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15 Settembre, 2002
Le Acli in movimento
La democrazia come mandato storico, tre belle inizitive a Formigara

Le ACLI hanno per mandato storico la fedeltà alla democrazia

Cosa vuol dire in questo preciso momento sociale e politico del nostro paese essere come associazione fedeli alla democrazia? Quali compiti siamo chiamati ad assumere ?

Prima di tutto il fare memoria, a noi e alle giovani generazioni, che la nostra democrazia è stata pagata col sangue delle vittime del fascismo, dei deportati, dei reclusi nei lager… macabri luoghi di villeggiatura imposti da un dittatore, solo ultimamente, definito "buono".

La memoria storica dei Padri costituenti ci riporta a quei valori di libertà, giustizia, diritto, pace, che hanno fatto l'ossatura della nostra costituzione e democrazia, valori che oggi vediamo indeboliti e minacciati. Infatti, la vita democratica del nostro paese viene ripetutamente ferita e subordinata al conflitto di interessi di chi ci governa, il cui tornaconto viene identificato con il bene e vantaggio di tutti. Ottenere privilegi e immunità attraverso leggi ad personam, umiliare le istituzioni fino a deleggitimarle nella loro funzione per additare poi al disprezzo pubblico chi ne riveste le alte cariche fa parte di una prassi che ci è dato, purtroppo, di conoscere.

Ravvisiamo in ciò una strategia tesa a scardinare l'assetto democratico dello stato, a svuotarlo della sua autorevolezza e a renderlo debole di fronte ai poteri forti.

Siamo preoccupati e crediamo che come movimento di società civile siamo chiamati a manifestare in modo pubblico il nostro sdegno per una politica che porta al ribasso la nostra democrazia.

Il non prendere posizione per una presunta neutralità significa, in pratica, lasciare che tutta vada come va e indica disaffezione ai valori democratici.

Crediamo sia anche nostro compito, in questo grave momento, rinforzare la pratica della democrazia associativa e partecipativa all'interno della nostra progettualità sociale e nei nostri circoli sul territorio come antidoto alla delega disinteressata o rassegnata a chi fa la politica.

E davanti alle dinamiche di dura ed esasperata contrapposizione politica che finisce per avvolgere in una spirale di conflittualità anche la vita sociale e perfino il nostro vivere quotidiano, siamo chiamati a reagire. Diventa un' urgenza inderogabile svelenire questo clima del "tutto contro tutti" praticando il dialogo e le modalità di soluzione nonviolenta dei conflitti interpersonali e sociali secondo quelle tecniche che da tempo le Acli propongono come oggetto di formazione.


La questione della legalità
"La legalità, ossia il rispetto e la pratica delle leggi, costituisce una condizione fondamentale perché vi siano libertà, giustizia e pace tra gli uomini. (1)

Ma perché la legalità sia affermata occorre l'attenzione privilegiata agli interessi di tutela legislativa di coloro che a motivo della loro debolezza, non hanno voce per rappresentarli né per imporli.(2) E il fine di ogni legge deve essere quello di promuovere il bene di tutti.

Non ci pare che provvedimenti come: il falso in bilancio, il condono, la tutela del monopolio informativo e finanziario, la Bossi-Fini e altri vadano in direzione del bene di tutti, specialmente degli ultimi, del rispetto delle regole e dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Crediamo pertanto sia doveroso fare obiezione di coscienza a queste misure legislative in nome dell'etica sociale e dei principi morali indicati dal Magistero sociale. "L'obiezione di coscienza di fronte ad una legge dello Stato afferma la necessità che ogni norma civile sia coerente con il valore morale"(3) .

Come Movimento di base possiamo mettere in atto anche alcune forme concrete di obiezione di coscienza: continuare a pagare le tasse, rispettare le regole, boicottare l'informazione non pluralista con quella alternativa, agire per i diritti dei più deboli, costruire pezzi di finanza e di economia equa e solidale, rispettare l'ambiente.

E poiché "la caduta del senso di legalità non è da attribuirsi solo a coloro che ricoprono posti e funzioni nelle istituzioni pubbliche ma anche a tutti i cittadini con rilevanza diversa a seconda dei ruoli sociali che rivestono"(4) dobbiamo porre l'onestà e la trasparenza come prima e basilare forma di giustizia del nostro operare sociale. In seconda istanza, dobbiamo tenere alto il livello di riflessione sul tema della legalità e della sua educazione perché sta dilagando la convinzione " che la furbizia viene sempre premiata, che il “fai da te”' contro le regole generali dello Stato è pienamente legittimo, che il possesso di un bene contro la legge è motivo sufficiente per continuare a tenerlo indipendentemente dalla sua legale appropriazione..".(5)

E se tra i fatti che contribuiscono a mettere in crisi il senso di legalità del nostro paese c'è " la classe politica che con il ricorso ad amnistie e condoni annulla reati e sanzioni e favorisce nei cittadini l'opinione che si può disobbedire alle leggi e premia o lascia impunito chi ha trasgredito la legge" (6) dobbiamo accollarci anche il compito di dare un contributo nel formare le giovani generazioni ad "un'altra politica".

Acli Cremona
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INVITO
Circolo Acli di Cornaleto e Parrocchia di Formigara col patrocinio del Comune di Formigara


promuovono tre incontri "Essere adulti e genitori oggi"

Da più parti molti parlano delle responsabilità dei genitori e li richiamano ad essere all'altezza dei loro compiti. Pochi, però, sanno stare dalla loro parte e sanno aiutarli nelle difficoltà e nei problemi che incontrano per strada. Così la solitudine sembra diventare la condizione costante di chi è impegnato a far crescere ed educare i figli e i giovani. Cosa si può fare?

Un gruppo di genitori si è ripetutamente incontrato per parlare e confrontare le loro esperienze dentro e fuori la famiglia, per condividere le preoccupazioni educative, per interrogarsi come prendersi cura insieme, in "comunità" dei figli e dei giovani.

Poiché ritengono questo incontrarsi positivo e ricco intendono continuare la riflessione proponendo alcuni temi da dibattere e invitano a partecipare tutti coloro che desiderano giocare un loro ruolo di genitori e adulti più consapevoli ed efficaci.

mercoledì 15 ottobre 2003, alle ore 20,45 Cornaleto salone parrocchiale

Quando la famiglia si sente sola cosa si può fare? Presentazione di un progetto.

Dott. Mara Calonghi, psicopedagogista

mercoledì 22 ottobre, ore 20,45 Cornaleto, salone parrocchiale


Adulti e genitori solidi e sereni vuol dire anche figli e giovani sicuri? Come formare personalità non fragili e che vivono bene " dentro" e "fuori" di sè.

Dott. Alberto Serafini, psicologo Spazio Giovani dell’ASL di Cremona

giovedì 27 novembre, ore 20,45 Cornaleto, salone parrocchiale

Educare per chi e per che cosa?

Valori, modelli e riferimenti da tenere presenti per educare nella cultura e società d'oggi.

don Enrico Trevisi, responsabile diocesano della Pastorale sociale e del lavoro

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