Egregio sig. direttore,
a seguito della mia elezione a Presidente dell'ANPI Provinciale di Cremona,
trasmetto questa dichiarazione con preghiera di una sua cortese pubblicazione.
Nell'assumere questo incarico che mi onora come Partigiano combattente e come
cittadino, esprimo in primo luogo un pensiero reverente a tutti i Caduti della
Libertà in Italia, a Cefalonia, nei campi di sterminio nazisti, nelle divisioni
al sud al fianco degli eserciti alleati e a quei valorosi rastrellati dell'8
settembre 1943 che - portati nei campi di concentramento - preferirono quella
vita e quella morte pur di non aderire alla repubblica di Salò impegnata a
servire il tedesco invasore nella lotta antipartigiana.
Un ricordo affettuoso e riconoscente rivolgiamo ai famigliari, ai figli e
nipoti che ancora piangono i loro cari morti per riscattare l'onore dell'Italia
tradita dal fascismo. I Caduti sono il simbolo e guida per il nostro operare per
rendere concreti i valori e gli ideali per i quali morirono.
Abbiamo fatta nostra la linea dell'Anpi tracciata dal recente congresso
nazionale e la vogliamo saldare – insieme agli amici ed ai compagni che in
questi anni hanno tenuto alta la bandiera dell’Associazione - alle deliberazioni
del nostro Congresso provinciale.
Seguiremo una linea di continuità - attorno alla difesa dei valori e della
memoria e nella celebrazione delle ricorrenze - e nello stesso tempo
dedicheremo una rinnovata attenzione alla situazione politica, con una destra al
Governo che nei fatti sta cercando di annullare le conquiste della Resistenza -
dalla Repubblica alla Costituzione, ai valori di libertà e di giustizia – e sta
mettendo sotto attacco il diritto al lavoro ed a salari, stipendi e pensioni
dignitose, determinando crisi di produzione, di mercato e di consumi.
Vogliamo denunciare con forza una destra di Governo che, pur di rimanere
aggrappata al proprio sistema di potere, accetta gli appoggi della destra
estrema fascista e negazionista, che mette a disposizione le proprie forze – pur
risicate sul piano numerico – in cambio di una politica che attui i loro slogan
“Basta antifascismo, basta Resistenza”!
L'Anpi, pur nella sua piena autonomia, non è né vuole essere associazione di
reduci in pensione. Dunque partecipa a pieno titolo al confronto politico e
culturale che attraversa il Paese e si erge a custode di valori insostituibili,
sentendosi parte integrante ed attiva nella battaglia contro un passato che non
può tornare, perchè nel popolo italiano sono radicati nel profondo sentimenti di
libertà, di democrazia e di solidarietà.
On. Enrico Fogliazza