15 Settembre, 2002
Le iniziative della Fondazione Emilio Zanoni
All’incontro hanno partecipato, oltre che i componenti il Consiglio, numerosi e qualificati esperti invitati a collaborare a nuovi progetti, e l’Assessore alla Cultura del Comune di Cremona, Prof. Gianfranco Berneri
Sabato 22 novembre 2008, presso la sede associativa
di Corso Campi, si è svolto il Consiglio
Direttivo dell’Associazione Emilio Zanoni,
chiamato a definire l’agenda dell’ultimo
scorcio dell’annata in corso e l’impostazione
del calendario del primo semestre del 2009.
All’incontro hanno partecipato, oltre che
i componenti il Consiglio, numerosi e qualificati
esperti invitati a collaborare a nuovi progetti,
e l’Assessore alla Cultura del Comune di
Cremona, Prof. Gianfranco Berneri, al quale
il Consiglio unanime ha rivolto un convinto
apprezzamento per la costante disponibilità
e determinante collaborazione.
Che hanno costituito le condizioni essenziali
ai fini della riuscita di comuni iniziative,
quali l’impegnativo programma del 150° della
nascita di Leonida Bissolati, eminente uomo
politico cremonese fondatore, con Filippo
Turati cittadino di Cremona nell’età dell’adolescenza
e della gioventù, del socialismo riformista
italiano.
Le celebrazioni bissolatiane, si ricorda,
hanno trovato il culmine nel Convegno storico,
animato dal qualificato contributo di personalità
accademiche, organizzato dal Comune il 28
settembre dello scorso anno presso il centro
museale.
Aderendo alle diffuse sollecitazioni, l’Assessorato
alla Cultura si è fatto parte attiva per
la pubblicazione delle relazioni al Convegno,
i cui atti a stampa saranno ufficialmente
presentati nel corso di una conferenza, programmata
per metà gennaio 2009.
Nel corso della medesima sarà anche presentato
ed illustrato, con il contributo del Prof.
Punzo, docente di storia dell’Università
di Milano, dell’On. Tognoli, già Sindaco
di Milano e ministro, del Dott. Finetti,
giornalista e scrittore, il numero monografico
dedicato dalla rivista Critica Sociale al
150° della nascita dei due apostoli del socialismo
italiano.
Nello stesso periodo verrà consegnato alla
Città il busto in bronzo di Bissolati, realizzato
dal Prof. Mario Coppetti, che generosamente
ha assecondato gli auspici dell’Associazione
Zanoni e le sollecitazioni di numerosi cittadini,
accomunati dalla medesima sensibilità laica
e riformista.
La pregevole realizzazione artistica verrà,
nel corso di una cerimonia pubblica, collocata
in una zona della città sensibile alle tracce
bissolatiane, Via Palestro, a pochi metri
dall’area presso cui, fino a qualche decennio
addietro, sorgeva la casa natale del parlamentare
e ministro.
Sotto tale profilo, l’Associazione Zanoni,
che ha coordinato l’iniziativa, rivolge un
pubblico ringraziamento allo scultore Coppetti,
ai numerosi sostenitori, al Sindaco, all’Assessore
Berneri, all’Ing. Paglierini e collaboratori
dell’ufficio Tecnico Comunale.
Il ciclo della rievocazione bissolatiana
si concluderà, presumibilmente nel prossimo
aprile, con la mostra fotografica, presso
la sala espositiva della Biblioteca Statale,
dedicata, dalla Fondazione Kuliscioff, ai
due precursori dell’idea socialista.
Il Consiglio Direttivo ha, altresì, dedicato
i propri lavori alla figura di Gino Rossini,
Sindaco di Cremona, nel 60° della scomparsa.
Rossini, “ragazzo del ‘99”, socialista sin
dalla giovane età, non si sottrasse, nonostante
la profonda fede pacifista, alla chiamata
della patria, combattendo, come Attilio Boldori,
altro dirigente socialista non interventista,
e come Bissolati, invece interventista democratico,
e nel primo dopoguerra avrebbe ribadito la
propria testimonianza civile e politica,
contrastando, con una convinta ed irriducibile
militanza antifascista, la deriva autoritaria
e totalitaria.
Non verrà meno a tale scelta, nonostante
l’emarginazione sociale e politica subita
durante il ventennio, e dal 1943 sarà alla
testa del movimento clandestino, politico
e militare, che fornirà un contributo determinante
alla liberazione dal servaggio nazifascista
ed alla riconquista della libertà e della
democrazia.
