15 Settembre, 2002
Sarfatti: il Pd deve essere favorevole al federalismo fiscale
Intervista dopo l´appello al centrosinistra lanciato dal governatore
Le regioni che producono più ricchezza devono darne una parte a quelle più povere. La nostra idea è quindi molto lontana dal piano di Bossi - Non parlo di accordi strategici con Forza Italia e non penso affatto al Partito democratico come un grimaldello per rompere l´Unione
«Disponibili a collaborare con Formigoni per chiedere al governo il federalismo fiscale. Ma lui deve prendere delle posizioni chiare: è ora che affermi chiaramente che la Lega dice scempiaggini». Riccardo Sarfatti è il coordinatore dell´Unione in consiglio regionale, ma è anche uno dei possibili aspiranti alla leadership del futuro Partito democratico in Lombardia (lui sul punto glissa ma non troppo: «Non ho ancora deciso se candidarmi, ma ammetto che i 4mila voti del sondaggio che sta facendo Repubblica mi fanno pensare che la cosa sia possibile»). Apre all´alleanza fiscale proposta dal presidente regionale Roberto Formigoni, al fronte bipartisan per chiedere al governo di abbassare le tasse e arrivare al federalismo. Ma ci va con i piedi di piombo.
Il governatore vi evoca come alleati sulle tasse. Lei non si fida troppo, Sarfatti?
«Per le prove politiche che ha dato finora mi fido poco. Diciamo che il fidarsi di lui è limitato all´onere della prova dei comportamenti politici».
Detto questo?
«Collaboriamo. Ma lui deve prendere delle posizioni chiare, su questa sparata dello sciopero fiscale della Lega deve dire chiaramente che è una pura scemenza. Parlare di sciopero fiscale è ridicolo, soprattutto all´interno di questa crisi finanziaria che il mondo sta vivendo».
La diagnosi di Formigoni però la condivide: bisogna abbassare le tasse e fare il federalismo fiscale.
«Che le tasse siano troppo alte è indubbio. In Italia c´è uno Stato che costa troppo, i costi della politica sono un problema vero ma è un problema vero anche quello del debito pubblico. Dall´altra parte sono 15 anni che governano questa Regione, e che cosa hanno fatto sul federalismo? Pura propaganda».
Ma il Partito democratico, per come lo vede lei almeno, vorrà il federalismo?
«Il federalismo è necessario».
Disponibile ad un´alleanza strategica anche con Formigoni per arrivarci?
«Non parliamo di alleanze strategiche con Forza Italia, io non penso affatto al Partito democratico come a una grimaldello per rompere l´Unione. Ma alleanze sulle cose da fare, perché no? Penso che in Lombardia e in tutto il Paese ci vogliano alleanze per il rinnovamento dello Stato. Disponibili a collaborare sul federalismo fiscale, dunque. Ma attenzione: io penso che il Partito democratico avrà sempre come valore fondante quello dell´universalità dei diritti. Noi vogliamo un federalismo fiscale che non tocchi l´uguaglianza nel Paese. Se Formigoni vuole fare alleanze con noi per raggiungere questo federalismo fiscale, ben venga».
Federalismo non significhi che la Lombardia si tiene tutti i suoi soldi e gli altri si arrangiano.
«Esatto. Le Regioni che producono ricchezza devono darne una parte alle Regioni più povere, e questo Formigoni lo sa benissimo. Il nostro federalismo non è quello della Lega. Dica chiaramente lui a quale federalismo pensa».
A luglio avete votato in Regione una mozione bipartisan sul federalismo. E Rifondazione si è arrabbiata parecchio, vi diede dei sicari dell´Unione.
«Allora e oggi stiamo parlando di una sollecitazione al governo su un tema specifico. Di nient´altro. In questo momento, con il governo di centrosinistra alla guida del Paese, porre il problema delle alleanze è irresponsabile».
Il Pd al Nord è destinato all´estinzione se non sarà per il federalismo fiscale. Il vaticinio è di Formigoni. Lei lo condivide?
«Io dico che il problema del federalismo è uno dei grandi problemi del Paese, e che questi problemi devono essere affrontati in modo nuovo».
Al Nord però non è ormai una necessità che Pd si presenti come partito anti-tasse?
«Io credo che debba presentarsi come un partito nuovo, capace di impostare politiche di sviluppo. Dopodiché è certo che abbiamo un livello di tassazione troppo alto. Ma non è che possiamo abbassare le tasse se non pensiamo a un abbassamento della spesa pubblica e a un rilancio dell´economia».
 
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