15 Settembre, 2002
Lettera aperta ai movimenti
di Angelo Salvatori
LETTERA APERTA AI MOVIMENTI
Dopo la grande manifestazione a Piazza S. Giovanni a Roma e l'approfondimento politico sviluppatosi nella riunione di Castel S. Pietro, abbiamo rilevato che i movimenti si sono ritirati in una sorta di Aventino telematico, dove si sono sviluppati dibattiti, approfondimenti, organizzati convegni, ma pochi momenti di intensa partecipazione generale, come in una sorta di appagamento per i successi già colti.
Nel frattempo la politica sconsiderata della Destra ha sviluppato e ha proposto nuovi temi, dalla devoluzione alle riforme istituzionali, tesi a distrarre l'attenzione dei cittadini e a nascondere la sua congenita incapacità nella gestione dei processi economici.
Il nostro Paese sta attraversando un momento drammatico sul piano economico: inflazione a due cifre e crescita del PIL praticamente vicino allo zero sono le pericolose precondizioni che possono portare la maggior parte della popolazione ad un progressivo impoverimento e sono propedeutiche a scontri sociali di cui si era persa memoria nell'Europa occidentale.
I movimenti, nati per contrastare le leggi illiberali proposte e approvate dalla destra, non possono ignorare la drammatica situazione dell'economia.
La scelta del Governo di proporre in questo contesto riforme istituzionali confuse e probabilmente irrealizzabili, serve solo a nascondere i fallimenti della politica economica del Governo Berlusconi.
L'opposizione rischia ancora una volta di cadere nella trappola della trattativa (la bicamerale non ha insegnato nulla) trattativa a cui si oppongono Sergio Cofferati, il Presidente dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro e il Direttore di Micromega Paolo Flores D'Arcais per non rendersi complici dell'ulteriore polverone che va montando dalla destra.
Noi diciamo NO a qualsiasi trattativa sul tema delle riforme, ed invitiamo l'Ulivo e i partiti dell'opposizione tutta a tenere ben presenti i problemi reali della Nazione.
Non trattare significa inoltre far emergere le contraddizioni presenti in seno alla maggioranza. L'esperienza della lotta contro la modifica dell'Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori dimostra che l?unica trattativa possibile con questo Governo è lo sciopero generale.
Invitiamo quindi tutti i movimenti presenti all'assemblea di Castel S. Pietro a mobilitarsi per stimolare i partiti dell'opposizione nella lotta contro la non-politica economica del Governo e a scendere di nuovo in piazza contro il taglio della spesa sociale, l'aumento mascherato della pressione fiscale, i licenziamenti di massa, lo scandalo dei condoni fiscali, l'abbandono del territorio, il taglio alla ricerca scientifica e all'istruzione, la svendita del patrimonio culturale del Paese, i tagli della spesa sanitaria .
In conclusione riteniamo utile dar seguito alla proposta scaturita nelle conclusioni in quell'occasione e facciamo appello a Nanni Moretti, Paolo Flores D'Arcais e Gianfranco Mascia, per riconvocare una nuova Assemblea dei movimenti dove decidere concretamente nuove iniziative politiche più incisive.
Angelo SALVATORI
Presidente di COMMUNITAS 2002
 
Communitas 2002
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