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 Comune di Cremona

15 Settembre, 2002
Le decisioni della GIUNTA COMUNALE di Cremona DEL 23 MARZO 2010
Modifiche delle statuto Società Autostrade Centro Padane S.p.A e Progetto “Raccolta differenziata porta a porta”

Le decisioni della GIUNTA COMUNALE di Cremona DEL 23 MARZO 2010
Modifiche delle statuto Società Autostrade Centro Padane S.p.A e Progetto “Raccolta differenziata porta a porta”
Atto di indirizzo in ordine all’approvazione delle modifiche allo Statuto della Società Autostrade Centro Padane S.p.A. (competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Dopo l’esame preliminare, la Giunta ha assegnato questa proposta di deliberazione al Consiglio Comunale che sarà chiamato a decidere - sabato 27 marzo 2010 – di dare l’indirizzo al Sindaco affinché approvi in seno all’Assemblea dei soci le modifiche statutarie relative agli articoli 3 e 5 dello Statuto dell’Autostrade Centro Padane S.p.A.
Il Comune di Cremona attualmente detiene 91.626 azioni della società Autostrade Centro Padane S.p.A., del valore nominale di € 10 ciascuna, con una partecipazione del 5,91 % del Capitale Sociale pari ad € 15.500.000,00 interamente versato. L’articolo 2, comma 202, della Legge 191 del 23.12.2009 (Finanziaria 2010) prevede che “per le tratte autostradali in concessione per le quali la scadenza della concessione è prevista entro il 31 dicembre 2014, la società ANAS S.p.A., entro il 31.03.2010 avvia le procedure ad evidenza pubblica per l’individuazione dei concessionari ai quali, allo scadere delle convenzioni vigenti, è affidata la concessione”. Per la Autostrade Centro Padane S.p.A. la concessione scadrà il 30 settembre 2011. Con nota dell’11 marzo 2010 la Società Autostrade Centro Padane S.p.A. ha comunicato che è opportuno, affinché la società possa partecipare alla gara, procedere all’adeguamento dello Statuto relativamente alla durata della Società ed al Capitale Sociale (articoli 3 e 5 dello Statuto). In particolare, propone un aumento del capitale sociale dagli attuali € 15.500.000,00 a € 30.000.000,00 utilizzando € 11.249.682,10 di riserve di rivalutazione ed € 3.250.317,90 di riserve straordinarie, senza quindi ricorrere ad ulteriori versamenti da parte dei Soci, e di prorogare la durata della società dal 31.12.2029 al 31.12.2070, poiché la durata media delle concessioni autostradali normalmente è compresa tra i 40 ed i 50 anni. Verificato, con i dati in possesso di questo Ente e riferiti al bilancio al 31 dicembre 2008, che le riserve sono così costituite: riserva di rivalutazione € 11.249.682,00; riserva legale € 2.471.084,00; riserva straordinaria € 20.599.978,00; riserva non distribuita ex art. 2426 C.C. € 70.885,00; riserva straordinaria vincolata per ritardi investimenti € 14.701.000,00. A seguito dell’emissione gratuita delle azioni corrispondenti, in numero di 1.450.000, le stesse saranno attribuite ai soci in misura proporzionale alla partecipazione. Le motivazioni addotte per le modifiche statutarie proposte e contenute nell’estratto della relazione presentata dal Consiglio della società Autostrade Centro Padane S.p.A. all’Assemblea dell’8 marzo 2010, vale a dire:

- l’utilità di procedere direttamente alla completa realizzazione delle rimanenti opere previste nel piano finanziario: 9 delle 27 sono in corso di realizzazione (il III e IV lotto del raccordo autostradale di 30 km di Brescia, la Robecco-Pontevico BS-CR (SP 19) o prossime alla cantierizzazione (il I e II lotto del sopra-citato raccordo autostradale BS, la nuova sede della SP 6 detta di Carpaneto) o stanno completando l’iter approvativo (raccordo area portuale di Cremona – Castelvetro, ristrutturazione del casello di Manerbio - BS) o sono in corso di progettazione (nuovi caselli di Corte de’ Frati e Bagnolo CR/BS ed accesso alla città di Cremona). In questi anni sono stati spesi oltre 200 milioni di euro per la realizzazione di nuove opere nei tre territori provinciali, e Autostrade Centro Padane si accinge ad investire nei prossimi anni ulteriori 400 milioni di euro, oltre ai 70 milioni spesi per le manutenzioni;
- dare concretezza, con la realizzazione compiuta del piano delle opere, alle principali infrastrutture previste nella pianificazione territoriale delle tre province, riordinando la grande viabilità a beneficio dell’economia e dell’ambiente;
- disporre di uno strumento che possa contribuire allo sviluppo dei territori nel campo della mobilità e relazionare ancor meglio i tre territori in cui sono insediati ambiti logistici e produttivi per oltre 10 milioni di mq, reti ferroviarie ad alta capacità, aeroporti nelle grandi direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest, istituti universitari scientifici dedicati allo sviluppo insediato.

