15 Settembre, 2002
Il comitato Plis dei Fontanili scrive al Presidente della Provincia sulla cava di Caravaggio
La prevista cava è localizzata completamente ed indiscutibilmente in falda: di conseguenza, l'avvio dell'attività estrattiva provocherebbe il prosciugamento delle bocche dei fontanili di una vasta area a cavallo tra la Bassa Bergamasca e l'Alto Cremasco.
Il comitato per la tutela del Plis dei Fontanili
scrive al Presidente della Provincia di Cremona
sulla cava di Caravaggio.
Gentile Presidente,
La prevista cava è localizzata completamente
ed indiscutibilmente in falda: di conseguenza,
l'avvio dell'attività estrattiva provocherebbe
il prosciugamento delle bocche dei fontanili
di una vasta area a cavallo tra la Bassa
Bergamasca e l'Alto Cremasco.
Il comitato per la tutela del Plis dei Fontanili,
liberamente costituito da cittadini che intendono
impegnarsi nella difesa del loro territorio,
ci tiene a Comunicarle che aderisce senza
riserve all'appello in data odierna inviatoLe
dal circolo Altocremasco di Legambiente,
con il quale l'Associazione ambientalista
le chiede di attivarsi tramite gli opportuni
canali politici ed istituzionali affinché
la regione Lombardia rimedi all'errore formale
che ha consentito l'accoglimento del ricorso
avverso lo stralcio della progettata cava
Ateg38 di Caravaggio deliberato in data 14
maggio 2008 dal consiglio regionale.
La prevista cava è localizzata completamente
ed indiscutibilmente in falda: di conseguenza,
l'avvio dell'attività estrattiva provocherebbe
il prosciugamento delle bocche dei fontanili
di una vasta area a cavallo tra la Bassa
Bergamasca e l'Alto Cremasco, distruggendone
il secolare edificio irriguo. Ad unanime
parere di tutti gli autorevoli esperti interpellati,
tra i quali vanno annoverati anche i direttori
del consorzio Adda Serio e di quello delle
Irrigazioni, vi sarebbe un "danno ambientale"
di enormi proporzioni con gravi conseguenze
tanto per il paesaggio quanto per l'economia
lombarda, colpita nel cruciale settore primario.
La legislazione europea ed italiana ampiamente
tutelano le acque, tanto superficiali, quanto
sotterranee e la stessa regione Lombardia
ne riconosce il valore non solo di bene comune
ma anche di fondamento dello sviluppo economico
e sociale delle popolazioni locali. Ci auguriamo,
pertanto, che Lei voglia farsi attivamente
latore delle già manifestate istanze di agricoltori
e amministratori dell'Alto Cremasco, oltre
che delle diocesi di Crema e Cremona, presso
il presidente Formigoni, affinché riproponga
all'ordine del giorno dell'assemblea del
consiglio regionale la questione della cava
di Caravaggio, provvedendo affinché, questa
volta, dello stralcio si dia opportuna motivazione.
Cordialmente salutiamo
p. Il Comitato
Il coordinatore Stefania Licini
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