15 Settembre, 2002
Posizione del gruppo Consigliare PD del Comune di Cremona sul progetto del Museo del Violino
Per quanto è dato di capire dalla Stampa, nel Palazzo dell'Arte dovrebbero coesistere, infatti, in modo alquanto confuso, vari elementi: dalla liuteria all'agroalimentare, all'arte moderna, disperdendo così la specificità e l'originalità dell'idea.
Posizione del gruppo Consigliare PD del Comune
di Cremona sul progetto del Museo del Violino
Il museo del violino nel programma del Centro
sinistra costituisce una priorità strategica che si
colloca nella riflessione che ci ha portato
a ripensare il concetto di Cremona città
della musica, per individuare proprio nel violino e nella liuteria il punto di eccellenza che distingue a livello
internazionale la città, traino delle restanti eccellenze: musica, cultura, agroalimentare
ecc.
Il progetto, che prevede di riunire in una
unica sede i vari pezzi ora collocati in sedi diverse, deve integrare tutti gli aspetti
che riguardano la liuteria e la musica in
modo dinamico e interattivo, ponendosi in continuità con il progetto complessivo
del recupero degli ex monasteri, che sta
procedendo grazie agli investimenti delle
passate Amministrazioni e della Fondazione
Stauffer e con il completamento della progettualità riguardante il sistema museale
Cremonese.
Un progetto strategico per rappresentare
una eccellenza che, anche in vista dell'EXPO 2015, richiede
sinergie e collaborazioni tra istituzioni
diverse, tra pubblico e privato ed il coinvolgimento
dei diversi soggetti interessati per la
valutazione delle sedi e dei percorsi più
idonei alla sua realizzazione.
Desta pertanto grande perplessità la decisione
della Giunta Perri che, diversamente da quanto
dichiarato nel proprio stesso programma,
sceglie di collocare in modo frettoloso il museo
del violino presso il Palazzo dell'Arte,
decisione che sembra mossa più dall'urgenza
di dimostrare di saper riempire in fretta
un contenitore importante che dalla coerenza
progettuale.
Per quanto è dato di capire dalla Stampa, nel Palazzo dell'Arte dovrebbero
coesistere, infatti, in modo alquanto confuso,
vari elementi: dalla liuteria all'agroalimentare,
all'arte moderna, disperdendo così la specificità
e l'originalità dell'idea.
Desta ulteriori perplessità il fatto che
per aggiudicarsi un finanziamento Cariplo, che
era stato destinato ad altro (l'auditorium presso il Parco dei monasteri),
si ricicli in velocità un progetto pensato
per il Museo del Calcio e quindi funzionale
a tutt'altri intendimenti.
Il desiderio di apparire e di bruciare le
tappe porta la giunta Comunale ad orientarsi
su una proposta improvvisata e dal fiato corto, mentre ad una Amministrazione
che guardi davvero allo sviluppo della città
servono lungimiranza e visione strategica.
Chiediamo pertanto che, su un progetto importante
come quello del museo del violino, si attivi
un confronto vero che coinvolga tutti i soggetti
interessati, a partire dal mondo della liuteria,
che guardi innanzitutto alla qualità ed alla
coerenza del progetto (museo del violino
e non delle eccellenze cremonesi) per individuare
la sede più adatta e non viceversa.
Riteniamo che la scelta,qualunque essa sia,
non possa non considerare le ricadute sui
percorsi e sugli investimenti già effettuati
in questi anni; parco monasteri, sistema
museale,ecc. e che dunque l'Amministrazione
debba restituire una visione chiara degli
indirizzi e delle decisioni conseguenti.
Chiediamo infine che il confronto su un tema
così importante per la città venga portato
nel Consiglio Comunale che è l'Organo istituzionalmente competente ad assumere i necessari indirizzi.
Per il gruppo consigliare PD
La capogruppo Maura Ruggeri
 
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