impianto di riscaldamento si opterà per una soluzione che garantisca il funzionamento senza perdite e sprechi di calore. Saranno pertanto totalmente rimosse e ricollocate le tubazioni in rame senza giunte coibentato.  I termosifoni saranno revisionati e conservati nelle nicchie del muro di contenimento della platea. Negli ultimi anni di attività è emersa la necessità di posizionare per esigenze di regia la consolle di comando luci e fonica all’ingresso principale della platea. Grazie all’intervento che verrà realizzato i cavi che si collegano ai quadri sul palcoscenico non saranno più stesi sul pavimento, bensì in un cunicolo sotto il pavimento di mattoni. Questa soluzione di incasso non costituisce quindi una presenza voluminosa ed estranea che potrebbe influire sull’acustica. L’esecuzione dei lavori è subordinata alla rimozione e successivo ricollocamento delle poltrone in velluto con la stessa disposizione e la stesso numero degli attuali 400 posti. Le prime tre file verso la buca orchestra che sistematicamente vengono distaccate per il sollevamento o l’abbassamento delle pedane mobili saranno ricollocabili nelle sedi prefigurate con viti fissate e prigionieri nel previsto pavimento ligneo così che trovino stabile e duraturo posizionamento.  Ulteriori e più approfondite indagini saranno possibili solo dopo l’inizio dei lavori. Il costo totale dell’intervento ammonta a € 500.000,00 (coperto al 50% da contributo della Fondazione CARIPLO).
Atto di indirizzo in ordine alla presentazione alla Provincia di Cremona di una richiesta di finanziamento per la realizzazione del progetto “Con parole cangianti” nell’ambito del Dispositivo FSE “Indicazioni per la realizzazione di azioni di rafforzamento del sistema provinciale di istruzione e formazione professionale.
Adozione del Piano Particolareggiato del Lungo Po (Competenza del Consiglio Comunale-esame preliminare).
Parere favorevole della Giunta Comunale su questo Piano che  già ottenuto il parere favorevole della Commissione Consiliare Politiche Urbanistiche, della Commissione Consiliare Politiche Ambientali e della Commissione Edilizia  ora passa al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Il Piano Particolareggiato del Lungo Po è stato redatto dall’Ufficio Progettazione Urbanistica del Settore Gestione del Territorio. Questo Piano costituisce il primo di almeno quattro strumenti in cui è stato suddiviso il territorio comunale interessato dal Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Po e del Morbasco di recente riconoscimento Provinciale. Sono prese in considerazione le aree rivierasche che si affacciano sul Po che mantengono una discreta naturalità, ospitano gran parte delle attrezzature sportive pubbliche e private cittadine, vengono utilizzate da un’agricoltura fiorente. Il Piano riguarda in particolare le aree del Lungo Po compreso tra la sponda del fiume e l’argine maestro da Spinadesco a Gerre de’ Caprioli, comprensive anche dell’area del Porto Turistico interno alla darsena del Porto di Cremona (la Relazione completa del Piano Particolareggiato è disponibile per consultazione all’Ufficio Stampa, n.d.r.).
Nuova determinazione degli oneri di urbanizzazione previsti dall’art. 16 del DPR n. 380/01 (ex artt. 5 e 10 della Legge n. 10/77) relativi all’attività edilizia sul territorio comunale (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
La Giunta Comunale ha espresso parere favorevole a questa proposta di delibera, che passa ora all’esame del Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva, che stabilisce la nuova determinazione degli oneri di urbanizzazione dovuti per interventi edilizi sul territorio comunale da attuarsi attraverso Permesso di Costruire, ovvero D.I.A., in quanto è previsto, per legge, che i Comuni aggiornino ogni cinque anni gli oneri di urbanizzazione (l’ultimo aggiornamento degli oneri di urbanizzazione risale al 1999). Rispetto agli oneri di urbanizzazione attualmente vigenti, le percentuali di incremento si attestano mediamente di poco sotto il 30%, comunque inferiori a quelle di altre città lombarde. La proposta di delibera prevede di confermare l’esenzione del versamento degli oneri di urbanizzazione primaria per gli interventi di ampliamento e nuova costruzione di attività produttive, alberghiere, commerciali e direzionali da eseguirsi nell’ambito delle aree del Porto Canale di Cremona, nonché di confermare la riduzione del 50% per i nuovi importi determinati dell’incidenza degli oneri di urbanizzazione secondaria e smaltimento rifiuti solidi, liquidi e gassosi da corrispondere per le sole costruzioni ed impianti destinati alla produzione industriale ed artigianale nell’ambito delle aree del Porto Canale di Cremona.
Approvazione dello schema di protocollo d’intesa da stipularsi tra il Comune di Cremona e la Consulta Provinciale delle Studentesse e degli Studenti di Cremona.
Il rapporto tra l’Area Politiche Giovanili e la Consulta Provinciale delle Studentesse e degli Studenti di Cremona rientra tra le azioni sviluppate dal Progetto “Rappresentanza”, finanziato attraverso la Legge 285/97, la cui finalità principale è di riconoscere un ruolo di primo piano ai giovani favorendo la loro partecipazione ed il loro protagonismo a partire dagli spazi e dai luoghi da loro frequentati e vissuti nella quotidianità e nel loro formarsi alla vita adulta. L’ulteriore accompagnamento e sostegno alla Consulta Studentesca realizzato in questi ultimi anni ha visto il consolidamento dei progetti e delle iniziative condivise con un sempre più positivo rapporto tra l’Amministrazione ed il mondo giovanile cremonese. Questo ha reso più visibile al mondo adulto una forma di rappresentanza giovanile valorizzata in un contesto territoriale, sottolineando la validità della strategia di rete portata avanti dall’Area delle Politiche Giovanili. Lo schema di protocollo d’intesa non formalizza un rapporto, ma riconosce e legittima le competenze educative, tecniche e di accompagnamento dell’Area Politiche Giovanili da parte di tutti i soggetti della scuola. Dopo la formale sottoscrizione del protocollo, ne sarà inviata una copia a tutti gli uffici e settori che si rapportano con il mondo scolastico, così che possa diventare uno strumento di lavoro comune, nonché per portare i giovani sempre più all’interno della struttura comunale (Il testo del Protocollo d’intesa può essere richiesto all’Ufficio Stampa, n.d.r.).

 


       



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