15 Settembre, 2002
Concertus in solemnitate nativitatis S. Iohannis Baptiste
Domenica 29 giugno, a Castelvetro p.no, si è svolta la quarta edizione dell'ormai tradizionale appuntamento concertistico per la festa patronale di San Giovanni Battista.
La posticipazione dal giorno 24 al 29 è stata voluta per due motivi, ovvero, evitare i disagi di un giorno feriale e raccordare la festa alla solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo, riunendo così idealmente in un unico momento la memeoria di tre pilastri fondamentali della fede in Cristo e della missione della Sua Chiesa nel mondo: il Precursore del Messia, il Pastore dei credenti e l'Apostolo delle genti.
L'appuntamento organistico ha visto come interprete del programma al prestigioso organo Inzoli della chiesa parrocchiale Luca Pollastri, giovane organista della Cattedrale di Fidenza (PR), con alle spalle una solida esperienza in ambito concertistico.
Discreta la partecipazione del pubblico; certo la canicola ha scoraggiato i più ad uscire di casa, anche se nel Tempio l'ombra, la quiete e la musica offrivano refrigerio all'anima e al corpo.
Filo conduttore del programma è stato un aspetto molto particolare della letteratura organistica: la trascrizione per organo di opere strumentali, vocali e liriche.
[Nonostante le perplessità che tale pratica ha sempre suscitato in ambito ecclesiastico, essa è stata coltivata da autori di indubbio valore e quindi accettata in nome del principio che la musica religiosa, come primo attributo, dovesse avere quello della bellezza.]
La prima parte del programma ha infatti dato risalto alle figure di due giganti della musica barocca: i coevi Georg Friedrich Haendel e Johann Sebastian Bach; del primo è stato eseguito il sesto concerto per organo e orchestra [dall'Op. 4] in sola trascrizione organistica e del secondo una trascrizione per strumento a tastiera di un concerto in fa maggiore di A. Vivaldi [Op. 3 N° 3], altro sommo compositore dell'epoca, profondamente ammirato dal giovane Bach.
Ai due epigoni del barocco musicale si sono alternati brani dei coevi: Johann Speth (partite sopra l'aria detta 'La Pasquina') e Gaetano Valerj (sonate per organo III [rondò grazioso] e VI [siciliana adagio]).
Alle cristalline musiche barocche è seguita la densa musica romantica di Giuseppe Verdi.
Del 'Cigno di Busseto' sono state eseguiti pezzi di sue celebri opere nelle trascrizioni organistiche di autori coevi (Alamasio e Fumagalli).
Nell'Ottocento, infatti, era pratica comune eseguire parti di celebri opere liriche adattate all'uso liturgico (attraverso un sapiente uso delle risorse timbriche degli strumenti);
[una prassi che oggi viene sicuramente deplorata ma che trovava giustificazione nella preoccupazione di fornire ai fedeli un comprensibile bagaglio emotivo-spirituale che trovava fondamento nelle familiari suggestioni del Melodramma.]
In quest'ottica si può facilmente comprendere l'efficacia dei brani presentati dal M° Pollastri:
Sinfonia da 'La Forza del Destino', quattro versetti da 'La Traviata' per il Gloria, Offertorio ed Elevazione (sempre su temi da 'La Traviata'), Consumazione [Comunione] da 'I Vespri Siciliani' e Marcia finale da 'Aida'.
La brillante esecuzione del M° Pollastri ha convinto ed entusiasmato il pubblico intervenuto, che ha manifestato calorosamente (a dispetto del clima atmosferico) la propria soddisfazione.
Paolo Viadana
 
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