15 Settembre, 2002
Incontro con i vertici Fs
Presenti il vicepresidente Alloni, l'Ufficio di presidenza del consiglio provinciale e la commissione Territorio con i dirigenti regionali di Rfi e TRenitalia e il settore Trasporti della Regione Lombardia

Potrebbe essere la Cremona-Brescia la prima linea sulla quale entrerà in funzione l’orario cadenzato.

La novità è emersa nell’incontro fra il vicepresidente Agostino Alloni, l’Ufficio di presidenza del consiglio provinciale e la Commissione Territorio e Trasporti con i vertici regionali di Trenitalia e Rfi e con il settore Trasporti della Regione Lombardia. Secondo i piani della Regione Lombardia, infatti, nel 2008 l’obiettivo è di attuare il cadenzamento degli orari nel quadrante Est della regione, sul quale insistono le linee Cremona-Brescia e Cremona-Treviglio. Nel 2009, secondo l’ing. Bin della Regione, con il cadenzamento del quadrante Sud si dovrebbe raggiungere l’obiettivo anche sulla linea Mantova-Cremona-Codogno.

L’incontro aveva lo scopo di fare il punto, informandone i consiglieri, della situazione riguardo ai “punti aperti” degli interventi di riorganizzazione del sistema del trasporto ferroviario nella nostra provincia.

Per quanto riguarda le infrastrutture, le emergenze riguardano il raddoppio della tratta Cremona-Cavatigozzi, con il nuovo scalo merci, l’eliminazione di due passaggi a livello e la riqualificazione della stazione cittadina, e il nuovo scalo di Casalmaggiore.

L’ing. Colombo, direttore regionale di Rfi, ha confermato l’impegno dell’azienda al cofinanziamento dei due progetti se essi potranno accedere ai finanziamenti regionali sui fondi Fesr. E poiché per quanto riguarda Cavatigozzi esiste un problema di livello progettuale ancora inadeguato, il dirigente Rfi ha colto al volo la disponibilità della Provincia, offerta da Alloni, a contribuire al costo di progettazione se ciò può servire ad accelerarne i tempi e in presenza di un impegno sottoscritto in questo senso.

“L’abbiamo già fatto in passato, quando abbiamo investito risorse nel progetto del raddoppio della Paullese quando ancora c’era l’Anas – ha detto Alloni - e siamo disponibili ancora a intervenire su progetti tanto importanti e strategici per il nostro territorio, inseriti fra i principali nel Patto per lo sviluppo per la loro valenza ambientale ed economica insieme”.

Altro tema spinoso fra gli undici sottoposti da Alloni ai due dirigenti è quello delle biglietterie di Crema e di Piadena. Alloni ha ribadito la richiesta di mantenerle aperte finché non si troverà una soluzione alternativa concreta. Che per Crema sembra esserci già: Auto Guidovie Italiane, infatti, resta disponibile a trasferire alla stazione ferroviaria il terminal delle linee di bus e a gestire, insieme alla propria biglietteria, anche quella ferroviaria.

Sotto l’aspetto strutturale, l’ing. Colombo ha affermato che, essendo in partenza un piano di sistemazione di tutte le stazioni lungo la linea per Treviglio, “basta che mi si dica che cosa dobbiamo fare per rendere funzionale la biglietteria alle nuove esigenze, e lo faccio”.

Più problematica la risposta dell’ing. Martini, direttore lombardo di Rfi, che gestisce il servizio di trasporto e quindi le biglietterie, che deve affrontare problemi di costi e di risorse umane, il quale ha auspicato un impegno del territorio: se è vero che a Crema un operatore privato sembra esserci, ha affermato, a Piadena tale possibilità non esiste ancora. Non ha, però, chiuso ogni possibilità di confronto.

Il raddoppio della Cremona-Olmeneta, invece, sembra essere più lontano. “L’opera non era inserita – ha detto Colombo - nel contratto di programma tra Ferrovie e Governo. Ma se dal territorio non verrà meno la pressione di cui la Provincia di Cremona è stata tenace protagonista in questi anni, l’impegno al suo inserimento sarà avrà per noi un po’ meno difficoltà”.

Altri argomenti riguardavano i sistemi di sicurezza, i frequenti guasti ai treni, il nuovo materiale rotabile in arrivo.

L’ing. Martini ha risposto che la rete ferroviaria italiana resta comunque una delle più sicure al mondo. La manutenzione, il comfort e la pulizia dei treni sono un problema, ma gli indicatori sono in costante miglioramento, ancorché non sufficiente. Su Cremona sono state riqualificate una cinquantina di automotrici, che hanno subito una ristrutturazione completa. Quanto ai nuovi treni, tutti hanno concordato che si tratta di investimenti che devono essere effettuati dallo stato.

Infine l’ing. Colombo ha aggiornato sui lavori di ammodernamento già effettuati o in via di effettuazione su linee e strutture. Il progetto di efficientamento della Mantova-Codogno, per una spesa di circa 14 milioni di euro, è giunto a metà dell’opera, anche se, non essendo finiti i lavori, il miglioramento non è ancora percepito completamente. Sono quasi finiti i lavori a Pizzighettone e sono aperti i cantieri nelle stazioni di Acquanegra e Cavatigozzi, che chiuderanno presumibilmente entro fine estate. Sono stati eliminati 5 passaggi a livello, con una spesa di 6 milioni, e si sta discutendo con la Regione per altri 4-5. A Cremona sono già stati velocizzati 3 su 4 ingressi, portati da 30 a 60 Km/ora, si sta appaltando il nuovo impianto di informazione ai viaggiatori e nel 2009 inizieranno i lavori di restyling della stazione, mentre sono in partenza i lavori sulle stazioni della linea per Treviglio, compresa Crema, che aumenteranno decoro e comfort delle strutture.

Nel dibattito sono intervenuti, con domande specifiche, i consiglieri Antonio Gardani, Pierluigi Tamagni, Andrea Ladina e il presidente della Commissione Territorio Massimiliano Sciaraffa.

A precise richieste, i dirigenti delle società delle Fs hanno assicurato la loro piena disponibilità a proseguire il confronto con il territorio per aggiornare ulteriormente sull’evoluzione della situazione e costruire soluzioni condivise ai problemi.

Nella foto in allegato - il secondo da sinistra l'ing. Colombo, direttore Rfi, poi l'arch. Anna Gozzi, del settore Trasporti della Provincia, Massimiliano Sciaraffa, Roberto Mariani, Agostino Alloni, l'ing. Bin della Regione, e l'ultimo a destra é l'ing. Martini, direttore di Trenitalia.  


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