15 Settembre, 2002 "Welfare: il governo vuole lo sconquasso dello Stato sociale" Dichiarazione di Michele Mangano, segretario nazionale Sindacato Pensionati Italiani della CGIL
Welfare: il governo vuole lo sconquasso dello Stato sociale dichiarazione di Michele Mangano, segretario nazionale Spi Cgil
"Il Governo vuole strozzare i Comuni e le Regioni per impedire loro di continuare a dare prestazioni sociali finora garantiti alla cittadinanza". E` questo il commento di Michele Mangano, segretario nazionale dello Spi Cgil, alla proposta del Governo di ridurre di oltre il 50 per cento le risorse finanziarie del fondo sociale nazionale.
"E` una decisione ancor più inaccettabile - precisa Mangano - se si analizzano i criteri con i quali si modifica la ripartizione della spesa sociale. Oltre a dimezzare le risorse, che finora erano di 771 milioni di euro, a 350 milioni di euro, si scaricano sul fondo sociale nazionale anche gli oneri per l`applicazione di leggi, come la 104 del `92, relativa all`assistenza dei portatori di handicap che prima venivano finanziate attingendo ad altre voci di bilancio, nonché i provvedimenti relativi alle agevolazioni per l`acquisto prima casa e ai fondi destinati a quei datori di lavoro che provvedono all`apertura di asili nido aziendali.
"Tutto questo non fa che aggravare la situazione finanziaria di Comuni e Regioni che presto si troveranno costretti a cancellare le prestazioni sociali finora garantite".
"Il Governo - conclude il segretario nazionale dello Spi Cgil - dopo aver annunciato con il suo libro bianco di voler rinnovare lo Stato sociale investendo di più, in realtà non soltanto si contraddice, ma con questa proposta vuole il vero e proprio sconquasso dello Stato sociale".