La Società Autostrade Centro Padane S.p.A. ha sostenuto il piano delle opere con mezzi propri prodotti quotidianamente dal traffico, e prevalentemente da quello di attraversamento, reimpiegandoli sul territorio delle tre province. Nell’ambito dell’attività svolta è doveroso ricordare anche lo sviluppo di due nuove infrastrutture autostradali quali la BreBeMi e la Cremona- Mantova, prima autostrada regionale d’Italia. la Società è strutturata, innovata ed in equilibrio finanziario. E’ ipotizzabile un interesse da parte del mercato a concorrere nella gara di concessione, e considerati utili i rafforzamenti societari proposti, sia rispetto al capitale sociale, che rispetto alla durata, funzionali ad essere proporzionati ad elementi che normalmente sono richiamati nei bandi (es. rapporto tra investimenti e capitale sociale) e alla durata delle concessioni (tra i quaranta e i cinquanta anni). E’ interesse del Comune confermare la propria partecipazione alla Società per qualificare il ruolo degli Enti Locali pubblici cremonesi nella programmazione degli investimenti sul sistema autostradale e sulla viabilità di adduzione connessa, e considerato che tale partecipazione consente di coordinare efficacemente il quadro degli interventi soprattutto nello svolgimento delle competenze conferite in materia di viabilità, si ritiene che il ruolo di rappresentanza e di tutela degli interessi territoriali conferisca piena motivazione all’obiettivo del presente atto ai sensi degli articoli 3,19 e 20 del D. Lgs. 267/00 e successive modifiche ed integrazioni. L’articolo 19, comma 6, del D.L. 78/2008, convertito nella Legge 102/2009, stabilisce che anche gli Enti Locali rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 2497 del Codice Civile e, pertanto, sono responsabili, nel caso di attività di direzione e coordinamento di società, nei confronti dei soci, per il pregiudizio arrecato alla redditività ed al valore della partecipazione sociale, nonché nei confronti dei creditori sociali, per la lesione cagionata all’integrità del patrimonio della società.

Progetto “Raccolta differenziata porta a porta” presentato da A.E.M. Gestioni.
Via libera di massima della Giunta Comunale al progetto predisposto dal Servizio Nettezza Urbana di AEM Gestioni di modifica dell’attuale servizio di raccolta dei rifiuti urbani che prevede l’attivazione, in via sperimentale, di un nuovo sistema di raccolta porta a porta in tre zone campione della città ritenute particolarmente idonee per eseguire sperimentazioni significative. Il progetto prevede una campagna di informazione, da attuare nei mesi successivi all’approvazione del progetto, che sarà dettagliata e capillare, in quanto si ritiene fondamentale per la buona riuscita dell’iniziativa. Le zone individuate saranno una in pieno centro storico, un’altra a carattere residenziale sia estensivo che a sviluppo verticale, ed un’altra ancora di estrema periferia a carattere residenziale quasi esclusivamente estensivo ma con la presenza di alcuni fabbricati a sviluppo verticale. Il progetto coinvolgerà poco più di cinquemila famiglie ed un centinaio di utenze non domestiche.

La novità del progetto sperimentale consiste nell’introdurre la raccolta porta a porta integrale così suddivisa: frazione umida, carta, plastica, vetro e lattine, frazione indifferenziata con la conseguente eliminazione dei contenitori stradali (e la successiva razionalizzazione di aree attrezzate chiuse dette oasi ecologiche, utilizzabili anche per gli eco-scambi) e la razionalizzazione degli econcentri presenti nelle aree pubbliche. L’obiettivo è rendere il servizio di raccolta più funzionale ed adeguato alle esigenze delle utenze e della normativa vigente in tema di rifiuti che prevede la riduzione dei quantitativi da conferire in discarica o ad impianti di termovalorizzazione. Le modifiche in programma comportano la necessità di rinnovare, in base agli stabili interessati e sulla scorta di ipotesi di base di dotazioni di contenitori, il numero e la tipologia dei contenitori stessi da destinare al nuovo sistema di raccolta. Il progetto presentato illustra le diverse possibilità di riorganizzazione del servizio, in particolare gli aspetti legati alla nuova dotazione dei contenitori ed alle nuove frequenze di raccolta nelle tre zone oggetto di sperimentazione, ed indica il fabbisogno totale di contenitori, dettagliato per numero e tipologia, zona per zona. Per la fase sperimentale AEM utilizzerà mezzi di recente acquisizione che hanno le caratteristiche e le dimensioni necessarie.

 


       



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