15 Settembre, 2002
Selva, parlamentare di AN, usa l'ambulanza come taxi. L'Unione: «Vergogna»
Povera Italia!
«Sono qui nel tentativo di consegnare al presidente Bush il mio ultimo libro "Comunismo, storia da non dimenticare"». Questo il vero motivo per cui Gustavo Selva, senatore di Alleanza Nazionale, si era infilato sabato in un gruppo di cronisti e fotocineoperatori accreditati per la visita di George W. Bush a Palazzo Chigi. Il tentativo è andato a vuoto, ma in compenso il senatore ha avuto modo di dire la sua sulla sinistra a tutti i cronisti che incontrava. Poi, non contento, per evitare la folla, Selva ha finto un malore, ha chiamato un´ambulanza, si è fatto portar via dal centro storico. A quel punto, bel bello, si è alzato dalla barella è se ne andato. E in diretta su La7 se ne è pure vantato.
«La vicenda di un senatore della Repubblica che, pur di apparire in una diretta televisiva, utilizza senza alcuna necessità un'ambulanza è inqualificabile», dicono a gran voce molti parlamentari dell'Unione: Francesco Ferrante e Andrea Ranieri (Ulivo), Loredana De Petris (Verdi), Nuccio Iovene (SD), Tommaso Sodano (Prc). «Ad aggravare la situazione - continuano i parlamentari - è l'ammissione, senza ritegno, in diretta tv, del senatore Selva, che si è vantato del gesto compiuto. Pensiamo che il senatore Selva sia indifendibile e che debba seriamente riflettere e scusarsi di aver finto di avere un malore e di avere utilizzato, solo per visibilità, un mezzo che normalmente è adibito agli interventi di pronto soccorso». «È uno schiaffo agli operatori del servizio, medici e infermieri e a tutti i cittadini - concludono -. Martedì nell'Aula del Senato, Gustavo Selva, dovrebbe scusarsi pubblicamente di fronte agli italiani. Ne dubitiamo».
«È davvero un gesto assurdo e molto censurabile - commenta il senatore della Sinistra Democratica Massimo Villone -. Con le ambulanze non si deve scherzare. Soprattutto in giornate così "calde" come quella di ieri».
«Chiedo al presidente della Regione e all'assessore alla sanità - afferma Alessio D'Amato, capogruppo di ambiente e lavoro per la Sinistra europea, - di verificare quanto è accaduto nella giornata di ieri, in cui il senatore di An Gustavo Selva, fingendo di avere un malore, si è fatto portare da un'ambulanza dell'Ares 118 presso gli studi televisivi de La 7, come dichiarato da lui stesso ad alcuni quotidiani». D´Amato ha preannunciato un'interrogazione urgente in merito. «Tutto ciò è inaccettabile, poiché se il senatore di An accusava un malore aveva il diritto, come qualsiasi altro cittadino, di essere portato al più vicino ospedale - aggiunge D'Amato - ma se il senatore Selva ha finto di avere un malore ha commesso un atto molto grave ed eticamente discutibile. Grave perché il mezzo da lui utilizzato poteva servire ad un cittadino realmente bisognoso, eticamente discutibile perché ritengo che un senatore della Repubblica non possa abusare dei mezzi di soccorso». «Chiedo quindi al presidente Marrazzo di pretendere di avere una relazione dettagliata dal direttore generale dell'Ares 118 sull'ora in cui è arrivata la telefonata, su quali fossero le motivazioni e perché il senatore Selva sia stato accompagnato presso gli studi televisivi de La 7. Su questa questione ci deve essere la massima trasparenza, poiché i mezzi dell'Ares 118 non possono essere utilizzati come taxi dagli uomini politici. Per quanto mi riguarda andrò fino in fondo», conclude il capogruppo di ambiente e lavoro della Sinistra europea.
Le critiche non vengono solo da sinistra. «Un gesto davvero sconsiderato e vergognoso – dice il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli -. Da censurare totalmente».
 
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