15 Settembre, 2002
La breve storia dell’Ospedale Germani di Cingia de Botti 110 anni di solidarietà.
L’Ospedale “E. Germani”, inaugurato nel maggio 1898 per volontà della nobildonna cremonese Elisabetta Germani, era inizialmente destinato alla cura, all’assistenza e al ricovero dei cronici, degli infermi da malattie acute, dei poveri e dei dipendenti ..
La breve storia dell’Ospedale Germani di
Cingia de Botti 110 anni di solidarietà.
L’Ospedale “E. Germani”, inaugurato nel maggio
1898 per volontà della nobildonna cremonese
Elisabetta Germani, era inizialmente destinato
alla cura, all’assistenza e al ricovero dei
cronici, degli infermi da malattie acute,
dei poveri e dei dipendenti delle cascine
di proprietà della fondatrice. Unica rendita
erano quattromila lire che gli eredi della fondatrice avrebbero
dovuto versare annualmente alla struttura.
Nell’anno 1900 giunse a permettere l’effettiva
sopravvivenza dell’Ospedale una notevole
donazione del Vescovo di Cremona Mons. Bonomelli
e nel 1901, con decreto reale, l’Ospedale
ottenne il riconoscimento in Ente morale.
Nel corso degli anni l’Ente è cresciuto e
ha mutato in parte le sue funzioni originali.
Ha ospitato profughi, terremotati messinesi,
sfollati a causa della guerra, persone provenienti
dai manicomi e tubercolotici inviati dal
consorzio cremonese. L’Ente ha quindi sempre
cercato, nel rispetto degli scopi della fondatrice,
di rispondere agli stati di bisogno che si
sono manifestati nelle diverse epoche storiche.
Sin dall’origine vi hanno prestato e prestano
ancora oggi la loro opera le suore della
Congregazione delle Ancelle della Carità
di Brescia.
L’Ospedale E. Germani è nato, quindi, con
lo scopo di aiutare gli ammalati e i deboli.
Nel corso degli anni i deboli si sono identificati
con i soggetti fragili nel campo della disabilità
e con gli anziani.
Oggi la struttura, denominata Fondazione
Elisabetta Germani dal 1° gennaio 2003, è
una ONLUS ed ha un ruolo importante nella
rete dei servizi alla persona, ponendosi
al servizio dei bisogni della collettività
nell’ambito della programmazione territoriale
e regionale.
La Fondazione si propone come struttura aperta
al territorio dove l’utente può trovare risposte
qualificate e propositive nel campo della
geriatria e della disabilità.
Le risposte al bisogno, espresso e inespresso,
vengono fornite attraverso un intervento
sanitario e sociale, omnicomprensivo e globale,
finalizzato a migliorare la qualità di vita
dell’ospite, indipendentemente dal suo grado
di non autosufficienza.
I valori che ispirano l’azione dell’Ente
nel perseguire gli obiettivi che si è posto
sono i seguenti:
?
riconoscimento ed affermazione della centralità
della persona come individuo e tutela della
sua dignità;
?
riconoscimento e mantenimento di un ruolo
attivo nella comunità dell’individuo fragile;
?
integrazione con i servizi esterni operando
a favore dell’individuo debole con il territorio
e sul territorio;
?
affermazione della struttura come centro
socio sanitario qualificato e credibile per
le famiglie, gli operatori, il volontariato,
la comunità;
?
affermazione come luogo di formazione e diffusione
della cultura geriatrica;
?
riconoscimento dell’importanza e del valore
del personale quale risorsa essenziale per
il raggiungimento degli obiettivi fissati.
Fonte: Fondazione Elisabetta Germani
 
Visualizza allegato o filmato
|