15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale: approvato il Bilancio di Previsione 2005
Si è costituito il nuovo gruppo consiliare denominato “Insieme per il Gruppo Unico”
Il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Fanti, prima dell’inizio dei
lavori, ha comunicato che si è costituito il nuovo gruppo consiliare denominato
“Insieme per il Gruppo Unico” composto da Giuseppe Bosio, Capo Gruppo, e dai
Consiglieri Luca Genesi e Matteo Lodi, che va a modificare la composizione del
Gruppo de “La Margherita” e del Gruppo Misto.
In mattinata, dalle 9 alle 13, si è tenuto il dibattito generale per il quale i
tempi sono stati così contingentati: 45 minuti per il Gruppo dei DS, 30 per
quello di FI, 15 minuti per i Gruppi Consiliari costituiti da tre consiglieri e
10 minuti per ognuno dei rappresentanti di lista che fanno parte del Gruppo
Misto.
Gli esponenti della minoranza hanno sostenuto che non corrisponde al vero che vi
siano stati riduzioni nei trasferimenti da parte dello Stato, basti pensare ai
progetti che sono stati messi in cantiere e che prevedono finanziamenti
pubblici. La Giunta è stata invitata ad accantonare alcune spese per
investimenti ritenuti troppo impegnativi e che sarebbero già attuati grazie ad
iniziative regionali. Contestato l’aumento dell’ICI sulla seconda casa
in quanto questo si ripercuoterà sull’aumento degli affitti, tenendo conto
che la seconda casa non è da considerarsi un lusso ma, per lo più, un
investimento rutto di sacrifici. Per la minoranza i contributi destinati all’Ente
da parte dello Stato sono leggermente aumentati, non si capisce pertanto quali
possano essere state le ripercussioni della Legge Finanziaria sul Bilancio del
Comune. Da parte di Irene Nicoletta De Bona, capo gruppo di AN, è venuto
inoltre un invito al Sindaco a ritrovare il carisma e la verve che, sebbene nel
rispetto delle diverse posizioni, il centro destra gli aveva comunque
riconosciuto durante il suo mandato di Presidente della Provincia. Sono state
contestate le motivazioni politiche che stanno alla base delle scelte
programmatiche compiute, mentre è stato rilevato che esiste un enorme distanza
tra quanto promesso ai cittadini e quanto previsto dal Bilancio. La minoranza ha
quindi fatto presente che mancano investimenti per opere infrastrutturali, in
quanto queste avrebbero fatto esplodere divisioni interne alla maggioranza.
Infine la minoranza ha sostenuto che lo Stato e la Regione non è vero che
tagliano i fondi, bensì premiano la progettualità dei Comuni. Critiche sono
state rivolte anche alla gestione delle Aziende di proprietà comunali, nonché
a quello che il consigliere di FI Carlo Malvezzi ha definito “patto scellerato”
con la Cassa Depositi e Prestiti a seguito dell’alienazione di AFM che
bloccherebbe, a suo giudizio, le capacità di investimento da parte dell’Amministrazione.
Secondo la minoranza infatti Cremona, con le proposte inserite in questo
Bilancio, mancherebbe ancora una volta l’appuntamento con lo sviluppo,
rimanendo un passo indietro rispetto ad altre realtà e continuando ad essere la
solita “bella addormentata”.
