15 Settembre, 2002 I cittadini lavorano per vivere, non per morire Solidarietà dei democratici del PD di Cremona per la tragica morte di Mourad Randoui (nella foto)
I Democratici cremonesi che la sera di Giovedì 14 febbraio si sono incontrati nelle riunioni di Coordinamento dei 7 Circoli cittadini, rivolgono alla moglie ed alla figlia di Maourad Ramdaoui le più sentite condoglianze e sinceri sentimenti di partecipazione.
Il giovane lavoratore edile che ha perso la vita sul lavoro - cadendo da 15 metri, dal tetto di un capannone dell'Acciaieria Arvedi, dove operava per conto di una società subappaltata - era regolarmente venuto in Italia dal Marocco per guadagnare il pane per la propria famiglia.
Ed invece, sul lavoro, ha trovato tragica morte.
Occorre tornare celermente e fermamente alla norma secondo la quale i cittadini lavorano per vivere, non per morire.
I Democratici cremonesi rivolgono un pressante invito ai propri rappresentanti nelle Assemblee elettive nazionali e locali affinché vengano moltiplicati gli sforzi volti a porre fine - attraverso interventi immediati e precisi - a questa sequela di morti innocenti che va assumendo le sembianze di una vera e propria strage quotidiana.
E' certamente molto apprezzabile l'occasione che avrà il Consiglio Comunale il quale, nella prossima seduta, sarà chiamato a discutere una mozione presentata dal Gruppo del PD proprio in relazione al tema delle morti sul lavoro.
Nello specifico chiediamo che il Governo - pur in regime di ordinaria amministrazione al quale é stato costretto dallo scioglimento delle Camere - renda operante la legge approvata nell'agosto scorso, che modifica la vecchia 626, dando corso con urgenza ai necessari ed indispensabili regolamenti attuativi.