15 Settembre, 2002
Un governo senza umanità minaccia di toglierci la nostra umanità.
“La decisione del governo italiano di respingere i disperati che fuggono dalla guerra, dalle torture, dalla fame e dalla miseria ci fa male, ci offende e ci ferisce
Di fronte ai respingimenti illegali e inumani
che sta effettuando il governo italiano,
i partecipanti al Meeting nazionale “per
un’Europa di Pace”, che si è svolto nella
città di San Francesco d’Assisi dall’8 al
10 maggio 2009 per iniziativa della Tavola
della pace e dal Coordinamento Nazionale
degli Enti Locali per la Pace e i Diritti
Umani, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
Un governo senza umanità minaccia di toglierci
la nostra umanità.
Questi fatti ci offendono e ci feriscono!
Chi non riconosce i diritti degli altri non
riconosce neanche i nostri
“La decisione del governo italiano di respingere
i disperati che fuggono dalla guerra, dalle
torture, dalla fame e dalla miseria ci fa
male, ci offende e ci ferisce. Non parliamo
di immigrati ma di persone, donne, uomini
e bambini. Hanno paura, freddo e fame. Ci
chiedono asilo e protezione e li respingiamo
senza pietà.
Come italiani, proviamo vergogna. Nessun
governo si può permettere di venire meno
ai doveri di solidarietà, di accoglienza
e di difesa dei diritti umani che sono iscritti
nella nostra carta Costituzionale e nel diritto
internazionale dei diritti umani. Nessun
governo può togliere a nessuno il diritto
al cibo, alla salute, all’istruzione, ad
un lavoro dignitoso.
Questi fatti ci offendono e ci feriscono.
Così come ci sentiamo offesi e feriti da
tutte quelle leggi, quei provvedimenti, quelle
dichiarazioni, quelle parole velenose che
stanno alimentando nel nostro paese un clima
di violenza, discriminazioni, intolleranza,
insofferenza, razzismo, divisione e insicurezza.
Un governo senza umanità minaccia di toglierci
la nostra umanità. Non possiamo accettarlo.
Senza umanità saremo tutti più poveri, insicuri
e indifesi. Solo riconoscendo agli altri
i diritti che vogliamo siano riconosciuti
a noi, riusciremo a vivere meglio.
Per questo, mentre alcuni costruiscono muri
e scavano fossati tra di noi e il resto del
mondo, noi ci impegniamo ad aprire le nostre
città e comunità locali, a renderle sempre
più accoglienti e ospitali per tutti, per
chi ci è nato e per chi è arrivato da poco.
Le città in cui vogliamo vivere sono le città
dei diritti umani. Città belle, accoglienti,
dove si vive bene perché ci si aiuta l’un
l’altro.”
I partecipanti al Meeting nazionale “per
un’Europa di Pace” promosso dalla Tavola
della pace e dal Coordinamento Nazionale
degli Enti Locali per la Pace e i Diritti
Umani
Assisi, 10 maggio 2009
Fonte: la richiesta di pubblicazione ci è
giunta da Angelo Ongari Candidato a Sindaco
per il Comune di Cremona
 
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