Tutti gli esponenti della maggioranza, dal canto loro, hanno espresso
apprezzamento per il fatto che il Bilancio rispetta il patto stabilito a suo
tempo con i cittadini, che è attento ai valori della solidarietà e dell’accoglienza,
oltre che della concretezza. Un Bilancio, sempre a detta della maggioranza,
equilibrato e coerente con il programma di governo del Sindaco. Certo non si
tratta di un Bilancio di grandi investimenti in quanto si è dovuto fare di
necessità virtù, vista la ristrettezza delle risorse, ma sono state
individuate le priorità, dando la preminenza alla politica per la casa e all’assistenza
sociale. Un Bilancio, sempre secondo gli esponenti della maggioranza, che
rispetta le esigenze della quotidianità e che, nelle scelte compiute, ha
dimostrato l’attenzione riservata alle fasce più deboli della società. Dall’aumento
dell’ICI è stata giustamente esclusa la prima casa in quanto considerata un
bene essenziale, mentre si è deciso di intervenire sulla seconda casa in quanto
si tratta di un bene per lo più accessorio. In ogni caso sono state mantenute
tutte le agevolazioni in essere. Alle critiche rivolte alla manovra che ha
portato all’alienazione di AFM la maggioranza ha replicato sostenendo che
questa ha permesso di rinegoziare i mutui con la Cassa Depositi e Prestiti,
consentendo interessi decisamente più bassi e permettendo, di conseguenza un
grande risparmio per l’intera comunità. La maggioranza ha anche respinto l’accusa
di attaccare il Governo sui tagli sostenendo che sono sempre stati chiesti,
anche quando a governare a livello nazionale era il centro sinistra, più mezzi
finanziari a sostegno dell’autonomia locale. In ogni caso, secondo la
maggioranza, gli aumenti dei finanziamenti statali sono del tutto ininfluenti
rispetto all’aumento del costo della vita che è avvenuto in questi anni, all’impegno
che l’Amministrazione si è assunto di sostenere i ceti più deboli della
popolazione che sono in aumento a causa di un impoverimento sempre più
diffuso. Per questo l’Amministrazione ha fatto forti investimenti in campo
sociale, per dare risposta alle nuove povertà. E’ stato quindi ricordato che
investimenti per lo sviluppo della città vi sono stati e continueranno ad
esserci, per esempio polo universitario ed quello fieristico, motori di sviluppo
economico della città. Infine la maggioranza ha contesto alla minoranza di
avere avanzato solo critiche, ma di non avere fatto alcuna proposta concreta
chiedendo, ad esempio, un impiego diverso delle risorse stanziate.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, vi è stata la replica degli Assessori. A
conclusione sono intervenuti l’Assessore al Bilancio, Celestina Villa, ed il
Sindaco Gian Carlo Corada.
L’Assessore al Bilancio ha esordito affermando che questo è il Bilancio della
maggioranza, frutto di un lavoro corale. Si è trattato di Bilancio che ha
conosciuto passaggi articolati, cosa che non è accaduta per la Legge
Finanziaria, approvata a colpi di fiducia. Per quanto riguarda i trasferimenti,
l’Assessore Villa ha dichiarato che nella relazione revisionale è previsto un
aumento di poco superiore ai 100 mila Euro, ma siamo in una fase di previsione
che potrebbe, in sede di consuntivo, anche mutare. E’ stato solo fatto
riferimento ad un trend storico: in realtà le risorse a disposizione sono
diminuite, ma sono aumentate le spese per i contratti dei dipendenti e per l’acquisto
dei beni e dei servizi. L’Assessore al Bilancio ha poi ammesso che è l’Amministrazione
ha portato a casa cospicui fondi regionali, ma questo è avvenuto grazie alla
buona progettualità degli uffici comunali. D’altra parte, ha proseguito l’Assessore,
il patto di stabilità impedisce di spendere: negli anni scorsi le spese non
erano comprese nel patto di stabilità, diversamente da quanto accade quest’anno,
pertanto, anche se vi fossero le risorse, non si potrebbero utilizzarle. Si è
dovuto perciò selezionare le scelte, compatibili con la particolare
sensibilità di questa Amministrazione per assicurare una determinata qualità
della vita ai cittadini. L’Assessore Celestina Villa ha quindi detto che, a
proposito degli sprechi, non si può fare di ogni un’erba un fascio. Per l’Assessore
il Bilancio presentato è un buon Bilancio che va incontro ai bisogni quotidiani
della gente e in questo modo si contribuisce anche alla sicurezza sociale.
