15 Settembre, 2002
Contro la denuncia dei clandestini da parte dei medici
La protesta delle ACLI, di Annamaria Somenzi e di Maura Gaffrini
IMMIGRAZIONE: ACLI, EMARGINAZIONE SANITARIA PERICOLOSA PER LA SICUREZZA DI STRANIERI E ITALIANI
Il presidente Olivero: «Gravissimo passo indietro sul piano dei diritti e dell’integrazione»
«Un gravissimo passo indietro sul piano dell’integrazione e della stessa sicurezza». Questo il giudizio delle Acli sull’approvazione da parte del Senato dell’emendamento nel disegno di legge sulla Sicurezza che abolisce la norma, prevista dal Testo Unico sull’immigrazione, per cui il medico non deve denunciare lo straniero, qualunque sia il suo status giuridico in Italia, che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche. «Non si favorisce la sicurezza e la legalità – afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero – producendo leggi ingiuste e inapplicabili. Non si possono introdurre nell’ordinamento giuridico principi contrari a quelli dichiarati e praticati nella vita professionale di medici e operatori sanitari, che del resto proprio nei giorni scorsi, insieme a tante associazioni, avevano chiesto a gran voce che questo emendamento venisse ritirato per le gravi conseguenze che ne sarebbero derivate».
Le Acli auspicano l’attivazione dell’obiezione di coscienza da parte di tutti gli operatori sanitari, «per il rispetto che si deve a ogni vita umana». Ma temono che la legge possa provocare «un’emarginazione sanitaria degli stranieri irregolari presenti in Italia con un grave rischio per la loro salute ma anche per la sicurezza della popolazione italiana in termini di diffusione delle malattie».
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani contestano quindi l’approvazione dell’emendamento che impone una tassa ulteriore per il rilascio del permesso di soggiorno tra i 50 e i 200 Euro, e quello che stabilisce la nascita di un Registro dei clochard, «cioè della loro schedatura». «L’incapacità di gestire la questione sicurezza sembra riversarsi con rabbia contro i più poveri» commenta il presidente Olivero. «La sicurezza, fisica e sociale, deve essere un bene per tutti, italiani e stranieri, qualunque sia la condizione economica delle persone. Ma sono l’integrazione e l’inclusione sociale che garantiscono la sicurezza, non il contrario. Continuare su questa strada ci allontana dalla soluzione del problema».
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Signor Direttore,
non so se i suoi lettori conoscono il Cipolla? Il Cipolla ha scritto un trattatello sui cretini che calza a pennello con le decisioni assunte ieri dal Parlamento su sollecitazione dei leghisti.
D'ora in avanti i medici potranno denunciare un clandestino che si presenti per farsi curare!
Ma che bella idea! Splendido! Splendidamente cretino!
Il massimo del cretino, infatti, secondo il Cipolla, é colui che - facendo male agli altri - fa male anche a se stesso.
Cosa succederà, infatti? Accadrà che una persona presente in Italia in forma irregolare che si ammala, sicuramente non andrà a farsi curare in un ospedale sotto la minaccia di poter essere denunciato. Dunque si rivolgerà ad una struttura sanitaria parallela, clandestina, che probabilmente prenderà forma per soddisfare quella esigenza nelle condizioni sanitarie che possiamo ben immaginare!
La cosa può anche preoccupare poco in caso di raffreddori, tonsilliti o emicranie.
Ma la cosa deve preoccupare molto in caso di malattie che possano comportare rischi di contagio.
Cosa potrebbe succedere, infatti, in casi di morbillo, scarlattina o altre malattie consimili?
Prima chiunque poteva recarsi all'ospedale ed essere sicuro della cura. Ora? E "noi" non clandestini, noi "regolari" come potremo difenderci dai pericoli di contagio?!
Come vede non ho voluto dare un giudizio "morale", che comunque per me é pessimo.
Ho voluto mantenermi su una valutazione di merito. E, nel merito, chiedo ai tanti elettori che hanno votato Lega e centrodestra: vogliamo tenerceli al governo ancora per molto questi incapaci?
Annamaria Somenzi
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Egregio Direttore,
sono scandalizzata. Al peggio non c'è limite! Io sono laica, non sono stata baciata dalla fede. Ma ho visto nella mia vita quanto bene possa venire da persone che credono, e credono in maniera profonda e convinta. Ma sto vedendo anche, purtroppo, quanto inaccettabili siano coloro che il Vangelo definisce "sepolcri imbiancati". Me la sto prendendo con i dirigenti della Lega e della destra italiana, che si presentano sempre di più come i paladini del cattolicesimo e della chiesa, soprattutto delle posizioni della gerarchia. E che si vede lontano un miglio quanto a loro interessi, soprattutto, il "portafoglio elettorale" di queste posizioni, non il merito o l'amore per il fratello.
Guardi quello che hanno fatto ieri in Parlamento. Prima il diritto alla cura ed alla salute non "guardava in faccia a nessuno" ed era dovuto alla persona in quanto tale. Da oggi, invece, la persona clandestina in Italia non é più persona e dunque non ha più diritto ad alcuna cura. E se si presenta in ospedale per farsi curare, rischia di essere denunciata.
Cosa c'entra tutto questo con l'amore per il prossimo? Cosa c'entra con la difesa dei valori cristiani?
Io sarò pure laica, ma in quei valori di amore e di disponibilità verso il prossimo ci ho sempre creduto. A maggior ragione nei confronti di chi é malato.
Loro, i sepolcri imbiancati, lo sbandierano da ogni parte, e poi concretamente si comportano mossi solo da una profonda cattiveria d'animo. Si vergognino!
Maura Gaffrini
 
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