15 Settembre, 2002
Disavanzo "sostenibile" per il bilancio di Cremona Solidale
"Le paure di metà 2007 ha annunciato Verdi - si sono superate con una strategia condivisa, abbiamo saputo tenere il polso della situazione con il concorso di tanti attori, è stato fatto il massimo: più di così non si poteva".
Disavanzo "sostenibile" per il
bilancio di Cremona Solidale. Una
chiusura "felice", inattesa a giudicare
dai mal di pancia di un anno fa, il cui
valore è tutto da cogliere nelle scelte di
tipo politico fatte d'accordo con Asl, più
che nella pedissequa organizzazione di servizi
raccordati ad un budget
preventivato. Il messaggio è questo. Sostanzialmente,
più un bilancio "sociale"
che un bilancio d'esercizio. Ci tengono al
come, più che al cosa. Quasi
un'inversione di rotta rispetto all'efficientismo
aziendalista, tutto numeri niente
cuore, di cui in questi anni si è sempre
sentito tanto parlare. Lo hanno
confermato coralmente oggi alla conferenza
stampa di presentazione del
bilancio il Presidente dell'Azienda Speciale
per i Servizi alla persona, Franco
Verdi, e il Direttore Generale, Dott. Giuseppe
Carbone. Con loro Gian Carlo
Storti Vice Presidente, i consiglieri, Mauro
Bettoni e Maurizio Guerrini, nonché la
Dott.sa Paola Rago Direttore Amministrativo
e Paola Barbieri Ufficio Ragioneria
e responsabile controllo bilancio.
"Le paure di metà 2007 ha annunciato
Verdi - si sono superate con una strategia
condivisa, abbiamo saputo tenere il polso
della situazione con il concorso di tanti
attori, è stato fatto il massimo: più di
così non si poteva". Nell'orizzonte
due
aspetti negativi: una fiscalità dell'azienda
speciale (e che le onlus non hanno)
che grava per 700 mila euro e il rinnovo
contratto nazionale dei dipendenti
che "costa" 532 mila euro. Nonostante
questo, un quasi pareggio. "Il budget
assegnato dall'Asl è stato poi ricontrattato,
era di 3.900.000 euro, alla fine ne
abbiamo avuti 781.000 in più, da parte nostra
la scelta lungimirante di andare
avanti, malgrado le previsioni, ad erogare
servizi, a prescindere dal budget,
questi sono servizi il cui valore sociale
non ha prezzo". Così si è espresso il
Direttore Carbone. Di fatto Asl ha coperto
i punti di fuga dal budget. E se
l'assistenza domiciliare è un servizio che
"sfora" resta aperto il fatto è
un
servizio che gli attori del Sociale, Regione
in testa, anche per il futuro intendono
potenziare. Come andrà il 2008 è difficile
dirlo. "L'Asl assicura 4.400.000 euro
di
base, se usciremo per far fronte a tutta
la domanda, sarà finanziata l'intera
produzione" precisa Verdi. "Per
stare nel budget basterebbe non utilizzare
in
pieno la gratuità dei posti letto - ha chiarito
Storti -. Cioè: ho 78 letti a
disposizione, se ne uso 68 sto nei limiti.
Noi abbiamo scelto di fare assistenza e
garantire la gratuità. Il servizio è apprezzato;
ad oggi, si esauriscono nel giro di
pochi giorni, ci sono liste d'attesa di 8/10
posti letto".
Entrando nel merito delle voci di bilancio,
si vede che sono calcolati spese e
ricavi servizio per servizio, "più difficile
calcolare i costi generali, ad esempio i
servizi amministrativi ha puntualizzato il
direttore Carbone". In passivo
finanziario il servizio di residenza socioassistenziale
di 600 mila euro. "Ma se
ragioniamo dal punto di vista dell'efficienza
sociale è un servizio di alta qualità.
Dove taglio? Sulle rette? No. Sui costi di
produzione? Lo faccio continuamente.
Lavoro sullo standard di qualità. No. Anzi,
dovrei qualificare ancora di più il
servizio. Proprio perché lavoro su soggetti
molto delicati". Età media 83 anni,
6
ospiti ultracentenari. Pazienti che arrivano
quando ormai fuori è stato fatto il
possibile. Dunque, persone con una richiesta
forte anche di sanitarizzazione.
Per quanto riguarda il Centro diurno, il
deficit è modesto, superabile anche con
la riorganizzazione del personale: due categorie
di intervento una sanitaria
l'Assistenza Domiciliare Integrata e una
sociale cioè l'Assistenza Domiciliare.
Fanno parte di questo versante, la consegna
dei pasti e medicine a casa (sono
60 mila all'anno solo fuori struttura). C'è
una maggiore richiesta di questo
servizio, ma al momento l'azienda non è in
grado di sostenere un aumento. Lo
sarà nei prossimi anni con l'avvento della
nuova palazzina, con nuove cucine e
personale adeguato ("prende servizio
alle due il cuoco che c'è oggi: non ci sta
un panino in più!" ha detto Verdi).
Tra le voci, poi, i servizi trasferiti dal
Comune, sono servizi sociali in senso
stretto, l'Azienda ha funzione di vigilanza,
perché sono appaltati. I contratti, fra
l'altro, sono in scadenza e saranno rinnovati
i capitolati. Questi servizi godono
del sostegno di Comune e Fondazione Città
di Cremona. Sono servizi assistenza
alla persona disabile, 3 comunità minori
(via Bissolati, Via Aselli, Via XI
Febbraio), dove sono diminuiti gli utenti,
le comunità disabili, un centro di prima
accoglienza per immigrati (d rivedere nella
logistica, economicamente privo di
senso, si ricavano 3 euro al giorno, per
un servizio il cui valore ancora una volta
è solo sociale), c'è poi la comunità alloggio
per anziani "Due Miglia" nella
sede
ex Soldi, di Brescia 207, ospita anziani
autosufficienti, offrendo un'alternativa
al
domicilio; esiste infine un'attività ludico
ricreativa svolta da volontari, con feste,
concerti e intrattenimenti; si ricorda lo
show di Riccardo Fogli e un fund rising
che fruttò una Fiat Ducato e una Doblò).
Con il personale i problemi non sono tutti
risolti. Lo ammettono le maestranze.
Oggi pomeriggio hanno un vertice con i sindacati.
Attesa la riorganizzazione con
spostamento del personale Asa dal centro
diurno all'organizzazione dei pasti.
Dolente il capitolo infine infermieri: ne
mancano 10 nella struttura (300 in
Lombardia). E' stato bandito un nuovo concorso,
chiude a maggio e si spera si
risolva il problema.
(Francesca Codazzi)
Cr, 8 maggio 2008
 
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