15 Settembre, 2002
Scudo Fiscale: l'intervento in Aula di Luciano Pizzetti
Con il rimpatrio o la regolarizzazione è consentito far emergere denaro e attività di natura finanziaria e patrimoniale, detenuti illegalmente all'estero
Scudo Fiscale: l'intervento in Aula di Luciano
Pizzetti e l'Ordine del Giorno presentato
su
misure "Scudo Fiscale"
Con il rimpatrio o la regolarizzazione è
consentito far emergere denaro e attività
di natura finanziaria e patrimoniale, detenuti
illegalmente all'estero.
LUCIANO PIZZETTI. Signor Presidente, assistiamo
ad un provvedimento che
rappresenta - di questo ne va dato atto -
una continuità, quella di un
Governo che saltella con coerenza - coerenza
rispetto alle indecisioni -
sulla crisi del Paese, questo è il punto.
Il provvedimento, in particolare
la misura dello scudo fiscale, suscita grandi
preoccupazioni; in sé potrebbe
essere, se correttamente impostato, un atto
condivisibile per certi versi,
forse più comprensibile per altri, però vi
è un « ma » ed è quello di come
viene poi indirizzato, in particolare sulla
base degli interventi compiuti
al Senato.
È previsto il rientro dei capitali illegalmente
esportati per immetterli nel
circuito virtuoso dell'economia; ciò può
anche reggere, ma viene stabilita
un'estensione degli effetti particolarmente
negativi e inaccettabili che
rende il provvedimento non dico odioso, ma
certamente mal sopportabile. Non
c'è solo il tema dell'amnistia su aspetti
importanti in altri Paesi
sanzionati molto duramente (il falso in bilancio,
la frode fiscale), ma c'è
una sorta di laissezfaire dell'illegalità
e delle furbizie, ed è questo che
colpisce.
È un atto che contraddice le intenzioni dichiarate
del Governo di combattere
l'illegalità finanziaria: quale connessione,
quale coerenza c'è tra quello
che si intende dire e fare sulla questione
dei paradisi fiscali e il falso
in bilancio ? È come se il Ministro Tremonti,
che ultimamente tanto parla di
etica e di economia, avesse improvvisamente
saltato da quel libro un po' di
pagine. Ciò che emerge come contraddizione
sono anche le dichiarazioni del Governo di
combattere la criminalità per poi
varare un provvedimento che si avvale sostanzialmente
e copre forme di
riciclaggio e di sommerso che sono delle
risorse finanziarie (e i punti
chiave su cui si muove la moderna criminalità).
Credo che questo Paese abbia bisogno di legalità,
ma questa sorta di
maggioranza doubleface la rivendica contro
la parte più debole ed esposta e
la rende invece molto lieve, una sorta di
legalità à la carte, per i furbi.
Il termine « clandestinità », naturalmente,
è un termine importante, però
l'immigrato clandestino è considerato un
reietto, mentre l'esportatore
clandestino è considerato una sorta di benefattore
che
meno male che esiste perché riporta in Italia,
a sostegno dell'economia in
crisi, un po' di soldi sottratti. È questa
doppiezza della faccia feroce e
del buffetto sulla guancia che non funziona
e che rende
assolutamente incoerente l'azione di questo
Governo rispetto alle esigenze
del Paese, anche rispetto al tema del come
affrontare la crisi.
In sostanza, penso che questo sia un provvedimento
lassista che non ha
eguali nei provvedimenti assunti dai Governi
di altri paesi. La garanzia
dell'amnistia, alla fine, è una sorta di
omertà di Stato, ed è
su questo che dovrebbero maggiormente riflettere
la maggioranza e il
Governo. Il Governo precedente ha fatto la
« lenzuolata » contro le
corporazioni e per la mobilità sociale. Questo
Governo ha varato questo
provvedimento per coprire gli evasori e per
occultare l'eccesso di mobilità
finanziaria. È un atteggiamento che si sta
assumendo anche su altri aspetti.
