15 Settembre, 2002
Fondazione di Sospiro. Un errore la privatizzazione di M.Guerrini
In pratica l’intero settore della disabilità della storica struttura di Sospiro sarà nei futuri venti anni gestito da un soggetto esterno alla Fondazione
Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione
di Fondazione Sospiro ha deciso l’affitto
di un cosiddetto ramo d’azienda alla società
SEGESTA , un gruppo privato che opera nei
servizi rivolti alla disabilità e alla assistenza
. In pratica l’intero settore della disabilità
della storica struttura di Sospiro sarà nei
futuri venti anni gestito da un soggetto
esterno alla Fondazione . Ciò comporterà
che oltre alla gestione degli ospiti , anche
i dipendenti di quella area faranno capo
al gruppo privato.
L’obbiettivo dichiarato è quello di avviare
concreti processi sociali di de-istituzionalizzazione
, andando cosi incontro non solo alle direttive
regionali , ma anche ad una sensibilità sociale
ormai largamente diffusa . Altra e non secondaria
finalità reperire fondi ( ingenti ) per ristrutturare
e mettere a norma un importante reparto della
struttura stessa .
Obbiettivi largamente condivisibili : peccato
che il mezzo e gli strumenti per raggiungerli
non siano , a nostro giudizio , altrettanto
condivisibili . Non solo perché fanno entrare
nella Fondazione – ad oggi soggetto sostanzialmente
pubblico – un privato che comunque agisce
per scopi di lucro , ma anche e soprattutto
perché i dipendenti addetti all’area della
disabilità vedranno , al di là delle garanzie
, cambiare totalmente il loro status lavorativo
.
Coloro che nel Consiglio di Amministrazione
hanno votato a favore della operazione sostengono
che non vi erano alternative ; noi sosteniamo
il contrario .
Quando si fanno entrare in settori socialmente
delicati i privati si compiono operazioni
neoliberiste che determinano quasi sempre
un peggioramento della quantità e della qualità
dell’assistenza , che non garantiscono ,
o garantiscono meno i lavoratori e che tolgono
a quelle strutture la governance che il pubblico
, e non il privato , può e deve esercitare
.
Crediamo che le decisioni assunte rappresentino
un grave errore e riteniamo che ci siano
ancora margini per cambiarle , ma tutti gli
attori coinvolti devono svolgere assolutamente
il loro ruolo : in primo luogo le organizzazioni
sindacali , altre volte giustamente attentissime
ai processi di riorganizzazione delle strutture
sanitarie , e poi il comune di Sospiro ,
la Provincia e tutte le forze politiche del
territorio
Maurizio Guerrini , segretario provinciale
di Rifondazione Comunista Cremonese
Robin Hood venerdi 31 ottobre2008
 
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