Il Sindaco Gian Carlo Corada ha riconosciuto che il dibattito consiliare sul
Bilancio è stato ricco ed articolato ed è giusto che quando l’opposizione
parla la maggioranza ascolti, si dialoghi con rispetto senza demonizzare gli
avversari, come invece sembra accadere talvolta. Per il Sindaco non è utile
dividere il mondo tra bene e male, nella convinzione che tutti lavorano per
perseguire il bene comune. Il centro sinistra, ha proseguito il Sindaco, si
comporta in questo modo non per buonismo, ma per rispetto della democrazia e
della reciproca legittimazione politica e ha quindi citato le dichiarazioni di
amministratori di centro destra tutte critiche verso la Finanziaria, in quanto i
problemi dei trasferimenti sono veri, reali e complessi in tutti i settori: i
trasferimenti sono invariati da cinque anni e questo significa, in termini
concreti, una diminuzione. Non esiste infatti un federalismo fiscale, anzi si è
assiste ad un sempre maggiore accentramento e lo Stato non si è certo
comportato in maniera generosa verso Cremona. Per il Sindaco, il Bilancio di
Previsione e il Programma di Governo sono basati su determinati valori ed esiste
alla base un progetto di città che pone al centro la qualità della vita e
delle persone individuando alcune priorità quali la solidarietà, l’attenzione
verso i ceti più deboli, la sussidiarietà, l’ambiente, la casa, il traffico
e la mobilità, la sicurezza, ma anche l’attenzione all’ordinario: tutto
questo non è nulla di diverso dal concetto di sviluppo e la visione tutta
negativa tracciata dalla minoranza, anche sull’AEM, è falsa. Per il Sindaco,
che ha posto l’accento sulla collaborazione continua con gli altri Enti, le
difficoltà non stanno nel rapporto tra maggioranza ed opposizione, ma nella
durezza della realtà, dei problemi veri e la funzione del Consiglio, in queste
condizioni, non è certo semplice e ha quindi assicurato che questo organo avrà
in lui sempre un interlocutore rispettoso. Quello presentato, ha proseguito il
Sindaco, è un buon Bilancio, tra i migliori possibili nella situazione attuale:
in esso esitono interventi per cifre elevate, pur considerando le difficoltà
obiettive non solo derivate dai tagli, ma anche da altri fattori tra i quali lo
scarsa propensione dell’imprenditoria locale agli investimenti. Il Sindaco ha
concluso così il suo intervento riferendosi all’accusa di essere un sindaco
demotivato: “Le note vicende che hanno portato alla mia candidatura prima e
dopo l’elezione,le difficoltà finanziarie soprattutto, possono forse, mesi
fa, avere dato questa impressione. No era vero allora, è sicuramente falso ora.
Mi sono buttato in questa impresa con un entusiasmo che direi, se non temessi di
dire troppo, giovanile, anche proprio perché sempre le sfide ci provocano e
tirano fuori energie nuove. Ho avuto la fortuna di avere dei collaboratori
validissimi, a partire dai colleghi di Giunta e dalla struttura portante del
Comune. I buoni risultati si raggiungono insieme. Il Bilancio che vi
sottoponiamo non sarà il migliore del mondo, ma è fatto con il cuore ed il
cervello, con progettualità e realismo, con voglia di fare e misura nell’azione.
Un Bilancio allo stesso tempo ambizioso e con i piedi per terra. Da domani, dopo
l’approvazione, saremo tutti impegnati per realizzarlo, nell’interesse unico
della comunità che abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare e
amministrare“.àèà
Al termine delle repliche degli amministratori, vi sono state le
dichiarazioni di voto durante le quali la minoranza ha fatto presente di non
avere proposto emendamenti in quanto contraria all'impostazione generale del
Bilancio. E’ seguita la votazione dei singoli oggetti secondo l’elenco sotto
indicato.
Modifica e integrazione del regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione
di spazi ed aree pubbliche (Approvato con 24 voti favorevoli, 6
contrari Lega Nord e AN - e 7 astenuti, tutti appartenenti a FI +UDC)
Modifiche e integrazioni del regolamento per l’applicazione della imposta
comunale sulla pubblicità e per l’effettuazione del servizio delle
pubbliche affissioni (Approvato con 24 voti favorevoli, 5 contrari Lega
Nord e AN - e 8 astenuti FI e UDC).
Modifica del regolamento di attuazione del piano generale degli impianti
pubblicitari e delle pubbliche affissioni (Approvato con 24 voti favorevoli,
5 contrari Lega Nord e AN - e 8 astenuti FI e UDC).
Modifica alle disposizioni regolamentari in materia di Imposta Comunale sugli
Immobili (I.C.I.) (Approvato con 24 voti favorevoli e 13 contrari).
Nuova determinazione degli oneri di urbanizzazione previsti dall’art. 16
del DPR n. 380/01 (ex art. 5 e 10 della Legge n. 10/77) relativi all’attività
edilizia sul territorio comunale (Approvato con 24 voti favorevoli e 13
contrari).
