15 Settembre, 2002 Mina prima di Mina Fabio Canessa (vedi il video) ha presentato il libro di Tato Crotti e Giovanni Bassi - Presenti anche Corada e Torchio
L’1 dicembre alle 16,30 si é tenuta la presentazione del libro nella sala Quadri di Palazzo Comunale alla presenza di un pubblico molto numeroso ed entusiasta. Il pomeriggio si é aperto con l'ascolto del disco You are my destiny di Mina, Edizioni il Musichiere. Hanno poi portato il saluto il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada ed il Presidente della Provincia Giuseppe Torchio.
Ha poi preso avvio una interessante intervista ai due autori condotta da Fabio Canessa - critico letterario, amico e collaboratore di Renzo Arbore.
La domanda era: si può raccontare un pezzo della vita di una star senza diventare banali e retorici o scadere nel pettegolezzo fine a stesso? Si può. Un esempio è appunto il libro “ Mina prima di Mina”.
Gli autori, Tato Crotti e Giovanni Bassi, sono due giornalisti cremonesi che conoscono bene la realtà di provincia dove la “Tigre di Cremona” ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Ed ecco, quindi, che attraverso un lavoro di indagine e di ricerca gli autori hanno scovato e raccontato tante testimonianze, aneddoti e fatti, molti dei quali assolutamente inediti, che ci fanno conoscere Mina Mazzini prima che diventasse la più grande cantante italiana. Dagli esordi sulle tavole di legno delle balere della Bassa pianura padana fino alle luci della ribalta internazionale. Con l’inizio, poi, del successo di Mina si conclude questo delizioso libro. Ma chi era, veramente, Mina prima del successo? Cosa faceva durante le giornate nebbiose a Cremona? Chi erano i suoi amici? Come ha cominciato a cantare? E con chi? Ma “ Mina prima di Mina” è anche un affresco degli anni del dopoguerra, il ritratto di una città, di una provincia e di un mondo che stavano cambiando.
Tato Crotti e Giovanni Bassi hanno saputo narrare episodi ironici e commoventi, disegnare nella mente del lettore i personaggi che hanno conosciuto Mina in quegli anni e hanno saputo toccare le corde del sentimento e dell’amicizia, della cronaca dell’epoca trasformandola in racconto, in un atto d’amore per la voce di “ Grande, grande, grande”.
Nel video un passaggio dell'introduzione di Fabio Canessa