Succedendo al Sindaco provvisorio, avv. Calatroni,
nominato dal CLN, verrà insediato da una
vasto consenso popolare, al vertice del governo
cittadino alle prese, in quella primavera
del 1946, con le drammatiche questioni del
ripristino della legalità, della stabilizzazione
politico-istituzionale, della ricostruzione
sociale ed economica.
In tale ruolo Rossini, nel biennio dell’esercizio
della sua funzione istituzionale, prima di
essere prematuramente rapito alla vita ed
alla testimonianza civile, non mancò mai
di dimostrare in tutta la sua coerenza la
sua tenace aderenza ai valori permanenti
della democrazia, della solidarietà sociale,
dell’emancipazione degli emarginati, della
tolleranza.
La rievocazione del profilo politico ed umano
di Gino Rossini verrà affidata ad un numero
speciale dell’Eco del Popolo, programmato
per inizio 2009.
Il programma celebrativo, inoltre, è stato
affidato ad un Comitato per le onoranze,
costituito presso la Civica Amministrazione,
di cui fanno parte il Sindaco, il Presidente
del Consiglio Comunale, l’Assessore Berneri,
l’On Renzo Zaffanella, già deputato per due
legislature e Sindaco di Cremona dal 1980
al 1990, la figlia di Rossini, signora Clara,
l’Associazione Zanoni, l’Anpi, l’Associazione
Partigiani Cristiani, la Lega per le Autonomie
Locali, il Prof. Mario Coppetti.
L’Associazione Zanoni chiederà, nei prossimi
giorni, alla Presidenza dell’ente Fiere,
che Rossini contribuì in modo determinante
a costituire, di farne parte.
La figura del Sindaco, scomparso nell’ottobre
del 1948, verrà ricordata con un pubblico
convegno a Palazzo Comunale, programmato
per la metà del prossimo mese di gennaio,
nel corso del quale saranno messi a fuoco
alcuni passaggi significativi della sua troppo
breve esperienza di vita. Le comunicazioni
riguarderanno la sua partecipazione alla
prima guerra mondiale, il suo antifascismo
e la partecipazione alla lotta di Resistenza,
l'esperienza come Sindaco di Cremona e come
primo Presidente della Fiera di Cremona,
nonché la triste fase della malattia e della
morte.
Il Consiglio Direttivo ha, poi, definito
l’iniziativa di rievocazione dell’assassinio,
avvenuto settant’anni addietro in Francia,
dei fratelli Rosselli, massimi esponenti
del pensiero liberalsocialista in Italia.
In collaborazione con la Fondazione Rosselli
ed il Comune di Cremona, all’inizio del prossimo
anno si terrà un Convegno, nel corso del
quale il Prof. Valdo Spini, già parlamentare
e ministro, fondatore ed attuale presidente
della Fondazione Rosselli, ne ricorderà la
testimonianza.
Con l’occasione al Prof. Taglietti, autore
di un ciclo di articoli sulle donne della
famiglia Rosselli, verrà conferita la targa
Zanoni a riconoscimento del pregevole lavoro
di ricerca storica.
Da ultimo, il Consiglio, con il fattivo apporto
di esperti, ha dedicato i propri lavori alla
definizione del progetto ricompreso sotto
la definizione di “Polo della memoria storica”.
Con cui, partendo dalla opportunità, ripetutamente
e pubblicamente segnalata della salvaguardia
e del recupero delle fonti, su cui si fonda
l’impianto della storia civile, politica
e sociale della comunità provinciale, si
intende mettere a punto un progetto, capace
di mettere in rete, sotto il coordinamento
istituzionale della Provincia, la ricca presenza
di associazionismo e di esperienza individuale,
presente sul territorio.
Lo scopo, oltre che dallo stimolo a salvare
l’enorme massa di documentazione, lasciata
dalla lunga e vasta parentesi dell’associazionismo
di massa, è rappresentato dallo sforzo di
catalogazione e di mappatura del materiale,
ai fini della ottimizzazione della consultazione
e della divulgazione.
In senso favorevole, si sono espressi i rappresentanti
delle associazioni invitate alla riunione
ed, attraverso un interscambio scritto, il
Vicepresidente della Provincia, Agostino
Alloni, che ha sottoposto recentemente l’argomento
all’attenzione della Giunta.
 
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