Il 16 febbraio scorso la Giunta Comunale ha espresso parere favorevole a questa
proposta di delibera, che è quindi passata all’esame del Consiglio Comunale
per l’approvazione definitiva. La proposta stabilisce la nuova determinazione
degli oneri di urbanizzazione dovuti per interventi edilizi sul territorio
comunale da attuarsi attraverso Permesso di Costruire, ovvero D.I.A., in quanto
è previsto, per legge, che i Comuni aggiornino ogni cinque anni gli oneri di
urbanizzazione (l’ultimo aggiornamento degli oneri di urbanizzazione risale al
1999). Rispetto agli oneri di urbanizzazione attualmente vigenti, le percentuali
di incremento si attestano mediamente di poco sotto il 30%, comunque inferiori a
quelle di altre città lombarde. La proposta di delibera prevede di confermare l’esenzione
del versamento degli oneri di urbanizzazione primaria per gli interventi di
ampliamento e nuova costruzione di attività produttive, alberghiere,
commerciali e direzionali da eseguirsi nell’ambito delle aree del Porto Canale
di Cremona, nonché di confermare la riduzione del 50% per i nuovi importi
determinati dell’incidenza degli oneri di urbanizzazione secondaria e
smaltimento rifiuti solidi, liquidi e gassosi da corrispondere per le sole
costruzioni ed impianti destinati alla produzione industriale ed artigianale
nell’ambito delle aree del Porto Canale di Cremona.
Verifica ai sensi dell’art. 14 del D.L. 28 febbraio 1983 n. 55, convertito
con modificazioni nella Legge 26 aprile 1983 n. 131, della quantità e della
qualità di aree e fabbricati che potranno essere ceduti in proprietà o in
diritto di superficie dei prezzi di cessione per l’anno 2005 (Approvato
con 24 voti favorevoli, 3 contrari Lega Nord e 10 astenuti, FI, AN e
UDC).
Approvazione del Programma delle Alienazioni di Immobili facenti parte del
patrimonio comunale (art. 7 del regolamento per la disciplina dei contratti)
per l’anno 2005 (Approvato con 24 voti favorevoli, 3 contrari Lega
Nord e 10 astenuti, FI, AN e UDC).
Approvazione del Bilancio di Previsione 2005 e relativi allegati: Relazione
Previsionale e Programmatica e Bilancio Pluriennale 2005/2007(Approvato con
24 voti favorevoli e 13 contrari).
Approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2005-2007 e dell’elenco
annuale dei lavori per l’anno 2005 (art. 14 Legge 109/94 e successive
modifiche ed integrazioni) (Approvato con 24 voti favorevoli e 13 contrari).
Adozione del Piano Particolareggiato del Lungo Po (Approvato con la sola
astensione degli esponenti della Lega Nord).
Dopo il parere favorevole della Giunta Comunale su questo Piano, il Consiglio
Comunale è stato chiamato a pronunciarsi per l’approvazione definitiva. Il
Piano Particolareggiato del Lungo Po è stato redatto dall’Ufficio
Progettazione Urbanistica del Settore Gestione del Territorio. Questo Piano
costituisce il primo di almeno quattro strumenti in cui è stato suddiviso il
territorio comunale interessato dal Parco Locale di Interesse Sovracomunale del
Po e del Morbasco di recente riconoscimento Provinciale. Sono prese in
considerazione le aree rivierasche che si affacciano sul Po che mantengono una
discreta naturalità, ospitano gran parte delle attrezzature sportive pubbliche
e private cittadine, vengono utilizzate da un’agricoltura fiorente. Il Piano
riguarda in particolare le aree del Lungo Po compreso tra la sponda del fiume e
l’argine maestro da Spinadesco a Gerre de’ Caprioli, comprensive anche dell’area
del Porto Turistico interno alla darsena del Porto di Cremona. L’Assessore
Daniele Soregaroli ha spiegato che l’adozione di questo Piano non impedisce a
tutti i soggetti interessati, compresa l’Azienda Porti che ha espresso alcuni
timori al riguardo, di verificare e proporre eventuali modifiche, così come
avviene con tutti gli strumenti urbanistici (La Relazione completa del Piano
Particolareggiato può essere richiesta all’Ufficio Stampa, n.d.r.).
 
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