Al di là dello scudo fiscale, siamo di fronte
ad un Governo e ad una
maggioranza che hanno fatto del federalismo
una questione fondamentale e
centrale del proprio
agire. Però, da un lato, evocate il federalismo,
dall'altro, praticate il
commissariamento.
In particolare, contravvenite anche alle
buone regole che lo stesso testo
costituzionale definisce. Soprattutto - lo
voglio sottolineare a latere - il
tema della produzione e del trasporto dell'energia
sottrae potestà alle regioni (è stato evidenziato
anche dal Servizio studi
della Camera dei deputati). Ma com'è possibile
evocare in questa maniera e
poi razzolare in un'altra maniera ?
Signor Presidente, ho l'impressione che questo
sia il Governo delle
illusioni, ma temo che alla fine, quando
la bolla esploderà, sarà un
problema serio per questo Paese
(Applausi dei deputati del gruppo Partito
Democratico).
ORDINE DEL GIORNO
La Camera , in sede di esame dell'A.C.2714,
premesso che:
l'articolo 13-bis del decreto legge 78/2009,
convertito con modificazioni
dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, come modificato
dal decreto in oggetto,
ha ridefinito la normativa, conosciuta con
l'appellativo di scudo fiscale,
volta a consentire l'emersione delle attività
finanziarie e patrimoniali
detenute illegalmente all'estero da soggetti
residenti in Italia che,
anteriormente al 31 dicembre 2008, hanno
esportato o detenuto all'estero
capitali e attività in violazione dei vincoli
valutari e degli obblighi
tributari sanciti dall'ordinamento giuridico
italiano;
in sostanza, attraverso lo strumento del
rimpatrio o della regolarizzazione
è consentito far emergere denaro e attività
di natura finanziaria e
patrimoniale, detenuti illegalmente all'estero
da cittadini italiani,
potendo contare sulla protezione fornita
dalle norme introdotte dal citato
articolo 13-bis che consentono di essere
"scudati" non solo per i reati
di
tipo amministrativo, civile e tributario,
ma anche per alcuni reati di
rilevanza penale, come il falso in bilancio;
dietro lo scudo fiscale troveranno copertura
non solo i reati tributari e le
violazioni contabili, come il falso in bilancio,
ma una serie molto più
ampia di reati fino al riciclaggio ed alla
corruzione in virtù di quella
garanzia di anonimato accordata a chi decide
di regolarizzare la propria
posizione;
il governo e la maggioranza continuano ad
affermare che lo "scudo" italiano
è uguale a quello adottato in altri paesi,
come gli USA, la Francia , il
Regno Unito, mentre in realtà non è così:
in quei paesi gli "scudi" non solo
costano di più ai contribuenti poco onesti,
ma soprattutto non sono coperti
dall'anonimato e l'amministrazione fiscale
può accertare eventuali evasioni
o elusioni effettuate in passato, nel momento
in cui quei capitali si
formarono, e su questi di comminare il pagamento
delle imposte dovute, con
sanzioni e interessi in generale ridotti
e agevolati. Gli scudi degli altri
paesi consentono anche di acquisire le informazioni
sugli intermediari
finanziari ed i paesi presso cui le somme
sono state collocate, mentre
queste informazioni non saranno mai disponibili
all'amministrazione fiscale
in Italia;
considerato, infine, che il Governo si attende
di veder incrementate le
entrate in applicazione delle suddette misure
impegna il Governo
a finalizzare un'adeguata quota del gettito
che si produrrà
dall'applicazione dallo scudo fiscale all'incremento,
in via straordinaria
per l'anno 2010, delle detrazioni relative
alle spese sostenute per canoni
di locazione derivanti dai contratti di locazione
stipulati o rinnovati
dagli studenti iscritti ad un corso di laurea
presso una università ubicata
in un comune diverso da quello di residenza,
di cui all'articolo 15, comma
1, lettera i-sexies), del testo unico delle
imposte sui redditi, approvato
con Decreto del Presidente della Repubblica
22 dicembre 1986 n. 917.
On Luciano Pizzetti
 
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